La riserva naturale di Capo Peloro, area naturale protetta e patrimonio nazionale dell’UNESCO, risulta mal gestita agli occhi dei cittadini della VI circoscrizione che chiedono una migliore gestione. L'allarme è lanciato da Massimo Costanzo, consigliere della VI circoscrizione.
La riserva naturale di Capo Peloro risulta di difficile fruibilità per l’area urbana e per i cittadini. A denunciarlo è il consigliere della VI circoscrizione, Massimo Costanzo, che richiede nuove modalità di gestione. Il problema principale sta tutto nelle restrizioni e nei vincoli a cui è legata l’area protetta. Durante il periodo invernale pare infatti che la zona circostante venga allagata a causa dell’impossibilità di scaricare sul lago rendendo difficile anche la cura stessa della passeggiata circostante.
“La riserva naturale offre diverse opportunità per il turismo ma diventa poco funzionale allo stato attuale delle cose ponendo in una posizione difficile la stessa area urbana circostante –afferma Massimo Costanzo, che aggiunge- E’ prevista ormai da anni la realizzazione di un anello attorno al lago che permetta la raccolta di acque bianche impedendo così l’allagamento delle strade senza contaminare il lago della riserva che tuttavia fatica ad essere realizzato”.
La lotta tra ambientalisti e cittadini della VI circoscrizione prosegue ormai da tempo senza alcuni risvolti importanti, eppure la soluzione sarebbe a portata di mano stando a quanto detto dal consigliere Costanzo. Basterebbe rivedere l’uso dei fondi destinati alla cura della riserva per renderla un punto d’interesse non solo per i cittadini ma anche per i turisti permettendo così il rilancio di una zona da tempo sottovalutata.
Salvatore Di Trapani
