Erbacce nell'area archeologica di Palazzo Zanca. Il consigliere Cucinotta interroga il sindaco

Erbacce nell’area archeologica di Palazzo Zanca. Il consigliere Cucinotta interroga il sindaco

Erbacce nell’area archeologica di Palazzo Zanca. Il consigliere Cucinotta interroga il sindaco

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lunedì 23 Luglio 2012 - 12:14

Scrive Cucinotta: "L'Amministrazione dovrebbe arrossire nel guardare le condizioni in cui viene lasciata l’area archeologica di grande pregio interna a palazzo Zanca, una piccola foresta nella quale proliferano erbacce ed insetti. Gli scavi sommersi dalle erbacce non sono identificabili. I turisti che ogni giorno visitano i reperti archeologici restano sconcertati dall’incuria”.

“L’area archeologica interna a Palazzo Zanca, patrimonio artistico, culturale e monumentale si presenta in condizioni pietose ed è divenuta da tempo una piccola discarica a cielo aperto sotto gli occhi di cittadini distratti e turisti increduli”. Lo scrive il consigliere comunale Nicola Cucinotta, in un’interrogazione al sindaco, Giuseppe Buzzanca: “Il sindaco, piuttosto che firmare un solo protocollo d’intesa con la Sovrintendenza per restituire decoro a Largo san Giacomo avrebbe dovuto accorgersi in che condizioni versa l’Antiquarium di “casa sua” ed inserire anche quest’area nell’accordo”.
“Il 26 Giugno – continua Cucinotta – la Giunta Municipale, reiteratamente sollecitata, ha rinnovato il protocollo d’intesa per l’Antiquarium sito all’interno di palazzo Zanca, con il quale con il supporto del Comune e l’alta sorveglianza della Soprintendenza, era stata avviata nel 2005 la costituzione della struttura conservativa. L’obiettivo miseramente fallito era infatti quello di organizzare un percorso culturale unico ed ampio al centro della città, da offrire a turisti e non, permettendo al contempo la fruizione e la coscienza del patrimonio artistico monumentale di Messina. Oltre ad un forte disinteresse si associa anche un’incapacità di gestire anche le semplici cose che fanno capo a questo sconquassato Ente. Pensiamo ad esempio al taglio dell’erba in un’area interna al Palazzo, un’operazione che non dovrebbe presentare particolari complessità e che invece, per il Comune di Messina, diventa impossibile. Un “crimine” nei confronti di un altro gioiello archeologico incompreso e trascurato da un’Amministrazione sorda e assente, tra l’altro perpetrato per troppo tempo.
Il consigliere comunale chiede allora al sindaco “se intende prontamente esperire ogni attività burocratica necessaria per porre in essere interventi urgenti necessari a restituire dignità all’area archeologica di pregio sita nell’area interna di palazzo Zanca, che rappresenta una testimonianza della storia cittadina, oggi sommersa dall’inerzia della classe politica e dirigente messinese”.

5 commenti

  1. sig.Cucinotta i soldi servono per spese di rappresentanza, se lei conosce qualche imprenditore benefattore si faccia taglare l’erba se no ci mandi a pascolare le pecore..

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  2. “interventi urgenti necessari a restituire dignità all’area archeologica “?
    Saranno secoli ormai che si va avanti a Messina con gli “interventi urgenti necessari”
    Quello che dovrebbe essere scontato e automatico diventa sempre una “urgenza” per giunta “necessaria”.
    Continueremo sempre con la favola dei “cittadini distratti e i turisti increduli”?
    E l’altra balla del “decoro”? Il “decoro” si accompagna alla “decenza”, se ci sono persone “indecenti” non si potrà avere mai il “decoro”.
    Ed il consigliere Cucinotta non crede che il “canile” (eufemismo) di Maregrosso dovrebbe essere inserito nel percorso culturale? Perché non va anche lì a darci un’occhiata… per il decoro.

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  3. Con tutto il rispetto per le istituzioni penso che vista l’enorme superficie; un quarto del consiglio comunale, qualche paio di guanti in un quarto d’ora potrebbero ripulire il tutto prima che qualche “camminatore” comunale possa aver consegnato l’ “interrogazione” al destinatario e sia stata letta per intero.
    Se mi fate sapere il giorno mi posso anche unire alla squadra ..

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  4. attendiamo che previti, neopaladino della cultura, vista la vicinanza del luogo,si muova con le varie cooperative e volontari per togliere le erbacce, così come ha fatto per la inesistente tomba di antonello, che però è meta di milioni di turisti l’anno.

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  5. PER NAPOLEONE : HA DETTO BENE,AFFIANCANDO IL TERMINE DI NEOPALADINO PER LA CULTURA A PREVITI,MAGARI….C’E NE FOSSERO TANTI COME LUI!!!!CON RAMMARICO NOTO,CHE LEI DI CULTURA NE HA POCA!DATA LA SUA AFFERMAZIONE “SULL’INESISTENTE TOMBA DI ANTONELLO”,SI DOCUMENTI E MAGARI FACCIA ANCHE LEI UN PO’ DI VOLONTARIATO VERO,MOSTRANDO CON I FATTI CHE TIENE AL RECUPERO E ALLA SALVAGUARDIA DELLA NOSTRA MEMORIA STORICA!!!E NON SOLO CON LE PAROLE……..DI QUELLE NE SONO CAPACI TUTTI!!!!!!!!!!!

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