Entro un mese la consegna dei lavori che allevieranno la "sete" di una parte dei villaggi della zona nord, tra Mortelle e Tono

Entro un mese la consegna dei lavori che allevieranno la “sete” di una parte dei villaggi della zona nord, tra Mortelle e Tono

ELENA DE PASQUALE

Entro un mese la consegna dei lavori che allevieranno la “sete” di una parte dei villaggi della zona nord, tra Mortelle e Tono

Tag:

giovedì 10 Novembre 2011 - 14:05

Lo annuncia in II commissione il presidente dell’Amam Tanino Sutera: «Si tratta di un intervento minimo rispetto alla progettazione complessiva di 2 milioni 800 mila euro da noi eseguita ma che rimane in attesa di risposte da Palermo. Due pozzi ci permetteranno di servire 3000 utenze». Soddisfatto il consigliere Guerrera: «Dopo 20 anni di attesa i cittadini hanno finalmente un segnale»

«La gara è già stata aggiudicata tramite cottimo fiduciario, non resta che perfezionare alcuni aspetti, entro un mese i lavori verranno consegnati». E’ secco e preciso il presidente dell’Amam Tanino Sutera nell’annunciare l’inizio degli interventi che, almeno in parte, “allevieranno” le carenze idriche che interessano di alcuni villaggi della zona nord, per il momento tra Mortelle e Tono. Se ne è discusso nel corso della commissione presieduta da Mimmo Guerrera che negli ultimi anni, di concerto con il consigliere di quartiere Mario Biancuzzo, ha seguito il tortuoso iter della vicenda, che dal punto di vista progettuale affonda le proprie radici nel lontano 2005. Prima di arrivare al presente, occorre infatti fare un salto indietro nel tempo, ancora prima del 2005.
La “sofferenza idrica” dei villaggi nord, fin su a salire sulle colline, è vecchia di oltre 20 anni. Ne è testimone diretta la signora Mariella Bertuccio, residente in località Casa Bianca e portatrice degli interessi dei tanti cittadini ma anche operatori commerciali della zona: «E’ un problema che soffriamo sin da quando ero piccola, ma mentre all’inizio la situazione era gestibile, con il passare degli anni e il “popolamento” della riviera nord, anche per l’apertura di attività e strutture recettive, l’insufficienza è diventata cronica». Un problema comune e condiviso, supportato da una petizione popolare (circa 1000 le adesioni raccolte) di fronte al quale i residenti sono ormai esasperati. Il disagio, infatti, non riguarda solo la quantità ma anche la qualità: «L’acqua di cui si servono gli utenti per fini potabili e igienici – si legge in un’interrogazione dello scorso 30 agosto di Guerrera e Biancuzzo – è emunta dai pozzi trivellati senza alcun tipo di controllo, non essendo la zona fornita, neanche di un impianto fognante». Per la serie, oltre il danno anche la beffa.
Il 2005, come accennato, rappresenta uno step importante: è in quell’anno, infatti, che l’Amam elabora il progetto preliminare per il “Completamento della rete idrica a copertura del servizio idropotabile tra Mortelle e Spartà”, progettista Marcllo Romano, Rup Antonio Amato. Un elaborato impegnativo, del costo complessivo di 2 milioni 365 mila euro, che prevede la realizzazione di una conduttura a “valle” e di un serbatoio e monte per servire con facilità anche i versanti collinari. La situazione si blocca però, come spesso accade, sul capitolo finanziamenti. L’Amam informa di avere inviato il progetto all’amministrazione (2 marzo 2005) che a propria volta, dopo verifica, sempre nel 2005, lo trasmette alla STO dell’Ato3 Acque. E a questo però che se ne perdono le tracce. A nulla è valso, per facilitare l’iter e rendere il progetto finalmente esecutivo, la richiesta dell’Amam di inserimento dell’elaborato, i cui costi sono lievitati a 2 milioni 800 mila euro, nel Piano triennale Opere pubbliche del 2008, anche detto Piano dei sogni.
Arriviamo ad oggi. E’ in tale contesto, sebbene infatti il progetto complessivo rimanga la priorità, (discorso a parte per l’impianto fognante della cui progettazione dovrebbe farsi carico l’amministrazione, salvo diversi accordi con l’Azienda Acque), che l’Amam ha individuato una soluzione decisamente meno onerosa, seppur parziale. In una zona del tratto complessivo Mortelle-Spartà, precisamente tra Mortelle e Tono, sono stati individuati due pozzi privati che verranno ceduti all’azienda che a seguito dei lavori, verrano utilizzati per l’approvvigionamento idrico della zona: costo complessivo 145 mila euro. Possibile successivi interventi anche in altre parti del territorio, cioè da Tono fino a Spartà, dove esistono delle conduttore mancanti però di allaccio. Una soluzione che sebbene rispetto alla progettazione complessiva rappresenta una minima parte, paragonata ai ventennali disagi della popolazione rappresenta invece un importante traguardo. Altro importante intervento, anche in questo caso a costo quasi zero, è quello eseguito a Camaro Superiore, dove «»per diretto interessamento del consigliere Salvatore Ticonosco – spiega Sutera – è stata individuata una sorgente d’acqua a caduta che ha permesso di risolvere il problema di tutto l’abitato».
Il “numero uno” dell’Azienda Acqua che si dice soddisfatto del risultato ottenuto nonostante le difficoltà finanziarie che interessano le casse della partecipata, a conclusione decide di leversi un sassolino dalla scarpa: «Noi abbiamo fornito il nostro, bisogna capire a Palermo che fine abbiamo fatto il progetto di servizio-idropotabile Mortelle-Spartà e perché non se ne sa più nulla. Il lavoro esiste basta con la solita scusa delle mancate progettazioni». (ELENA DE PASQUALE)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007