Assenteismo, De Luca contro i consiglieri: "Niente gettone per chi non vota"

Assenteismo, De Luca contro i consiglieri: “Niente gettone per chi non vota”

Francesca Stornante

Assenteismo, De Luca contro i consiglieri: “Niente gettone per chi non vota”

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mercoledì 18 Dicembre 2019 - 18:38

Il sindaco riapre il caso che un anno fa portò a scontri durissimi con l'aula e chiede la modifica del regolamento sui gettoni di presenza

La bocciatura del piano di liquidazione Atm ha aperto una nuova fase di tensione a Palazzo Zanca. Il sindaco Cateno De Luca punta il dito contro il consiglio comunale, pronto ad alzare il livello dello scontro. E se “a Natale siamo tutti più buoni”, questo non sembra valere tra i corridoi del Comune dove invece questi ultimi giorni dell’anno rischiano di essere al vetriolo e carichi di polemiche.

Il piano Atm

A scatenare il sindaco le 12 astensioni che hanno fatto cadere il piano di liquidazione, le assenze in aula, il troppo tempo che si perde in consiglio comunale per esitare gli atti. Quello stesso consiglio che De Luca invece aveva elogiato negli ultimi tempi per l’importante lavoro fatto sui debiti fuori bilancio, parlando di oltre 600 delibere approvate e di un lavoro che mai era stato fatto.

Consiglieri assenteisti

«L’andazzo del Consiglio comunale, le cui assenze croniche sono ormai all’ordine del giorno, non può più continuare. Mi sono scocciato di continue trattative per approvare i documento in Aula” dice De Luca, parlando di assenteismo cronico di parte dei consiglieri comunali durante lo svolgimento del voto in Aula. «Abbiamo un obbligo verso questa città, ovvero la trasparenza. Questa passa anche dal cosiddetto ‘Salva Messina’. C’è un pacchetto di quindici delibere vincolato a tale scopo, che spero sia approvato prima di Natale».

Super lavoro quindi prima di Natale e le premesse sono tutt’altro che pacifiche. Anche perché nell’avvisare i consiglieri, il primo cittadino riapre un argomento che un anno fa aveva portato a uno scontro durissimo con il consiglio comunale. Con tanto di annuncio di dimissioni da parte del sindaco. De Luca infatti torna a chiedere nuove modifiche del regolamento del consiglio comunale.

Niente gettone

«Ho proposto che in Consiglio comunale chi non partecipa al voto non ha diritto né al gettone di presenza né al rimborso della giornata lavorativa pagata dai contribuenti. Vale lo stesso principio dei dipendenti comunali: non è possibile che ci siano sistematicamente consiglieri ‘furbi’ che partecipano alle sedute d’aula e all’improvviso, spariscono all’atto del voto. Se è il caso, mostrerò chi scientificamente si comporta in questo modo, per mettere i bastoni tra le ruote. Non è possibile che Messina sia sotto scacco di tali logiche che impediscono l’entrata in vigore di un sistema organizzativo nuovo e trasparente».

De Luca parla di sedute che iniziano con 30 consiglieri e finiscono con non oltre una ventina di voti. Parla di sedute che si rinviano perché cade il numero legale. Parla di comportamenti reiterati e di cui si è stancato.

Un anno fa

Dunque si torna all’attacco sul gettone di presenza legato al voto che ogni consigliere è chiamato a esprimere in aula. Eppure per la prima volta proprio questo consiglio un anno fa modificò il regolamento dando criteri precisi e regole fisse per l’erogazione del gettone di presenza. Fu calcolato il tempo minimo di permanenza in aula durante le sedute per vedersi riconosciuto il gettone. Molti altri furono i punti condivisi con lo stesso sindaco. Come fissare tempi certi per la trattazione delle delibere. A distanza di poco più di un anno però questo non basta più al sindaco.

Anche durante l’ultima diretta Fb, De Luca ha parlato di modificare il regolamento. Anche sull’aspetto che riguarda proprio l’espressione di voto. «Si vota o sì o no, l’astensione non può essere conteggiata tra i voti non favorevoli, quanto piuttosto ai fini del raggiungimento del quorum. Sembra di stare in Senato». Affermazioni figlie della bocciatura del piano di liquidazione Atm caduto sotto i colpi delle 12 astensioni in aula.

Per il sindaco adesso bisogna chiudere questo nuovo “pacchetto” di delibere espressione e conseguenza delle decisioni del Salva Messina, in cui c’è anche il bilancio 2020-2022. E durante la sua diretta Fb ha avvisato: «Nel bilancio c’è anche la copertura del contratto di servizio della nuova Atm spa che deve partire il primo gennaio. Se non si vota il bilancio salta il servizio pubblico locale».

Chiusa questa fase si dovrà aprire una nuova stagione: «Non so se sarà di equilibrio, non so se sarà una nuova fase elettorale» ha detto De Luca. Alzando ancora una volta la posta.

Francesca Stornante

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Un commento

  1. parli parli parli e non hai fatto niente come sindaco bla bla bla,ti ricordero per questo

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