Buona sanità. Il ringraziamento di un medico genovese al Papardo

Buona sanità. Il ringraziamento di un medico genovese al Papardo

Buona sanità. Il ringraziamento di un medico genovese al Papardo

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lunedì 03 Settembre 2018 - 14:03

Un medico chirurgo di Genova, Cinzia Salani, ha voluto ringraziare i medici e gli operatori sanitari dell’ospedale Papardo, per l’assistenza ricevuta lo scorso 14 agosto al Pronto Soccorso e per le cure successive

“Cortesia, assistenza e alta competenza professionale. Azioni e competenze di qualità che, sommandosi all' esperienza e all'etica di ciascun professionista, consentono di ottenere i migliori risultati nel massimo dell'economia e della qualità aziendale”. Così un medico chirurgo di Genova, Cinzia Salani, ha voluto ringraziare i medici e gli operatori sanitari dell’ospedale Papardo, per l’assistenza ricevuta lo scorso 14 agosto al Pronto Soccorso e per le cure successive.

“A pochi giorni dal mio rientro a Genova – scrive -, rivedo tutti i referti siglati dai singoli professionisti, a cui penso con affetto professionale ricordando le loro visite accurate e le raccomandazioni di trattamento. Servizi di alto livello, non facili nelle condizioni attuali in cui versa la sanità pubblica e considerando che si trattava di un prefestivo all'interno di un ponte di Ferragosto, con arrivo di emergenze”.

La dott. ssa Salani vuole ringraziare, in particolare, la dott. ssa Vincenza Bombaci (del Pronto Soccorso), il dott. Antonio Morabito (di Neurochirurgia, coadiuvato da un infermiere molto bravo), il dott. Luigi Di Stefano (responsabile dell’area tecnica di radiologia), il dott. David Emanuele (radiologo) e il tecnico di radiologia medica, Giuseppe Trombetta.

C’è però anche una nota negativa: “Aggiungo per doveroso riscontro oggettivo nei confronti di che opera bene che altrettanta professionalità e disponibilità non posso dire di aver ricevuto in occasione della radiografia all'anca da parte di un operatrice dei raggi che, al di là di una esteticamente molto bella collana di perle e di una estemporanea colazione masticata nei locali della struttura in un' altra occasione, non ha dimostrato nessuna sensibilità e assistenza durante le fasi dell'esame sia nel passaggio dalla carrozzella al tavolo radiologico sia nell'avviso di inizio esame che mi trovava ancora non perfettamente immobile”.

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