I sindacati denunciano Comune e Atm, il caso finisce in Tribunale

I sindacati denunciano Comune e Atm, il caso finisce in Tribunale

Redazione

I sindacati denunciano Comune e Atm, il caso finisce in Tribunale

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lunedì 16 Dicembre 2019 - 16:54

Nel mirino presunte irregolarità che sarebbero state riscontrate nelle procedure relative al transito dei 470 lavoratori dall’Azienda Speciale Atm alla nuova Spa

MESSINA – I sindacati denunciano Atm e Comune di Messina. La vertenza finisce così in Tribunale. “Una procedura di trasferimento d’azienda nebulosa e contraddittoria in violazione a norme contrattuali e di legge che può mettere a rischio le tutele dei lavoratori ed il futuro di Atm”.

Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub Messina , hanno presentato questa mattina ricorso al Giudice del lavoro del Tribunale di Messina con il patrocinio dell’avvocato Aurora Notarianni. Oggetto della denuncia, che parte da un’analisi del piano di liquidazione, sono i dubbi e le presunte irregolarità che sarebbero stati riscontrati nelle procedure relative al transito dei 470 lavoratori dall’Azienda Speciale Atm alla nuova Spa.

I dettagli della denuncia

La dettagliata denuncia entra nel merito del piano di liquidazione dell’azienda speciale evidenziando “le carenze nelle azioni proposte e la mancanza delle dovute informazioni a garanzia e a tutela dei lavoratori”. Cgil, Uil e Cub chiedono che “il Giudice unico del Lavoro di Messina dichiari antisindacale il comportamento posto in essere da Atm in liquidazione ed Atm spa, in persona dei rispettivi legali rappresentanti. E dal Comune di Messina in persona del sindaco, quale ente controllante, per violazione delle prerogative sindacali ed in particolare dei diritti di informazione preventiva e confronto relativamente alle procedure connesse alla cessazione del servizio di trasporto pubblico locale svolto da Atm in liquidazione ed alle dirette conseguenze”.

I sindacati chiedono “di accertare e dichiarare antisindacale il comportamento posto in essere da Atm in liquidazione. E per l’effetto, ordinare alla Atm in liquidazione ed Atm spa, nonché al Comune di Messina nell’esercizio delle sue competenze di controllo, la rimozione degli effetti del comportamento antisindacale e, conseguentemente, ordinare di revocare immediatamente ogni disposizione assunta in mancanza della preventiva informazione e del confronto sindacale, secondo le modalità ed i tempi previsti dalla legge a tutela dei diritti dei lavoratori e del loro stato giuridico e patrimoniale”.

“Un documento che genera confusione…”

Un clima di confusione generale che non fa bene ai lavoratori e alla città. “Oggi – scrivono i firmatari dell’esposto – apprendiamo che il sindaco fa circolare un documento per ‘rassicurare’ i consiglieri riottosi, in cui sostiene che l’articolo 50 dello statuto Atm è superato e che il Consiglio deve solo limitarsi a prendere atto del piano di liquidazione, senza assumersi la responsabilità di approvarlo. Il parere, per come ci è pervenuto, appare farlocco in quanto l’articolo 50 è pienamente coerente con la normativa vigente. Resta pienamente valido e vincolante, per cui la votazione del Consiglio rappresenta, a tutti gli effetti, una “approvazione” del piano. Diversamente è carta straccia, un atto nullo o inutile”.

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