I sindacati autonomi annunciano l'attivazione delle procedure di raffreddamento, passaggio che precede lo sciopero, l'azienda prova a rassicurare i lavoratori. Dalla Commissione Mobilità la proposta: sopprimere il tram le domeniche e i festivi.
Nessun chiarimento sui rapporti economico-finanziari tra Atm, Comune e Regione. Nessuna notizia sulle risorse a disposizione per far fronte alle spese correnti, al pagamento degli stipendi, al mantenimento di un servizio di trasporto pubblico locale già carente. Nessuna risposta alle richieste di incontro avanzate proprio per discutere, e magari trovare insieme, soluzioni ai troppi problemi dell’Atm. Per tutti questi motivi i sindacati autonomi, come avevano annunciato, non hanno più intenzione di attendere oltre e questa mattina hanno comunicato all’Azienda l’attivazione delle procedure di raffreddamento dei lavoratori. Orsa, Ugl, Cub e Cisal tornano a denunciare che la situazione in cui si trova l’Atm è ormai prossima al collasso.
“Esiste la reale quanto grave possibilità che il perdurare di tale situazione possa innescare una reazione incontrollata da parte dei dipendenti costantemente in arretrato con le dovute retribuzioni” scrivono i segretari dei quattro sindacati e ricordano che solo lo scorso 4 novembre i dipendenti dell’azienda trasporti hanno ricevuto lo stipendio di agosto. Orsa, Ugl, Cub e Cisal spiegano di non avere più intenzione di tollerare il silenzio Istituzionale ed Aziendale fino ad oggi ricevuto in cambio. Attivate dunque le procedure di raffreddamento, passaggio che potrebbe portare presto allo sciopero.
A creare non poche preoccupazioni tra i lavoratori soprattutto l’ipotesi di ripiombare nel pignoramento da parte della ditta Ventura che lo scorso luglio ha firmato una transazione con l’Atm per il pagamento di parte del credito vantato. Un rischio che l’azienda respinge con forza. “Il dodicesimo per gli stipendi non è bloccato o vincolato perché abbiamo regolarmente onorato i termini della transazione e dunque non ci saranno difficoltà. Il problema con la Ventura era stato di natura amministrativa e legato evidentemente a “difficoltà di comunicazione” con la banca” hanno chiarito i vertici aziendali con in testa il Commissario Domenico Manna.. Il legale dell’Atm ha immediatamente risposto alla nota che la Ventura aveva fatto recapitare alla Ragioneria generale del Comune e dunque, assicurano da via La Farina, non ci saranno problemi. La delibera che sblocca il dodicesimo però non è ancora stata approvata dalla giunta e visti i tempi tecnici necessari i lavoratori dovranno ancora attendere per ricevere lo stipendio di settembre.
Una proposta per la riorganizzazione dell’azienda arriva invece dalla II Commissione consiliare alla Mobilità. Consiglieri e presidente hanno suggerito ai Dirigenti Atm di sopprimere il tram nelle giornate di domenica e festivi e di sostituire il servizio con autobus di linea. “Tale proposta parte dalla considerazione che il tram nei giorni festivi è poco utilizzato e che, viceversa, produce ingenti costi ed assorbe numerose unità di personale ( mettere in esercizio la tramvia, anche solo per una macchina, impiega 18 dipendenti). Questa soluzione, per la commissione, permetterebbe di liberare risorse (autisti) da utilizzare per il maggior numero di autobus ad oggi in circolazione, come più volte richiesto dalle organizzazioni sindacali” ha spiegato la presidente di commissione Simona Contestabile.
Intanto non mancano le segnalazioni di inefficienze che riguardano i servizi. Un cittadino ha raccontato la sua mattinata trascorsa alla ricerca di un gratta e sosta da 0,50 centesimi, ricerca andata a vuoto e finita con l’acquisto di un tagliando da 1 euro per parcheggiare la macchina solo un quarto d’ora. “Non c’è niente da fare, sempre peggio” è l’amaro sfogo del cittadino che segnala che tutti i rivenditori a cui aveva provato a rivolgersi hanno risposto che da giorni l’azienda non consegna i gratta e sosta da 0,50 centesimi. Un problema già noto, a denunciare una rete vendita pessima anche i sindacati che ne hanno chiesto una riorganizzazione più funzionale alle esigenze. “Il personale addetto alla vendita è numeroso ma capita che i box ai capolinea restino chiusi paradossalmente per mancanza di personale. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona ed è assurdo che l’azienda, in una condizione economica così disastrata, non si preoccupi di riorganizzare il settore” ha commentato il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi. In ballo c’era anche l’idea di vendere i biglietti a bordo dei bus, ma anche questa ipotesi per adesso resta solo nelle intenzioni.
F.St.

bisogna chiudere del tutto atm e ricominciare da capo… questo è un inutile teatrino.
Perchè non dare l’incarico di amministrare direttamente ai sindacalisti che hanno contribuito più di chiunque altro al dissesto dell’ATM?
Provvidenti, Genovese e Buzzanca al loro confronto sono dei dilettanti allo sbaraglio.
Professore Accorinti ci vuole solo un colpo di coraggio.
Perchè non si sopprime l’ATM?
In quale altra città d’Italia il tram non viaggia di domenica?
Perchè non vanno tutti a casa, sindacalisti in prima fila?
E’ possibile che Messina non sia in grado di esprimere qualcuno che possa ottimizzare il lavoro dell’ATM?
Per copiare non bisogna andare lontano basta attraversare lo stretto, se non sanno (o vogliono) fare questo traggano le comclusioni basta scegliere il modo di come suicidarsi.