Atm sempre nel mirino: continua il botta e risposta con l'ex revisore Frisone

Atm sempre nel mirino: continua il botta e risposta con l’ex revisore Frisone

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Atm sempre nel mirino: continua il botta e risposta con l’ex revisore Frisone

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giovedì 19 Settembre 2019 - 07:30

Va avanti a distanza di tempo il botta e risposta tra l'Atm e Giuseppe Frisone, un semplice cittadino che conosce bene Atm anche perché in passato ne stato anche revisore dei conti.

Un botta e riposta a round. E a distanza. Una serie di segnalazioni, l’immancabile replica e adesso la controreplica. Il terreno di analisi, confronto e scontro è ancora una volta l’Atm. Da un lato c’è Giuseppe Frisone, in passato revisore dei conti Atm, adesso semplice cittadino appassionato dell’azienda trasporti. Dall’altro o liquidatori e l’ex presidente ormai esperto Pippo Campagna.

«La risposta, poco garbata, data al mio documento dal Presidente dell’ Atm Campagna, lascia trasparire le oggettive difficoltà di una persona poco serena che non riesce a gestire le rimostranze fatte da un semplice utente che usa ininterrottamente da 60 anni il mezzo pubblico». 

Le contestazioni


Entrando nel merito delle puntualizzazioni rese dal Presidente, scrive Frisone, occorre sottolineare le inesattezze che si riscontrano nella risposta. Ad esempio la linea 22 citata dal Presidente non è presente nell’orario estivo in quanto soppressa il 29 Giugno parzialmente sostituita dalla linea 20/22 che impiega un solo mezzo con una frequenza di 85 minuti. Nella linea 1 (SHUTTLE), a detta del Presidente, sono stati ridotti i tempi di percorrenza allo scopo di diminuire il numero dei mezzi da impiegare sulla linea. Una soluzione insensata in quanto logica imporrebbe un numero maggiore di autobus da impiegare sulla linea che attraversa la riviera sud e la riviera nord, meta preferita in estate dai cittadini per raggiungere le località balneari.

Solo così si può ridurre il ricorso all’auto privata che nel periodo estivo si fa più intenso sulle riviere. Purtroppo la realtà delle situazioni abbastanza conosciute anche dal cittadino comune sfugge a qualche addetto ai lavori che magari ricopre l’incarico su nomina e non per concorso.

Per l’incarico di revisore dei conti ricoperto dal 1/7/2007 al 2012 il Presidente dovrebbe sapere che questo ruolo non consente poteri decisionali ma limitato solo al controllo dei conti e nell’esercizio di queste funzioni sono stati redatti tanti verbali molti dei quali contenenti denunce di presunte irregolarità le cui copie inviate all’Ente proprietario non trovavano alcun riscontro. Ho persino, e solo su mia iniziativa, esposto denuncia alla Procura della Repubblica per fatti e misfatti rilevati nel corso del mio mandato ed ancora oggetto di indagine da parte della Guardia di Finanza.

Il Presidente per rendersi conto può visionare il libro verbali dei revisori dei conti depositato presso la sede dell’Azienda. Questa esperienza mi ha consentito di conoscere l’Azienda all’interno ma le vicende aziendali li seguo dal 1957.

Gli autisti

Altra puntualizzazione riguarda gli autisti. La delibera del Consiglio Comunale n° 86/c è stata emessa il 28 novembre 2018 e pertanto sono stati impiegati ben 8 mesi per assumere 30 operatori di esercizio. Non mi dica per colpa delle lungaggini burocratiche. La mia opinione è che è prevalsa l’idea di ritardare il più possibile l’assunzione per contenere il costo alla voce “personale” lasciando però a piedi molti cittadini. Basti pensare che in un pomeriggio di luglio 2019, tanto per citarne uno dei tanti, sul sito web dell’Azienda veniva comunicata la soppressione di ben 12 linee.

Per non parlare della linea 33 non esercita per 40 giorni per guasto meccanico all’unico autobus idoneo a transitare in autostrada ed acquistato dall’attuale C.d.A. mentre il terzo autosnodato da 18 m. a distanza di 5 mesi dall’acquisto non è ancora arrivato a Messina. Avendo impiegato tanto tempo per l’assunzione, quanti operatori di esercizio nel frattempo sono andati in pensione? Ritengo che la montagna abbia partorito il topolino. Di fronte a questi scenari sarebbe gradito conoscere dal Presidente, a Gennaio 2020, quante migliaia di chilometri ha totalizzato in meno rispetto al 2017 e quindi l’ammontare dei contributi regionali non incassati e parimenti i titoli di viaggio.

Fatte queste considerazioni, con buona pace del Presidente, mi si dica quale può essere l’indice di gradimento da parte dell’utenza, specialmente da quella che non ha utilizzato per 40 giorni la linea 33. Se la Società incaricata di redigere il PGTU mi certifica il contrario mi devo preparare al peggio. Ricordo al Presidente che in estate, ma non solo, ci sono 29 linee su 32 in esercizio con un solo autobus. Ha ragione quando afferma che ho nostalgia del passato quando fino al 2008 c’erano in esercizio 72 mezzi più il Tram e dal 1995 al 1999 120 mezzi . Si può instaurare un contraddittorio sui problemi da me esposti nel documento ma mai passare alle offese gratuite specialmente quando questi vengono da chi ha responsabilità pubbliche.

La definizione di “sedicente” la rispedisco al mittente. Suggerisco al Presidente di accettare i consigli dell’utenza,costruttivi e fuori da ogni schema politico, senza propinarci una realtà distorta con lugubrazioni mentali che insieme ai suoi più stretti collaboratori vuole farci credere.

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