"Visita" con scasso negli uffici, denuncia ai Carabinieri. E spunta il paradosso degli autisti che non bastano

“Visita” con scasso negli uffici, denuncia ai Carabinieri. E spunta il paradosso degli autisti che non bastano

Francesca Stornante

“Visita” con scasso negli uffici, denuncia ai Carabinieri. E spunta il paradosso degli autisti che non bastano

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martedì 08 Ottobre 2013 - 00:49

Qualcuno si è introdotto negli uffici, pare in quello dell'ex direttore Conte, Manna ha presentato una denuncia contro ignoti. Siamo però andati a spulciare la ripartizione del personale e salta fuori che gli autisti non basterebbero se ci fossero più di 50 mezzi in servizio.

Una nuova bufera rischia di abbattersi sull’Atm. Un episodio che si è verificato nella notte tra domenica e lunedì ha costretto il commissario dell’azienda trasporti Domenico Manna a presentare denuncia contro ignoti ai Carabinieri che adesso dovranno indagare su quanto accaduto. Secondo i racconti di alcuni lavoratori giunti in azienda ieri mattina, qualcuno nella notte si è introdotto negli uffici amministrativi dell’azienda, scassinando la porta e sembrerebbe che ad essere preso di mira sia stato quello dell’ex direttore Claudio Conte, blindato da quando il dirigente è stato allontanato in attesa che arrivasse il 5 ottobre, giorno di scadenza del contratto che non è stato rinnovato. Non è stato chiarito se dall’ufficio mancasse qualcosa, anche se ovviamente si teme che siano stati portati via documenti, ma questo dovranno chiarirlo i Carabinieri. Naturalmente il pensiero corre immediatamente sia alle indagini interne avviate in questi mesi dal Commissario Manna su indennità, premi produzione e altre dinamiche aziendali evidentemente poco chiare, ma anche alle verifiche avviate proprio in questi giorni da un ispettore inviato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (vedi articolo correlato).

Intanto però la nuova gestione targata Manna deve proseguire nell’obiettivo che anche l’amministrazione si è prefissata: aumentare il numero dei mezzi su strada, viste le cifre drammatiche dei mesi scorsi. I primi risultati iniziano a vedersi, appena pochi giorni fa i bus in circolazione sono saliti a 35, più altri 5 come riserva, entro i prossimi giorni si conta addirittura di aggiungerne altri 9 che al momento attendo di essere revisionati. Una buona notizia anche se si tratta di numeri ancora troppo bassi per un servizio di trasporto degno di poter essere definito tale. Parlando di questi dati il segretario dell’Orsa Michele Barresi aveva però evidenziato quello che è sicuramente un paradosso per l’Atm: “il numero degli autisti sarebbe insufficiente se i bus in servizio fossero 50”, aveva dichiarato il sindacalista. Ed effettivamente, andando a spulciare la tabella relativa all’organizzazione del personale approntata dall’azienda, basta fare due conti per rendersi conto che è davvero così. Dunque, nonostante non si faccia altro che parlare dell’esubero di personale all’Atm, salta fuori che gli autisti sono pochi e bastano a malapena per non più di 50 mezzi.

Secondo il documento, al 1 agosto 2013, i dipendenti erano 583 (oggi sono sicuramente due in meno, visti i licenziamenti del direttore Claudio Conte e del Direttore di Esercizio del Gommato e della Tranvia Guglielmo La Cava). Di questi 583, quelli che fanno parte del personale di ruolo con contratti da autoferrotranviere sono 370, poi ci sono 84 contrattisti regionali in scadenza nel 2015 che la Regione paga fino alla 24esima ora di servizio, infine i 125 ausiliari delle Zone a Traffico Limitato.

Dunque proviamo ad andare più a fondo. Si scopre che gli autisti dei bus, al netto del personale inidoneo (circa una ventina), sono 198 ma non tutti sono effettivi. 24 sono infatti gli ex Lsu con i contratti regionali in scadenza, altri 26 appartengono invece alla Ztl. Tutti sono accomunati dal fatto che nonostante guidino i mezzi dal 2006 non hanno mai ottenuto la qualifica di autista e naturalmente tutti hanno contenziosi aperti con l’azienda. Gli effettivi in linea sono 113, poichè ai contrattisti e agli ztl si devono sottrarre 20 autisti che non guidano più per questioni di anzianità e vengono impiegati nei turni di verifica e ruoli di esercizio, sempre relativi al gommato, e altri 15 impiegati nel servizio di rimessa e soccorso. Quindi 113 effettivi più 50 tra contrattisti e Ztl senza qualifica si arriva a 163. Il problema è che per mettere in circolazione 50 bus servono170 autisti più il 20% di riserva, che si traduce in altri 34 agenti che dovrebbero essere a disposizioni per eventuali malattie, cambi turno, infortuni, ferie, permessi. Che a quanto pare l’Atm non ha. E in questo quadro non viene considerato il servizio scuolabus che il Comune vuole far partire in questi giorni e che necessita di altri 20 autisti più, anche in questo caso, le riserve. Se quindi davvero l’obiettivo fosse quello di portare a 90 i bus in servizio servirebbero oltre 300 autisti. Ecco perché da tempo i sindacati, e l’Orsa è tornata a ribadirlo pochi giorni fa, appare urgente una immediata riorganizzazione del personale. Del resto oltre gli autisti in Atm ci sono: 55 addetti alle officine, 21 alla pulizia, 77 ausiliari effettivi nelle Ztl, 42 autisti del tram per 6 vetture (sufficienti fino a 9), 26 amministrativi, 8 uscieri, 26 addetti alle officine del tram e 2 dirigenti.

Il rischio è che se davvero i mezzi dovessero cominciare ad essere più numerosi non si sa chi dovrebbe guidarli.

Francesca Stornante

Martedì, 8 ottobre, 2013 – 02:49

11 commenti

  1. Dopo essermi complimentato con quanti sono stati responsabili della gestione dell’ATM, propongo di continuare l’attività adottandone i criteri sin qui seguiti.
    Inoltre inviterei il sindacalista, così attento, a partecipare alle riunioni sindacali nelle altre realtà italiane, dopo essersi fornito di elmetto per riparasi dalle uova marce che gli saranno scaraentati addosso.

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  2. Sono contento, b r a v e giornaliste d’inchiesta crescono a TempoStretto. Francesca STORNANTE consegna alla nostra riflessione alcuni numeri sconosciuti ai messinesi, facendo materializzare un f a n t a s m a, quello di chi fu una azienda del trasporto urbano pubblico, ATM Messina. La sorte degli 84 contrattisti sarà nelle mani di RE SARO (Rosario CROCETTA) e dei sindacati di categoria di Palermo e Catania, dove c’è il loro numero più consistente. Sindacalmente gli 84 contrattisti non contano nulla, sono messinesi con scarsissima cultura sindacale ma preparati in quella elettorale, si accodano sempre alle indicazioni del riferente politico all’interno del fantasma ATM, nel 2015 sarà ancora RE SARO? I 125 ausilari sono le anime in pena dei lavoratori socialmente utili, che vaghino nell’inferno del centro cittadino senza meta, sono l’esempio vivente di come si sia fatto politica in Sicilia o in Calabria, in un periodo di vacche falsamente grasse, la loro sorte è segnata, la Regione Siciliana non ha più un centesimo di euro per loro. Questi nostri concittadini lo hanno compreso, infatti ne vediamo sempre di meno per le strade e a quanto si sa gli introiti ZTL sono diminuiti in modo consistente. Restano i 370 autoferrotranvieri, ma sono gli a u t i s t i la forza di una azienda di trasporto, i 113 in linea, troppo pochi per trascinare, sindacalmente e politicamente, quello rimasto di ATM. Cosa deve accadere a Messina e a Palazzo D’Orleans per non farci più la domanda, COS’E’ UNA CITTA’ SENZA LA SUA ATM? A Palermo più risorse finanziarie al trasporto pubblico, a Messina una bella s p e n d i n g r e v i e w sulla spesa corrente, di cui prima o poi ti dovrai occupare, caro R E N A T O sindaco, per trovare risorse per far ripartire la nostra ATM.

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  3. puzza di bruciato 8 Ottobre 2013 06:08

    Ma ci pensate un esercito di dipendenti a stare tutto il giorno a non fare niente mentre noi gli paghiamo lo stipendio per un servizio fantasma… Mi viene da pensare se a fine carriera codesti dipendenti impiantino delle cause per lavoro usurante!!!!

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  4. Hombre de barro 8 Ottobre 2013 06:57

    “Naturalmente il pensiero corre immediatamente sia alle indagini interne avviate in questi mesi dal Commissario Manna su indennità, premi produzione e altre dinamiche aziendali evidentemente poco chiare, ma anche alle verifiche avviate proprio in questi giorni da un ispettore inviato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”

    …Mi sembra che non ci sia altro da aggiungere… che nausea.. un covo di +++++++ incalliti!

    Grazie Mariedit per dar voce a noi Messinesi ignoranti ma onesti!

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  5. “Hanno scomparso i documenti”….! No non è una frase del giornalista, ma il commento che girava stamattina in città. Non è neanche un errore se si considera che “scomparso” era usato per dire “sottratto”. Ma siamo nell’ovvio messinese “blindato”

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  6. Ci sono 81 meccanici per 20 mezzi circolanti tra autobus e tram? 8 usceri: ma quante porte ci sono? E 26 amministrativi? E’ dura fare il conto delle perdite … Mi chiedo in quale studio legale o medico o tecnico invece di avere una o due segretarie (quando va proprio alla grande) il titolare ne assume 26. Queste sono le vergogne dell’assistenzialismo e del sindacalismo esasperati. La città è in default ed i politici locali hanno pensato bene di assumere figure inutili per fare comodo ai sindacati ed alle loro clientele.
    Mi chiedo perché io cittadino che pago decine di migliaia di euro all’anno di tasse devo vivere in un comune del genere regalando il mio lavoro a gente improduttiva ed assistita. Vorrei che i miei soldi finissero per opere pubbliche e servizi veri, che rendano la città migliore per tutti, non regalati a questi sindacalisti, politici e nullafacenti.

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  7. antonio.cucinotta 8 Ottobre 2013 09:36

    Questa storia che nonostante 583 dipendenti mancano gli autisti fa il paio con quella dei vigili urbani che nonostante siano più di 300 sono in pochi quelli in servizio nelle strade, perchè miracolosamente il giorno dopo essere stati dichiarati idonei al servizio la maggiorparte di essi si sono “improvvisamente” ammalati e sono tutti passati in ufficio. Questi uffici devono essere grandi come quelli di Washington per avere bisogno di tutto questo personale!

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  8. E il tuo xxxxxx cosa fa?
    Pazientate fino a Dicembre.

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  9. E BASTA VIA TUTTI AZZERARE TUTTO METTERE I LAVORATORI VERI IN MOBILITA VERSO ALTRE AZIENDE BASTA CHI NON LAVORA LICENZIARE I FANNULONI I PARASSITI IN PENSIONE VIA VIA

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  10. ROBA DA PAZZI!!! Vi fornisco i dati di una azienda di trasporto pubblico presente in Alto Adige:

    BUS 155
    PERSONALE 319 tutti a tempo indeterminato
    COSTO NEDIO DEL PERSONALE 46.000 EURO
    ADDETTI AL MOVIMENTO 272 SU 319
    LUNGHEZZA DELLE LINEE DI TRASPORTO 578 km
    DIRIGENTE 1
    km PERCORSI IN 1 ANNO 7.300.000
    km PERCORSI PER CONDUCENTE 27.600
    PASSEGGERI TRASPORTATI 23.500.000
    VELOCITA’ COMMERCIALE CIRCA 18 km/h
    COSTO CHILOMETRICO 2,66 euro/km

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  11. Quella che è la comune realtà di qualsiasi città del Nord mi sembra fantascienza.
    Perchè non darli anche alla miriade di sindacalisti che frequentano abitualmente l’ATM e Palazzo Zanca?
    Perchè non porli al centro del tavolo di discussione ad ogni incontro con richieste folli?

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