Casa Serena e servizi sociali, lunedì si apre il tavolo tecnico

Casa Serena e servizi sociali, lunedì si apre il tavolo tecnico

Casa Serena e servizi sociali, lunedì si apre il tavolo tecnico

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sabato 08 Dicembre 2012 - 14:23

Lo annunciano i segretari le funzioni pubbliche di CGIL CISL e UIL, che dicono la loro anche sul piano anti-crisi del Comune varato da Croce

Al via il tavolo tecnico su Casa Serena e su tutti i servizi sociali in atto appaltati dal Comune . I segretari generali delle Funzioni Pubbliche di CGIL CISL e UIL Crocè, Emanuele e Calapai annunciano che lunedì, alle ore 9,30, si aprirà il tavolo tecnico, nel quale si confronteranno i Dirigenti dei servizi sociali, delle manutenzioni, dell’ASP ed i sindacati.

“Al tavolo – dichiarano Crocè, Emanuele e Calapai- presenteremo delle proposte atte a salvaguardare la struttura, l’assistenza agli anziani e il futuro occupazionale dei lavoratori. Mentre per gli altri servizi sociali in atto appaltati dal Comune (Assistenza domiciliare agli anziani ai disabili, Trasporto nei centri riabilitativi, l’assistenza igienico sanitaria e il trasporto dei disabili nelle scuole; I Centri di aggregazione giovanili , il ricovero dei minori su disposizione dell’autorità giudiziaria, gli asili nido), é necessario, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione del 2012 – atto propedeutico per la pubblicazione dei bandi di gara per la prosecuzione di tutti i servizi– studiare delle soluzioni che possano consentire il recupero delle risorse necessarie per la proroga tecnica legata alla pubblicazione dei bandi”.

E’ necessario riprogrammare tutti il sistema dei servizi sociali e delle risorse, a partire dai fondi della 328, coinvolgendo l’ASP – continuano Crocè Emanuele e Calapai- per trovare le giuste soluzioni e sinergie e quindi recuperare parte delle risorse necessarie che sin'oggi sono rimaste tutte a carico del bilancio comunale. Siamo disponibili a concertare criteri tempi e modalità, a rivisitare tutto il sistema. Appunto dal generale al particolare per salvare i servizi, per salvare i lavoratori per salvare Messina”.

Crocè, Emanuele e Calapai intervengono anche in merito alle misure correttive proposte da Croce per far uscire l’ente dalla crisi.

“Siamo convinti che il piano anti-crisi del Comune dovrà essere messo in atto – dicono i tre segretari – ma è necessario entrare nei particolari. Siamo convinti che ancora si possono stanare gli sprechi, gli sperperi ed intercettare ulteriori voci che possono rappresentare risparmi, senza comprimere salari dei lavoratori, che già percepiscono redditi bassi, dei precari e salvaguardando tutti i posti di lavoro nei servizi sociali. Non si può generalizzare e mettere tutto nelle stesso calderone della voce spesa per il personale. Alcune voci sono incomprimibili ed altre legate a prestazioni per i servizi essenziali che altrimenti non potrebbero essere garantiti”.

“Dalle notizie riportate dalla stampa – concludono – sembrerebbe che su alcune voci, oggetto del piano anti-crisi del Commissario, si fanno le pulci, mentre per moltissime altre ci si ferma sul generico. Riteniamo necessario scendere dal generale al particolare. E’ una questione di giustizia sociale”.

4 commenti

  1. Un articolo che non si commerntsa

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  2. Salvatore Vernaci 9 Dicembre 2012 10:36

    Una raccomandazione: le OO.SS, all’apertura del tavolo tecnico, tengano presente un principio fondamentale: In caso di dichiarazione di dissesto del Comune, né il Commissario Straordinario, né i futuri Amministratori (la delibera è irrevocabile), né il Prefetto, né Crocetta possono disapplicare quello che stabilisce, categoricamente, la LEGGE: cioè I SERVIZI SOCIALI non rientrano fra i servizi INDISPENSABILI del Comune, così definiti per legge ((D.M. 28 maggio 1993 e art. 19 della legge 7 agosto 2012, n. 135). Una Amministrazione dissestata deve assicurare solamente quei servizi, definiti, ipso jure, obbligatori ed indispensabili, gli altri, no, se prima non risana il bilancio. Indipendentemente dalla dichiarazione o meno del dissesto, le modalità di affidamento della gestione dei servizi sociali in Città vanno modificate in toto. I capitolati di appalto devono avere come finalità i bisogni e la dignità della PERSONA e non il numero degli operatori da impiegare. E’ necessario passare al sistema delle Cooperative accreditate dal Comune ed all’introduzione dei voucher “ buoni” da distribuire agli utenti, individuati dal Servizio Sociale del Comune, a mezzo di progetti individuali. Gli utenti devono essere liberi di scegliere la Cooperativa accreditata, che ritengano più soddisfacente per la qualità e l’efficienza dei servizi offerti e prestati. Le Cooperative accreditate saranno libere di utilizzare gli operatori (full time o part time), aventi i requisiti di legge. Per mantenere i livelli occupazionali, si rende necessario creare nuovi servizi, che, per altro, agli atti del Comune già erano stati individuati e formalizzati dall’allora Commissario Sinatra e dallo scrivente. Questi servizi, formalizzati in apposito atto (dott. Gaspare Sinatra per il Comune, Rovito Giovanni per i Connservatori Riuniti, Garofalo Carmelo per l’IPAB Casa Pia) riguardavano: 1) Apertura di un Centro per le persone disabili “Dopo di Noi”, presso la struttura “Conservatori e Scandurra Riuniti”, da concedere in comodato d’uso all’OASI Maria SS. di Troina di Padre Luigi Ferlauto, il quale avendo visionato, personalmente, i locali, li aveva riscontrati idonei e pronti per essere utilizzati, senza alcun onere per il Comune e con il vantaggio di utilizzare Operatori locali. 2) Apertura di un Centro di assistenza ammalati terminali presso la Casa Scandurra, con convenzione da formalizzare con l’ASP. 3) Realizzazione di una Casa per anziani a Casa Pia, la cui fondazione metteva a disposizione i propri fondi. 4) Apertura di un Centro diurno integrato per malati di Alzheimer e del morbo di Parkinson presso il Polifunzionale San Filippo, già visionato e ritenuto perfettamente idoneo dai Sanitari e Responsabili provinciali. 5) Realizzazione della Città del Bambino all’Istituto Marino, sostenuta dalla Famiglia Bosurgi-Caneva, che avrebbe dovuto ospitare:- Centro per ragazze madri e donne in difficoltà; Un asilo nido; Spazi e centri estivi per bambini; Spazi neutri; Spazi protetti.
    Le superiori iniziative, che avrebbero compreso anche la realizzazione di un dormitorio pubblico in una scuola in disuso, erano state condivise dall’ASP, dalla Fondazione Città del Ragazzo, dallo Onlus Bosurgi-Caneva – da Associazioni di Volontariato e Cooperative sociali.

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  3. Salvatore Vernaci conosce questa legge?
    Testo del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 recante: “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”
    Il paragrafo g dice così:
    “progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali
    ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto
    previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione; (Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.)

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  4. Salvatore Vernaci 9 Dicembre 2012 19:30

    Certo che conosco il D.L. 6 luglio 2012, n. 95 , ormai trasformato in legge 7 agosto 2012, n. 135, ma bisogna leggere, con attenzione, l’art. 19 che fra i servizi essenziali elenca: “”progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, SECONDO QUANTO PREVISTO DALL’ARTICOLO 118, quarto comma, della Costituzione; ( il 4° comma dell’art. 118 puntualizza: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e COMUNI favoriscono l’autonoma INIZIATIVA DEI CITTADINI, SINGOLI E ASSOCIATI, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.), ma NON include la PROGRAMMAZIONE, FINANZIAMENTO E GESTIONE dei Servizi Sociali, come è stato fino ad oggi. Come riportano notizie di STAMPA, i Servizi sociali sono in pericolo in tutta Italia: a) COMUNE di NAPOLI: In queste ore l’Amministrazione guidata dal sindaco De Magistris è nella capitale per chiedere misure di sostegno al Comune per evitare il pre-dissesto finanziario, legato a debiti pregressi e taglio dei trasferimenti. A RISCHIO SONO IN PRIMIS I SERVIZI SOCIALI”; b) Servizi sociali CAMPANI a rischio interruzione dal 1 gennaio, settemila operatori in protesta a Napoli; c) CATANIA (TMNews) – Senza stipendio da sette mesi. E’ la condizione in cui sono costretti a vivere un migliaio di lavoratori socio-assistenziali nel Catanese. SERVIZI CHE VENGONO TAGLIATI DAI COMUNI SULL’ORLO DEL DISSESTO FINANZIARIO. d) COSENZA Tagli ai servizi sociali. e) PARMA: Pizzarotti annuncia tagli ai servizi sociali. F) Alessandria: “Infatti la legge prevede, come conseguenze del dissesto, aumenti di tariffe, tagli ai servizi (sociali), licenziamenti di personale precario, caduta dei livelli di protezione sociale, annullamento degli investimenti tramite mutuo”. Ecc…Dei servizi sociali resteranno quelli finanziati con la legge 328 o trasferiti direttamente ai Comuni dall’Assessorato regionale alla Famiglia .e quelli che il Comune riuscirà ad inserire o far comprendere nelle voci dei servizi, indicati come essenziali

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