Ponte, presentato a Palermo il progetto definitivo . Lunedì Consiglio comunale straordinario

Ponte, presentato a Palermo il progetto definitivo . Lunedì Consiglio comunale straordinario

Danila La Torre

Ponte, presentato a Palermo il progetto definitivo . Lunedì Consiglio comunale straordinario

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sabato 05 Novembre 2011 - 11:05

Si discuterà delle tematiche inerenti le opere propedeutiche e funzionali all’opera. Prevista la mobilitazione di “Rete No Ponte”, che mette i consiglieri comunali di fronte ad un bivio e li invita a chiedere l’annullamento della Conferenza dei servizi del prossimo 10 novembre , con una motivazione ben precisa

Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto è stato presentato ieri a Palermo nella sede dell’Assessorato all’ambiente. La Stretto di Messina Spa precisa che si è trattato di un incontro tecnico previsto dalla legge. Tesi confermata anche dal sindaco Giuseppe Buzzanca, che il prossimo 10 novembre volerà a Roma per discutere l’eventuale approvazione dell’Atto integrativo, che modifica l’Accordo di programma del 2003, coinvolgendo anche gli Enti locali (nello specifico Comune e Provincia), ed è propedeutico all’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo. Insomma, l’iter burocratico – legislativo per la realizzazione dell’imponente infrastruttura va avanti, quasi ignorando il no dell’ Europa, che ha escluso il ponte dal “Corridoio 1” e la recente approvazione alla Camera dei deputati della mozione presentata dall’Idv sull’azzeramento del finanziamento dei 470 milioni previsti dalla Finanziaria 2010. Del resto, anche il ministro alle infrastrutture Altero Matteoli non perde occasione per ribadire che il Ponte sullo Stretto si farà con i finanziamenti privati.

E di Ponte o meglio delle tematiche inerenti le opere propedeutiche e funzionali all’opera si discuterà lunedì prossimo nel corso della seduta straordinaria ed aperta del Consiglio comunale, alla quale sono stati invitati a partecipare anche i deputati messinsesi regionali e nazionali. Ancora incerta la loro presenza, mentre sicura sarà la mobilitazione della rete No-ponte , secondo cui – come si legge in un comunicato – « i Consiglieri Comunali di Messina hanno due possibilità: asservirsi ad interessi estranei alla città, approvando un progetto che sfumerà come una bolla di sapone o renderà la città invivibile per più di un decennio; tutelare l’interesse della città, esprimendo un parere negativo sul un progetto inutile e dannoso. In ogni caso – continuano i no-pontisti – il Consiglio dovrà denunciare l’intempestività della conferenza dei servizi, pretendendone l’annullamento e rifiutando di esprimere un qualsivoglia parere prima di aver esaminato le osservazioni dei cittadini.
Secondo rete No-Ponte, infatti, la Stretto di Messina SpA starebbe forzando le procedure, convocando la “conferenza dei servizi” per il via libera all’approvazione del progetto prima della scadenza dei termini entro i quali i cittadini possono esporre le loro legittime osservazioni. (DLT)

9 commenti

  1. secondo me il Ponte sullo stretto di Messina è l’unica soluzione al gravoso e, per certi versi, ineliminabile problema del traffico europeo dei TIR che si immettono nella nostra città. E’ anche un’attrattiva molto utile alla città perchè attira molti turisti ed è anche l’unica opportunità per attirare capitali privati e pubblici verso la nostra città che, finalmente potrà rinnovare tutte le sue vie di comunicazione. SI AL PONTE!

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  2. Ma questi privati….cosa vorranno in contropartita? Ce lo costruiscono gratis et amore dei? O per salire sul ponte ci vorrà qualche centinaio di euro? E in caso di sciroccate portiamo i bambini su un’altalena alta 57 metri impraticabile ai veicoli? Ma cerchiamo di pensare e di guardare oltreil velo delle illusioni…

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  3. Il problema tir va risolto potenziando il trasporto su rotaia e con le autostrade del mare. I capitali pubblici fanno la fine dei fondi oer Giampilieri. I capitali privati non si sa dove siano…tu li metteresti tuoi soldi in unìoper chiusa in tutti i giorni di scirocco?

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  4. NO AL PONTE! Chiunque sia a favore non capisce la bellezza di ammirare lo Stretto (io l’ho attraversato a traghetto ed era uno spettacolo mozzafiato), e poi questa nostra terra ha bisogno di altri interventi, oltretutto toglierebbe lavoro a chi lavora e sta dietro ai traghetti, poi non capisco l’esistenza di una società privata di nome “Stretto di Messina”, come se lo Stretto fosse una cosa privata, lo Stretto è di tutti!!

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  5. certamente si perchè è l’unica via percorribile e perchè produrrà occupazione nella nostra città. I capitali si sa dove sono non fare del qualunquismo ok?

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  6. Il ponte sullo stretto di Messina è un’opera utile non soltanto alle due sponde ma a tutta l’europa ed al bacino del mediterraneo. La Sicilia, una perla in mezzo al mediterraneo, è diventata sempre più africa e sempre meno italia, sempre più abbandonata e sempre meno considerata dai fondi europei e dai progetti di finanziamento privato. In questo momento di crisi istituzionali ed economiche ricorrere a questo progetto finanziario di enorme portata per la costruzione del ponte e sfruttare i fondi messi a disposizione dal bilancio dello Stato e dalla C.E. per le opere di urbanizzazione e di collegamento sarebbe come un grosso cannello di ossigeno per tutta la Sicilia,per i giovani senza lavoro e per il superamento della crisi economica che attanaglia l’Italia intera, oltrechè il resto del mondo. Auguro che presto si inizino i lavori e si smetta di fare i fannulloni dicendo no a tutto anche al lavoro.

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  7. ti ricordo che nei giorni di scirocco neanche i traghetti viaggiano normalmente ed i treni subiscono ritardi pazzeschi…e ricordati che con lo scirocco forte allorquando qualche traghetto dovesse decidersi di attraversare lo stretto lo farebbe con molto pericolo per i passeggeri e per i mezzi trasportati.

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  8. La Sicilia può migliorare anche senza questa inutile opera

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  9. infatti dai tempi di Ferdinando II la Sicilia è andata così a ritroso che di più non si può. Per migliorare fisicamente occorre che gli investitori esteri si interessino a noi. Per migliorare nel modus vivendi occorre un po più di buona volontà e meno arroganza politico-mafiosa.

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