Scontro in famiglia in casa Mpa: Cerreti attacca i consiglieri comunali, Tamà risponde

Scontro in famiglia in casa Mpa: Cerreti attacca i consiglieri comunali, Tamà risponde

Scontro in famiglia in casa Mpa: Cerreti attacca i consiglieri comunali, Tamà risponde

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giovedì 26 Gennaio 2012 - 10:06

Il capogruppo alla Provincia furioso dopo il voto favorevole di alcuni esponenti del partito alla delibera su EcoSicily, ritirata a Palazzo dei Leoni proprio dopo le polemiche dell'Mpa. Tamà ammette l'esistenza di alcuni problemi ma mette i puntini sulle i

Fratelli coltelli o Kramer contro Kramer. Le citazioni si sprecano, il succo è che l’ennesimo scontro politico lo si vede, stavolta, all’interno della stessa famiglia, l’Mpa. Con il capogruppo degli autonomisti alla Provincia, Roberto Cerreti, che attacca i colleghi del consiglio comunale ed il capogruppo degli autonomisti al Comune, Sebastiano Tamà, che risponde prontamente. Secondo Cerreti la situazione gestionale dell’Mpa starebbe cadendo «nel ridicolo», con un partito «esclusivamente a trazione “provinciale”, con una presenza nella città di Messina sempre evanescente e figlia di logiche filo Pdl, come dimostra l’azione apparentemente confusa e caotica dei consiglieri comunali autonomisti di Messina». Un’azione ne «sbugiarda» un’altra, le linee guida sembrano confuse. Il dito è puntato contro il gruppo consiliare di Palazzo Zanca: «Se per il bene della città di Messina, ci siamo tutti fatti una ragione del voto favorevole alla manovra di bilancio previsionale proposta dall’amministrazione Buzzanca – afferma Cerreti – assolutamente possiamo oggi accettare, che il decantato “bene della città” possa essere alibi per i colleghi del Comune di Messina per continuare ad essere la stampella del sindaco Buzzanca».

Il capogruppo di Palazzo dei Leoni cita quanto accaduto con la delibera del distretto turistico tematico “EcoSicily”, che alla Provincia era stata ritirata proprio dopo le polemiche sollevate da Cerreti e soci. Invece «i colleghi autonomisti a Palazzo Zanca si sono ritrovati su posizioni differenti, quella saggia di coloro che non si sono presentati in Aula per partecipare alla votazione dell’inquietante atto figlio di logiche politico clientelari, come dimostra la discutibile individuazione nominale di cinque componenti del comitato tecnico scientifico del costituendo suddetto distretto, e l’antiteca posizione invece, di coloro che con i proprio voti, hanno contribuito per l’ennesima volta al successo di un azione politica voluta da un Amministrazione, quella comunale, che al contrario del partito Mpa nel messinese, dimostra di governarli e pilotarli a proprio uso e consumo». Cerreti arriva dunque al punto: «Non è più intenzione mia, ne dei tanti amministratori del territorio provinciale messinese che rappresento, partecipare ad alcun incontro di partito ove si discuta delle politiche comunali messinesi, se prima non verrà fatta chiarezza su quest’imbarazzante atteggiamento dei nostri amministratori al Comune di Messina».

Immediata la replica di Sebastiano Tamà: «Se pur convinto che diverse siano le difficoltà nella gestione dei consiglieri autonomisti al Comune di Messina, spesso mascherati nelle loro diverse ed insindacabili decisioni d’Aula dietro ipotetiche indicazioni correntizie, mi corre però l’obbligo di chiarire che sarebbe un errore fare di tutta l’erba un fascio. Infatti, se da un lato è vero che spesso e volentieri i consiglieri comunali autonomisti, o che tali si definiscono nelle stanze di partito, agiscono in piena autonomia, rispetto alle problematiche che giungono in consiglio comunale, dall’altro non mi sento però, per niente in difetto personalmente rispetto ad una posizione, quella autonomista, che ho sempre difeso e sostenuto più di chiunque altro, sin da quando ho avuto l’opportunità di venire eletto nelle liste Mpa. Personalmente non ho mai nascosto perplessità su alcune azioni politiche portate avanti dai vertici regionali e nazionali del partito, senza però mai di fatto mettere in discussione appartenenza e militanza autonomista».

Ma Tamà non sembra voler nascondere la polvere sotto il tappeto: «Di contro però devo ammettere, la difficoltà in un gruppo politico che esprime il più alto vertice del consiglio comunale, nel ritrovarsi da espressione di maggioranza d’Aula, ad occupare dopo qualche tempo il nuovo e difficile ruolo di opposizione, senza tra l’altro, aver avuto il modo di maturarne l’evoluzione, fermo restando che questo in alcun modo può costituire un alibi talmente importante, da consentirci di inficiare il lavoro svolto dai colleghi della Provincia regionale in merito al distretto turistico tematico Ecosicily. Infine, la convinzione e la condivisione con il capogruppo del Mpa alla Provincia regionale, dell’urgenza di convocare tutti i consiglieri comunali che si rivedono nell’autonomia, compreso quelli rifugiati negli altri gruppi politici comunali, così da decidere una volta e per tutte, una linea politica autonomista seria, credibile e non di comodo, esclusivamente nell’interesse dei cittadini messinesi».

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