Due anni di presidenza De Simone. Forse gli ultimi prima della riforma

Due anni di presidenza De Simone. Forse gli ultimi prima della riforma

Marco Ipsale

Due anni di presidenza De Simone. Forse gli ultimi prima della riforma

Tag:

giovedì 11 Settembre 2014 - 12:50

Il vertice dell’Authority messinese evidenzia cos’è stato fatto negli ultimi due anni e quali sono i progetti a breve e lunga scadenza, dalla zona falcata al quartiere fieristico fino al porto di Tremestieri. Sullo sfondo, incombe il possibile accorpamento con altre sedi, un’ipotesi da provare ad evitare

Gioia Tauro, Catania o Augusta. La sensazione è che a chiunque venga accorpata l’Autorità Portuale di Messina sia comunque una sconfitta. I vertici saranno altrove e non potranno avere le stesse conoscenze del territorio e la stessa presenza che negli ultimi anni hanno avuto il presidente Antonino De Simone ed il segretario generale Francesco Di Sarcina.

Oggi, in conferenza stampa, De Simone ha tracciato un bilancio dei due anni del suo mandato. Sull’argomento riforma, non vuole esprimersi più di tanto, ma alla fine la sua opinione la dà lo stesso e si capisce che è nettamente contraria all’ipotesi di un qualunque accorpamento. “Sono un uomo dello Stato rispettoso delle istituzioni che rappresentano la volontà popolare. Se le istituzioni decidono in un modo, io posso anche non essere d’accordo ma mi adeguo – esordisce, prima di affondare il colpo -. Non sono stato sentito in merito, forse perché sapevano come la pensavo. Nel corso delle riunioni di Assoporti, però, insieme ai presidenti delle Authority di Genova e Ravenna, ho evidenziato che quest’impostazione non ci sta bene. E’ solo spending review di bassa lega, perché quando si eliminano otto o dieci presidenti e segretari generali quanto si potrà risparmiare? Tra l’altro si tratta di soldi propri delle Autorità Portuali che devono essere brave a sostenersi da sole. Questi accorpamenti non servono a nulla. Ai porti serve una politica nazionale di infrastrutturazione, di accelerazione e semplificazione degli appalti. Il 19 settembre siamo stati nuovamente convocati in Assoporti, perché il Governo vorrà riproporre la riforma entro novanta giorni, visto che devono portare risultati sulla spending review. Spero che si riveda il tutto, anche se non sono ottimista”.

I quattro anni di presidenza De Simone potrebbero dunque terminare in anticipo ma l’Autorità Portuale continua il proprio lavoro a prescindere da tutto. Il mandato è iniziato il 18 giugno 2012, due anni e tre mesi fa. “In questo periodo – afferma il vertice dell’Authority messinese – abbiamo sbloccato lavori per un totale di circa 60 milioni di euro, dei quali 25 a Giammoro e 11 a Milazzo, dove abbiamo ripreso il progetto delle banchine, affidato alla stessa ditta che ha concluso la ristrutturazione del porto di Tremestieri ed ha potuto farlo anche grazie ai pagamenti che abbiamo fatto per il lavoro di Milazzo, viceversa si sarebbe perso ancora più tempo. A Messina, poi, è stata riqualificata l’intera cortina del porto, con la realizzazione dei marciapiedi ed il completamento delle recinzioni e dei varchi. A fine mese, finiamo la riqualificazione di via San Raineri, che ci è costata 1 milione e 690mila euro. La nostra Autorità Portuale è un caso anomalo perché ha la maggior parte della sua giurisdizione al di fuori delle aree portuali e dunque opera ancor di più delle altre sulla città, ovviamente in sinergia con l’amministrazione comunale. Mi piace ricordare, ad esempio, che al mio arrivo abbiamo risolto in tre mesi l’annosa questione degli allagamenti al Ringo”.

I PROGETTI

“Dopo sei mesi dal mio insediamento – prosegue – ho istituito un ufficio che si occupa di progetti internazionali. Con Uirnet, società compartecipata dal Ministero dei Trasporti, abbiamo fatto un importante protocollo d’intesa per la realizzazione di infrastrutture necessarie alla gestione dei flussi logistici che attraversano lo Stretto, con la partecipazione di aziende di autotrasporti e compagnie di navigazione. E’ stato ottenuto un finanziamento da 2 milioni 916 mila euro e proprio domani ci sarà il bando per la costituzione di una sala operativa che controlli il traffico di merci pericolose a terra e in mare che attraversano lo Stretto. Sono stato contestato in Comitato Portuale per avere firmato un protocollo d’intesa con le Autorità Portuali di Augusta e Catania insieme alla società di interporti siciliani. Dopo un anno, siamo stati inseriti come obiettivo principale del progetto presentato dal Ministero dei Trasporti sulle reti Ten-T, per interventi infrastrutturali che possano contribuire all’eliminazione di strozzature e snellire operazioni transfrontaliere per trasporto passeggeri delle imprese. Il Ministero ha poi proposto alla Commissione Europea il programma 2014-2020 e sono stati inseriti la piattaforma logistica di Tremestieri, per un importo di 40 milioni, e la via del Mare che dovrà collegare il porto storico con Tremestieri, per 80 milioni. Sono progetti che il Comune ha già e speriamo di poter lavorare insieme per portarli avanti. Non è certo che saranno finanziati, ma è comunque un grande risultato il fatto che saranno valutati. Messina ha bisogno di infrastrutture. Quando sono arrivato, ho subito chiesto se c’erano progetti cantierabili. Mi è stato risposto che l’unico era la via don Blasco, che però era quasi archiviato. E’ stato invece riproposto grazie al nostro interesse ad al nostro cofinanziamento. Abbiamo poi il progetto per le navi metaniere, con la Smart City europea e ne è stato approvato un altro, con Ice, per l’attivazione di nuovo traffico commerciale Ro/Ro (le autostrade del mare, ndr) e Lo/Lo (le navi mercantili, ndr), collegati allo sviluppo di florovivaismo, agroalimentare e cantieristica navale. Tutti i porti del mondo puntano al potenziamento dei traffici commerciali e Messina non deve fare eccezione”.

ZONA FALCATA

“E’ stato raggiunto un accordo storico con la Regione per eliminare l’Ente Porto, ma la burocrazia è lenta. Con provvedimento dello scorso 17 luglio del Tribunale è stato estinto il primo dei due procedimenti giudiziari che avevamo in corso, mentre per l’altro si attende un’ultima imminente udienza”. I contenziosi con la Regione sono ormai in fase di risoluzione. Incredibile ma vero, però, ce n’è ora uno di mezzo col Comune. “Ci contestano la titolarità di alcune aree – riprende De Simone -. Mi sembra che serva solo a perdere del tempo ma stiamo ugualmente rispondendo alle richieste. Abbiamo speso quasi 21mila euro solo per incaricare un tecnico di tirar fuori tutte le pratiche e tra poco avremo i risultati definitivi. Pratiche che l’Autorità Portuale ha ereditato nel 1995 dalla Capitaneria di Porto, alla quale il Comune pagava le concessioni. Credo che non ci siano dubbi ma lo verificheremo con grande disponibilità. Voglio però ricordare che abbiamo speso circa 400mila euro per lavori alla cortina del porto e che il Comune da un paio d’anni non paga la concessione della strada, per circa 8mila euro all’anno. E’ forse strano che inglobiamo una gran parte del territorio cittadino ma, per esempio, per l’area della Fiera, abbiamo suggerito al Comune lo strumento della consegna, per prendersela in carico. Il punto è che ci vogliono i progetti e non conviene. Perché allora insistere su aree che comunque non si saprebbero utilizzare?”. Dunque ancora ostacoli da superare prima di prendere in mano la riqualificazione della zona falcata. “Subito dopo siamo pronti a partire – continua il presidente dell’Authority -, visto che abbiamo riattivato il Piano Regolatore Portuale. E’ uno strumento importantissimo ma comunque flessibile e la cittadinanza può partecipare e proporre eventuali modifiche”.

QUARTIERE FIERISTICO

“Abbiamo dato l’area in concessione per 18 mesi alla Sud Dimensione Servizi, come già era successo l’anno scorso solo per i mesi estivi. Pagano un canone annuale di 95mila 645 euro ed il nostro patrocinio è gratuito. In quanto proprietari, abbiamo garantito solo interventi che riguardano la sicurezza, come la sistemazione di alcune ringhiere, e i servizi igienici. La settimana prossima sarà pubblicato un bando da 6 milioni e mezzo di euro per il restauro del portale e di altri padiglioni. Ieri è stato firmato l’aggiornamento del contratto per il nuovo Teatro ed entro marzo 2015 dovrà essere pronto il progetto esecutivo. Purtroppo l’area fieristica è un pozzo di San Patrizio ingestibile perché è stata ereditata in cattive condizioni. Se il Comune avesse i soldi, gli proporrei di prendersela, abbattere tutto e fare un grande parco. Non essendoci fondi, l’unica soluzione, secondo noi, è il bando internazionale, a meno che il Comune non ne proponga di migliori. Abbiamo chiesto loro di partecipare alla stesura, di inserire dei paletti. Entro fine anno, in ogni caso, il bando internazionale sarà pubblicato. Da parte nostra, l’unico vincolo sarà quello di destinare l’area al crocerismo, una risorsa che Messina non ha sfruttato finora a dovere”.

PORTO DI TREMESTIERI, TIR e RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

“Abbiamo terminato un’opera che adesso non potrà più essere smantellata, anche se comunque sarà soggetta ad insabbiamento. Infatti, nel nuovo bando, mettiamo in capo al privato le operazioni di manutenzione. Può darsi che il bando sia fallito per questo ma noi lo riproponiamo tale e quale. Stiamo monitorando il traffico delle navi, anche se non è di nostra competenza. Siamo arrivati a fare fino a 60 corse al giorno e riusciamo a smaltire tutto il traffico dei tir. Sapete quante deroghe sono state concesse dal 25 agosto, quando c’è stata la riapertura definitiva di entrambe le invasature? Zero. Se ci sono ancora tir che non s’imbarcano dal porto di Tremestieri è perché hanno scelto di prendersi la multa. Ci sono ancora difficoltà in fase di arrivo, ma questo non dipende da noi. Il sindaco di Villa ha lamentato problemi di intasamento. Abbiamo scritto al Ministero per segnalare alcune questioni importanti ed aspettiamo risposte. In particolare sulla rotatoria in mezzo allo Stretto, che fa perdere tempo, gasolio e numero di corse. C’è poi da affrontare anche la questione del porto di Reggio, che sarebbe l’interfaccia naturale di Tremestieri. Comprendo le preoccupazioni del sindaco Accorinti di preservare l’incolumità dei cittadini, ma io devo difendere gli interessi del porto, che si regge sui traffici commerciali. Invece di andare sul cavalcavia, invito il sindaco ad andare con me alla Regione, ci incateniamo insieme perché si sblocchi l’appalto di via don Blasco e perché si possa partire subito coi lavori di ampliamento di Tremestieri”. Rapporti controversi quelli tra l’Autorità Portuale e il Comune. Da un lato percorsi condivisi, dall’altro ci son di mezzo le questioni legali. Il Comune ha inglobato nelle zone a traffico limitato anche aree di competenza dell’Autorità Portuale. “A gennaio ho chiesto di vedere insieme cosa fare per trovare la soluzione ad una questione che risale a vent’anni fa. Dopo tre mesi ho proposto un sollecito e poi un altro ancora senza risposta. Il 28 agosto mi arriva una breve comunicazione da parte di un dirigente comunale in cui mi si dice che possiamo andare avanti per la nostra strada. Ed è quello che abbiamo fatto, proponendo ricorso”.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. De Simone è difeso da Accorinti,ne ha parlato con Renzi,infatti
    l’autorità portuale la spostano ad Augusta…

    0
    0
  2. De Simone è difeso da Accorinti,ne ha parlato con Renzi,infatti
    l’autorità portuale la spostano ad Augusta…

    0
    0
  3. puzza di bruciato 12 Settembre 2014 07:36

    Caspita che fortuna avere un manager così… allora se in così poco tempo ha risolto i problemi dell’ente porto, ho i miei dubbi, prestiamolo di corsa alla politica nazionale.. Noi non siamo abituati ad avere questo tipo di manager che risolvono tutti i problemi….

    0
    0
  4. puzza di bruciato 12 Settembre 2014 07:36

    Caspita che fortuna avere un manager così… allora se in così poco tempo ha risolto i problemi dell’ente porto, ho i miei dubbi, prestiamolo di corsa alla politica nazionale.. Noi non siamo abituati ad avere questo tipo di manager che risolvono tutti i problemi….

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007