Parte da Racalmuto un'idea che guarda al futuro della Sicilia.

Parte da Racalmuto un’idea che guarda al futuro della Sicilia.

Laura Giacobbe

Parte da Racalmuto un’idea che guarda al futuro della Sicilia.

sabato 16 Novembre 2013 - 11:01

Il progetto, nato dall'idea del giornalista Felice Cavallaro, prevede la creazione di un lungo itinerario che, attraversando i luoghi più significativi del loro vissuto, ripercorra la vita e la carriera di tre illustri personalità siciliane: Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri.

Lo scorso 11 Novembre, l’associazione Leonardo Sciasca di Racalmuto ha ospitato la cerimonia di avvio al progetto “La strada degli scrittori”, un’interessante iniziativa culturale che punta alla riscoperta e alla valorizzazione dei luoghi letterari della Sicilia. La nostra è stata terra d’origine per molti scrittori di fama internazionale, che hanno lasciato significative tracce del proprio nobile passaggio non solo nel ricco patrimonio documentaristico, ma anche nei luoghi fisici che ne conservano la memoria. Molti di questi luoghi però, rimasti per lungo tempo privi del dovuto risalto, rischiavano oggi di andare dimenticati. Il progetto dunque, nato dall’idea del giornalista Felice Cavallaro, prevede la creazione di un lungo itinerario che, attraversando i luoghi più significativi del loro vissuto, ripercorra la vita e la carriera di tre illustri personalità siciliane: Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri. Partendo da Racalmuto, paese natale di Sciascia, la Strada dei filosofi si snoda per ben 30 km, attraversando anche la Valle dei Templi per giungere fino a Porto Empedocle. In ognuna delle tappe che il lungo percorso attraversa si conservano una quantità di ricordi dei quali i più non conoscevano nemmeno l’esistenza. “Siamo seduti sopra una miniera” afferma Cavallaro, mentre con entusiasmo trascinante comincia ad elencare molti dei tesori che, passando anche solo per Racalmuto, appassionati o semplici turisti potranno avere il piacere di scoprire. La collezione di ritratti di Sciascia, la poltrona nella quale sedeva a leggere il giornale o la casa in Contrada Noce sono solo alcuni esempi.
A quest’idea le autorità locali, nelle vesti di cinque assessori regionali, lavorano con determinazione dallo scorso Settembre, studiandone la realizzazione fin nel dettaglio, per giungere finalmente alla tanto attesa firma del protocollo. Alla cerimonia, oltre all’ideatore ed agli stessi rappresentanti della Regione, ha partecipato anche il Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray. Tra gli obbiettivi principali del progetto, vi è in prima battuta quello di rilanciare il turismo, sfruttando al meglio le risorse locali con l’intento di dare una svolta all’economia. Il ministro Bray ha voluto mettere l’accento sulla necessità, da parte delle autorità governative, di continuare ad unire le proprie forze in vista del rinnovamento. Obbiettivo comune deve essere lavorare congiuntamente per la creazione di un futuro ricco di opportunità, di modo che le nuove generazioni non siano più spinte ad andar via, ma riprendano ad apprezzare la ricchezza e la bellezza di questa terra. Dietro quest’iniziativa infatti, più di ogni altra cosa si respira il desiderio, da parte di tutti coloro che vi hanno preso parte, di restituire alle giovani generazioni l’amore per le radici, un sentimento che purtroppo oggi si sta perdendo e la cui mancanza è testimoniata dalle fughe all’estero sempre più frequenti. Il sentimento di rimpianto per aver lasciato che ciò accadesse lascia però il posto allo spirito di iniziativa e sembra di vedere all’orizzonte il rinnovato entusiasmo di rimediare agli errori passati. Con questo progetto basato sulla consapevolezza e sull’intraprendenza, che parte dal passato per puntare al futuro, si vuole ora segnare l’inizio di una rinascita. Rivalorizzare questi luoghi vuol dire infatti non soltanto imparare a sfruttare ciò che si ha per trarne beneficio materiale, che pure è necessario per il sostentamento, ma anche e soprattutto recuperare la memoria storico-culturale della nostra terra, dare lustro ad un passato glorioso di cui i siciliani di oggi sono figli e del quale devono ritrovare l’orgoglio e il senso di appartenenza. Ciò è estremamente importante, affinché la nostra memoria collettiva non cada per sempre nell’oblio del tempo, ma vada conservata e custodita come qualcosa di prezioso da trasmettere alle generazioni future.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007