Barcellona: corso di formazione professionale per aspiranti pizzaioli

Barcellona: corso di formazione professionale per aspiranti pizzaioli

Barcellona: corso di formazione professionale per aspiranti pizzaioli

domenica 18 Ottobre 2009 - 19:36

Organizzato già da sei anni con una precisa funzione sociale: fornire a giovani e giovanissimi gli strumenti per intraprendere un mestiere.

Anche quest’anno l’associazione “Gruppo pizzaioli barcellonesi” organizza un corso di formazione professionale per coloro che aspirano ad apprendere l’arte della pizza classica e in teglia. Tra i partecipanti, in tutto dieci, c’è chi è mosso da semplice curiosità, e chi, giovanissimo, intende imparare un mestiere per farne in un futuro prossimo la propria professione.

Il corso dura otto settimane. Tra la preparazione pratica di una pizza e l’altra, agli apprendisti saranno impartite anche nozioni teoriche riguardanti il settore merceologico e biologico e il protocollo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), il sistema di autocontrollo che ogni operatore alimentare deve conoscere e mettere in atto per garantire la salute del consumatore ed evitare l’insorgere di problemi igienico-sanitari, per un totale di 48 ore di lezione. La classe docente è composta da Stefano Raneri e Mario Maggio (membri dell’associazione dei pizzaioli di Barcellona), Giovanni Di Santo (tre volte campione mondiale di pizza, proveniente da Patti), Agostino Torre (esperto nel settore merceologico) e Maria Grazia Barberi (che illustrerà il sistema HACCP). Il corso è suddiviso in sei ore settimanali, che si terranno il lunedì e il giovedì dalle ore 15 alle ore 17.30 in una nota pizzeria di Calderà.

Si tratta di un corso di formazione che si ripete ormai da sei anni e risponde ad una precisa funzione sociale: insegnare – soprattutto ai giovani – un mestiere e indirizzarli verso un settore, quello gastronomico, in cui poter concentrare proficuamente le proprie energie. E molti tra i corsisti degli anni passati sono diventati a tutti gli effetti pizzaioli di professione: c’è chi, appena quindicenne, ha trovato lavori stagionali o saltuari, chi ha messo su un’attività o chi ha fatto fortuna all’estero.

In anni precedenti, gli organizzatori del corso hanno potuto contare sull’aiuto di sponsor disposti a finanziarlo. Quest’anno, invece, in mancanza di una risposta pubblicitaria sufficiente, ai partecipanti viene richiesta una quota d’iscrizione di 250 euro. Per i novelli pizzaioli, il corso prevede inoltre il rilascio di un attestato di partecipazione.

L’ultimo giorno i corsisti dovranno impegnarsi a sfornare pizze. Sosterranno, infatti, una gara-esame, per cui saranno giudicati da istruttori nazionali, con la supervisione del Presidente della Federazione italiana pizzaioli e la partecipazione dell’assessore alle politiche sociali Santi Calderone. E come si dice in questi casi, che vinca la pizza migliore.

Un commento

  1. Mario Di Matteo 13 Gennaio 2017 09:16

    Salve sarei interessado a partecipare a questi corsi,volevo sapere se il costo equivale solo alla quota d iscrizione,attendo una risposta grazie

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