Barcellona. Il Pdci scrive a Monsignor La Piana: «Basta con la rappresentazione di opere di Nino Pino in sedi religiose».

Barcellona. Il Pdci scrive a Monsignor La Piana: «Basta con la rappresentazione di opere di Nino Pino in sedi religiose».

Barcellona. Il Pdci scrive a Monsignor La Piana: «Basta con la rappresentazione di opere di Nino Pino in sedi religiose».

lunedì 14 Dicembre 2009 - 23:25

La replica di Nino Costa, presidente del Comitato “Pro Balotta”: «Queste iniziative sono atti d’amore. Sbaglia chi vuole impedirle».

A venir coinvolto nella tormentata questione della gestione dell’eredità di Nino Pino Balotta, oggi è persino l’Arcivescovo di Messina, Monsignor Calogero La Piana. È stato infatti richiesto il suo intervento «onde far cessare, almeno per quanto riguarda la parte cattolica, l’opera di grave manipolazione e bassa strumentalizzazione che si va svolgendo nella città del Longano sulla figura di Nino Pino». Così si legge nella lettera protesta a lui indirizzata, scritta dal segretario provinciale del Pdci, Antonio Bertuccelli. A venir contestata, stavolta, è la rappresentazione di opere di Nino Pino Balotta «in contesti o luoghi religiosi». In particolare, nella lettera, vengono menzionate una recita – ad opera di Nino Costa, presidente del Comitato “Pro Nino Balotta” – di testi di Nino Pino nell’ambito di una manifestazione svoltasi nella chiesa dell’Immacolata di Barcellona e organizzata dalla Confraternita di Maria Santissima Immacolata, e la rappresentazione dell’atto unico di “U Tamburu”, portato in scena dall’Associazione Teatro Arte e Cultura “Salvatore Cattafi”, nel teatro dell’Oratorio Salesiano di Barcellona. Secondo la Federazione, queste «due manifestazioni tenutesi in ambito ecclesiastico fanno violenza alla storia e alla personalità dell’uomo e dell’intellettuale Nino Pino, che notoriamente fu un ateo fino alla fine dei suoi giorni, e che come tale volle essere riconosciuto». Divulgare opere di Balotta in sedi religiose come il teatro “Vittorio Currò” che è di proprietà dell’Oratorio Salesiano ma è anche – non dimentichiamo – l’unico teatro agibile di Barcellona, secondo la Federazione è dunque una mancanza di rispetto da condannare. Non è di questo avviso il presidente del Comitato “Pro Nino Balotta”, Nino Costa, tirato direttamente in ballo nella lettera protesta. «La profondità esistenziale e spirituale presente in “U Tamburu” è talmente grande che il fatto che l’opera sia stata scritta da un non credente non ha alcuna rilevanza. Noi del Comitato siamo convinti che si debba valorizzare la figura di un così illustre personaggio, al di là del suo credo. E senza alcun intento di carattere religioso». In merito alla manifestazione tenutasi nella chiesa dell’Immacolata, il presidente del comitato ha poi precisato che si è trattato di una «serata culturale e a scopi solidali», cui lui è stato invitato e cui erano presenti associazioni di volontariato e poeti di Barcellona e Milazzo. «Ho fatto un intervento sul volontariato – ha dichiarato Costa – e ho letto delle poesie di Nino Pino come altri hanno letto poesie di altri poeti». E ha concluso: «Balotta è stato un intellettuale molto apprezzato. Tutte queste iniziative non sono altro che atti d’amori nei suoi confronti. A fare torto a Nino Pino è piuttosto chi vuole impedire che si organizzino».

Intanto, il segretario Bertuccelli, convocato giorni fa in Procura, ha confermato il contenuto degli esposti finora presentati dal partito in merito alla vicenda ereditaria di Nino Pino Balotta.

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