Basile: “Altro che ologramma! Sarò il sindaco della concretezza per una Messina al top”

Basile: “Altro che ologramma! Sarò il sindaco della concretezza per una Messina al top”

Marco Olivieri

Basile: “Altro che ologramma! Sarò il sindaco della concretezza per una Messina al top”

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lunedì 25 Aprile 2022 - 07:25

Il candidato di Sicilia Vera respinge l’accusa di dipendere troppo da De Luca: “Lui è il leader e io continuerò nel solco del suo buon governo”

MESSINA – Con il suo profilo da tecnico, Federico Basile punta sulla concretezza come tratto distintivo della sua possibile sindacatura. Evidenzia il candidato di Sicilia Vera, già direttore generale del Comune: «Come dico sì al Ponte e a ogni progetto utile per la città, così mi impegno giorno per giorno in nome di obiettivi chiari, nel solco del buon governo amministrativo avviato da Cateno De Luca. I risultati sono sotto gli occhi di tutti».

Federico Basile, che cosa replica a chi la considera un ologramma, un algoritmo? Ovvero un candidato scelto da Cateno De Luca e privo di autonomia?

«Distinguerei l’ologramma da quella che nasce come un’esperienza all’interno dell’amministrazione De Luca. Io non entro nel merito delle polemiche, se non in relazione ai temi che andremo a sviscerare. Se qualcuno non lo avesse capito, la mia campagna elettorale è cominciata due mesi e mezzo fa e io continuo a occuparmi di cose concrete, di progetti. Ritengo che chi conosce Basile, come persona e come professionista, sappia distinguere quelli che sono attacchi mediatici, finalizzati a designare un quadro inesistente, da quella che è la concretezza del carattere. Carattere che contraddistingue Basile sindaco».

Pensa che il suo stile personale stia emergendo?

«Penso che si colga il mio approccio. La tendenza a fare le cose per il bene della città. Il leader è Cateno De Luca perché guida a livello regionale Sicilia Vera, così come tutti i partiti tradizionali hanno chi li guida. Basile sindaco ha il suo carattere, il suo modo di esprimersi, il suo modo di esporsi, il suo modo di trattare argomentazioni che partono sempre da una base: quello della concretezza dei fatti. In questi anni sono stato al servizio di un progetto che è stato non la punta di diamante, ma l’unica vera strada che la città di Messina ha avuto. E che i messinesi hanno potuto apprezzare quotidianamente».

Si riferisce ovviamente al suo ruolo di direttore generale del Comune, dopo essere stato esperto, nel segno dell’intesa con De Luca. Insomma, le polemiche politiche non la destabilizzano?

«No. Le polemiche rientrano nella dialettica più o meno accesa. Un campo nel quale io non mi sento di entrare perché sono consapevole che è sui temi che bisogna fondare la concretezza delle azioni».

Che cosa ne pensa del sostegno della Lega-Prima l’Italia, con l’onorevole Germanà, e di alcuni esponenti di destra al suo progetto?

«Sta succedendo che l’apertura al dialogo, che ho espresso in tutte le sedi dal 15 febbraio, ha colto nel segno di chi, al di là del colore politico, si è trovato in una progettualità di contenuti solidi. Gli accordi politici hanno sempre una base di contenuti. Non è un problema di destra o sinistra».

In che senso?

«Il ragionamento autonomista portato avanti da Sicilia Vera valuta le esigenze del territorio. Se Prima l’Italia ha considerato, in primis con Germanà, di dare un appoggio convinto a Basile sindaco è perché al loro interno si sono resi conto che le mie motivazioni, che mi spingono a candidarmi come primo cittadino di questa città, hanno alla base contenuti seri. Contenuti che si sono visti in questi anni».

Basile sindaco nei primi cento giorni: una priorità per Messina?

«Nei primi cento giorni abbiamo davanti tutto il percorso che è partito con De Luca e che deve essere sviluppato al meglio. Un percorso in itinere. Chi parla di programmi elettorali, oggi, dovrebbe prima conoscere quello che è stato fatto dall’amministrazione uscente. C’è chi ha detto, con una battuta, che il buon De Luca ha fatto più cose di sinistra, lui, che la stessa sinistra!».

Faccia qualche esempio…

«La Messina Social City è un esempio. La stabilizzazione del precariato legato alle cooperative è un altro esempio. Il lavoro, in generale, è per noi una priorità. Forse questo tema, in campagna elettorale, non si sente più. La nuova Atm, la nostra azienda trasporti, con la nuova flotta e le nuove assunzioni, ha dato la possibilità a tanti ragazzi che erano andati a lavorare al nord di tornare. Questa è la base che si è potuta sviluppare in questi tre anni, per giunta due di pandemia, in cui si sono potute creare le condizioni per far crescere Messina. È chiaro che il lavoro deve essere al centro di un ragionamento finalizzato anche al domani. La programmazione parte da fatti concreti per svilupparsi nelle azioni che sono già in corso. Noi andiamo avanti e pensiamo al futuro di questa città».

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3 commenti

  1. Sta a vedere che Germana’ si è convertito al buon fare dopo l’incontro con il candidato Basile.
    In pratica è stato redento.
    La lega non ha identità qui al sud e come nella peggiore delle tradizioni si trasforma in ciò che gli conviene.

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  2. Ma come fa Basile a dire di non essere un ologramma quando i fatti lo sconfessano… la giunta non l’ha decisa lui ma Cateno De Luca, Il programma è quello di De Luca, in televisione va solo la Previti,….quale sarebbe la sua autonomia?

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  3. Giovanni ultimo arrivato 25 Aprile 2022 12:06

    Ancora una volta a sindacare sulla persona di Federico Basile e su un accordo tecnico di chi appoggia la sua lista. Mai a analizzare l’omogeneità delle forze politiche che compongono i due schieramenti di cdx e csx, il trasformismo politico dei suoi maggiori rappresentanti, i programmi che ad oggi non hanno perché stanno ancora limando le richieste di ognuno della miriade di soggetti interlocutori con i quali i candidati sindaco dovranno avere a che fare. La verità è che l’unico programma reale che li tiene uniti è la battaglia contro Federico Basile e l’amministrazione uscente

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