Il sindaco Federico Basile fa riferimento a Milano, Bologna e Torino. E risponde a "polemiche preconfezionate" sui parcheggi spostati al centro della strada. La Lega all'attacco
MESSINA – “Capitolo piste ciclabili… parliamone. Cosa succede in via Geraci? Succede esattamente ciò che avviene in tutte le città che scelgono la mobilità moderna: la pista ciclabile viene inserita tra marciapiede e auto, preservando tutti i posti auto e garantendo comunque sicurezza e funzionalità. Le tre foto lo dimostrano (si veda al gallery, n.d.r.): Milano, Bologna, Torino. Tre città diverse, tre soluzioni identiche alle nostre”. Il sindaco di Messina Federico Basile risponde così in merito alle polemiche sulla nuova pista ciclabile in via Geraci.



Continua il sindaco: “E sia chiaro: i fatti hanno già dimostrato quanto valgono le polemiche preconfezionate. Lo abbiamo visto con il Viale San Martino. Dopo mesi di proteste senza fondamento, oggi gli stessi che criticavano riconoscono la qualità del risultato. La storia si ripete: parleranno i fatti. È il modello italiano più diffuso nelle aree urbane centrali. Niente di “strano”, niente di “improvvisato”. È semplicemente la città che evolve”.
L’attacco della Lega: “Mancanza di una visione organica sulla mobilità green”
“Il problema non è la pista ciclabile in sé. Il vero problema è adattare interventi di mobilità “green” a una città complessa come Messina senza le necessarie competenze, senza uno studio serio del contesto urbano e senza una visione organica da parte dell’amministrazione comunale”. Lo affermano i consiglieri comunali della Lega Cosimo Oteri, Amalia Centofanti e Rosaria D’Arrigo.
“Messina – aggiungono – non è una tela bianca. Ha una morfologia particolare, spazi limitati e criticità storiche ben note. Pensare di applicare modelli standardizzati, senza adattarli alla realtà locale, significa dimostrare una preoccupante scarsa preparazione sui temi dell’urbanistica e della sostenibilità. Il richiamo continuo a direttive europee – proseguono i consiglieri della Lega – non può diventare un alibi per nascondere l’assenza di progettazione e competenza. Il rischio è quello di un green frettoloso, ideologico, che sulla carta appare virtuoso ma nella pratica crea disagi, riduce funzionalità e peggiora la qualità della vita dei cittadini. La sostenibilità vera – aggiungono i consiglieri – è pragmatica, misurabile e costruita su dati reali, non dogmatica. Non basta tracciare linee colorate sull’asfalto per parlare di mobilità sostenibile. Senza una pianificazione seria, senza integrazione con il traffico urbano e senza ascolto del territorio, si produce solo confusione. Se davvero si vuole migliorare la mobilità e rendere la città più sostenibile, occorre investire in competenze, analisi tecniche e confronto con cittadini e categorie produttive. Senza questi elementi il “verde” resta solo una scelta estetica e comunicativa, non una soluzione concreta ai problemi della città”.
Il pericolo di un dibattito rivolto al passato e non con lo sguardo verso il futuro di Messina
Lo ribadiamo: di sicuro il tema è di fare al meglio le piste ciclabili in un quadro di città che deve cambiare nel segno della sostenibilità. Non si può pensare di tornare indietro ma di governare al meglio, e questo si deve pretendere da Palazzo Zanca, questi processi.
Piste ciclabili, isole pedonali e altri elementi di una città sostenibile, assieme al rafforzamento del trasporto pubblico e all’attenzione per le fasce più deboli della popolazione, sono aspetti fondamentali per ripensare Messina. Il vecchio modello, tra auto tiranne e traffico in tilt, nella gradualità ma con scelte nette, va archiviato.

La foto di Roma si riferisce a una pista ciclabile “provvisoria” del 2020 a fianco della quale sono stati aggiunti parcheggi extra progetto tra mille polemiche. Corso Buenos Aires a Milano è una strada talmente ampia da contenere comodamente anche due corsie per senso di marcia, oltre a ciclabile e parcheggi. La foto di Bologna, come dichiara Wikipedia su cui è stata pubblicata, nel 2010, potrebbe essere stata ab origine modificata.
Di cosa parliamo?
“Una città sostenibile?” Cos’è l’ultimo film di Sorrentino? Ma Basile dove vive? Si faccia un giro della città da nord a sud e viceversa! Vedrà che gran bella giungla c’è per le strade. Passi per esempio vicino alle “aree mercatali “ ( magari fossero veramente tali). Le macchine le trova parcheggiate pure “ sui semafori”. Un vigile invece non lo trovi neanche se gli paghi un salario accessorio il doppio dello stipendio! Ma di che parla? Le strade sono mulattiere pericolose per le auto, moto e pedoni ( i dati statistici sono impietosi) . ……il discorso è lungo e, purtroppo. Sempre lo stesso. Comprendiamo però che “Il nostro” Sindaco è un appassionato cinefilo
L’unica cosa che evolve a Messina…… Non la posso dire. Aspettate un’altra si può dire, l’incompetenza al massimo livello.
C’è chi vedeva mulini al vento, c’è chi vede piste…
Il Sindaco fa riferimento alle grandi Città, per esempio. Ricordo che mentre nelle grandi città si incrementa il tram lui e De Luca lo hanno fermato. Fino a quando non lo sappiamo perchè i lavori non vanno a rilento, sono completamente fermi. Sono un ciclista ma le nostre piste ciclabili fanno c…. Quella davanti al trocadero fatta dopo tanti anni e inaugurata con tanta enfasi è un c. purtroppo nè il sindaco nè i suoi assessori e gli ingegneri vanno in bici e a piedi quindi non si rendono conto. I parcheggi?…… e i vigili questi sconosciuti
Si continua sempre a criticare ma poi anche i politici facente parte del comune. Vi metavigliate delle strisce. Perché non vi meravigliate delle macchine parcheggiate in doppia fila parallelamente alle macchine parcheggiate in sosta. Quello vi sta bene quello non lo vedete . Non vi volete mettere in urto con la polizia municipale. Sia su strade principali che su alle spalle del viale San Martino.
Basile il sindaco di Messina una città dove la gente va via ,un sindaco senza idee per lo sviluppo commerciale ed economico della città, se la situazione non fosse tragica starebbe ridicola” ma anche da qui capisci che testa ha……….. MESSINA LA CITTÀ PERDUTA…. Ahhh dimenticavo c’è il concerto al duomo vero vero……
BENE. ABBIAMO LE PISTE CICLABILI…… ORA DOBBIAMO CREARE I CICLISTI….HAHAHAHAHAHA
FUNZIONERANNO. NO.
Con arroganza, Basile non vuole ammettere che Messina non è una città adatta per le piste ciclabili per via delle strade strette e senza alternative. Quello che gli interessa è di spendere quei soldi in qualche modo.
Messina non è Milano, Bologna,Torino. Probabilmente lui non ha mai visitato queste città dove ci sono strade in centro con almeno 4 corsie, marciapiedi larghi 5 metri .I miei figli vivono e lavorano a Torino (ohibo’,per me e per mia moglie) e quindi so di cosa parlo .Io abito sul viale Giostra dove scelleratamente avevate iniziato i lavori un posteggio pseudo interscambio ,dove dovevano concludersi il 16 dicembre dopo continue proroghe e dove i lavori sono fermi da più di un mese .Durante le ore di punta c’è l’inferno ,poichè non essendoci più il viale accessibile ,i mezzi sono costretti a circolare nei controviali dove sistematicamente i mezzi di soccorso e le auto delle forze dell’ordine rimangono imbottigliati . VERGOGNA per voi e per tutto il consiglio comunale che accetta anche questi disservizi.
Ciclisti in giro?? Nemmeno l’ombra….