Upea Pierrel: vittoria convincente al Palafantozzi contro una Benetton Treviso impacciata (79-75)

Upea Pierrel: vittoria convincente al Palafantozzi contro una Benetton Treviso impacciata (79-75)

Redazione

Upea Pierrel: vittoria convincente al Palafantozzi contro una Benetton Treviso impacciata (79-75)

lunedì 15 Ottobre 2007 - 09:31

Meo Sacchetti a fine gara: -è stato importante l'atteggiamento, siamo rimasti concentrati senza disunirci sino alla fine, gli episodi potevano risultare determinanti ma non abbiamo rubato la partita certamente-

Si torna alla vittoria contro una delle favorite al titolo, la Benetton Treviso che però fuori casa finora, ha dimostrato di essere poca cosa. Ma bando alle ciance, la Pierrel ieri sera al PalaFantozzi ha annichilito gli avversari con una partita perfetta. E’ bastato il rientro di Tamar Slay, unito alla classe ed all’esperienza di Wojcik che è stato a detta di tutti il migliore in campo, per avere ragione della Benetton che aveva provato la rimonta nel finale. Senza la stella Pozzecco, l’Orlandina ha prodotto energia e rabbia sin dall’avvio, mettendo a segno break importanti. Un vantaggio che poi ha difeso con le unghie fino all’ultimo, respingendo il disperato assalto dei -verdi-. Dunque capo D’Orlando ieri ha conquistato due punti d’oro che rendono bella una classifica che poteva essere migliore, senza gli errori commessi superficialmente contro la Virtus Bologna e soprattutto Cantù. Adesso le trasferte di Milano e Roma, contro due big già in crisi (anche ieri sono state sconfitte in trasferta) possono essere affrontate con la massima serenità, riuscendo a esorcizzare un calendario che non è stato benevolo nei confronti dei biancazzurri. Negli spogliatoi il coach Sacchetti era raggiante: «Sicuramente siamo soddisfatti – ha detto il coach della Pierrel – perché abbiamo fatto 30-35′ alla grande. Poi eravamo un po’ stanchi, ci sono stati i problemi del quinto fallo di Howell, Wojcik che ha giocato tantissimo e Slay che, praticamente, aveva fatto mezzo allenamento: complimenti a chi lo ha rimesso in piedi. Ci mancava un sostituto per dare fiato a Fabi per la febbre che ha colpito Mazeika e loro hanno recuperato. Ma è stato importante l’atteggiamento, siamo rimasti concentrati senza disunirci sino alla fine, gli episodi potevano risultare determinanti ma non abbiamo rubato la partita certamente».

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