Basta meteobufale: nasce Ampro, l'associazione dei Meteo Professionisti

Basta meteobufale: nasce Ampro, l’associazione dei Meteo Professionisti

Daniele Ingemi

Basta meteobufale: nasce Ampro, l’associazione dei Meteo Professionisti

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sabato 14 Settembre 2019 - 08:10

Basta con le meteobufale, è nata AMPRO, l'Associazione di Meteo Professionisti Italiani

Per promuovere la corretta divulgazione della meteorologia e tutelare il cittadino consumatore è nata AMPRO, Associazione di Meteo Professionisti, sito web www.meteoprofessionisti.it costituita ai sensi della Legge 4/2013 sulle libere professioni non organizzate in albi, ordini o collegi. AMPRO è l’unica associazione professionale di Meteorologi riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), è iscritta al CoLAP (Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali) ed è la prima e unica Associazione Professionale di Meteorologi in Italia.

L’esigenza di definire con chiarezza chi sia un meteorologo, quale formazione e competenze debba avere e a quali regole deontologiche debba rispondere è sentita da tempo non solo dalla categoria, ma anche e soprattutto dall’utenza che necessita di servizi di meteorologia professionale. Dal 1942 (R.D. 327) il compito di gestire la meteorologia generale per l’Italia è affidato e svolto dall’Aeronautica Militare. Successivamente, per rispondere alla crescente domanda di servizi specializzati e dedicati al territorio, le si sono affiancati in ambito civile dal 1985 gli ottimi Servizi Meteorologici Regionali e dal 1992 l’efficiente Protezione Civile.

Negli ultimi anni, però, la mancanza di regolamentazione, la diffusione di internet e la richiesta di una previsione su misura e di immediata fruizione, ha determinato il massiccio ingresso dei privati nel mondo delle previsioni del tempo. In tutte queste realtà servono METEOROLOGI e TECNICI METEOROLOGI. Invece, soprattutto nei siti internet e in parte nel settore privato, si è assistito al dilagare di un fai da te che probabilmente nessuna categoria professionale ha mai sperimentato.

Fino a ieri, chiunque poteva definirsi METEOROLOGO in Italia, costruire un sito web, inventarsi previsioni del tempo e soprattutto diffondere falsi allarmi e meteobufale, come ad esempio “gli uragani nel Mediterraneo”, “le sciabolate artiche”, “le infernali ondate di calore” e, non ultime, le famigerate “bombe d’acqua”, ormai di moda fra la carta stampata.

Dopo 70 anni, la nascita dell’Associazione dei Meteo Professionisti AMPRO pone una pietra miliare per la Meteorologia in Italia. Infatti, dalla sua fondazione nel 2019 AMPRO impone ai propri Soci di rispettare precise regole per la categoria, fra cui il possesso di una Certificazione del percorso formativo, secondo quanto indicato dalle Linee Guida dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO, www.wmo.int), e di una comprovata esperienza sul campo di almeno 1 anno.

I Soci sono classificati in un Elenco Nazionale pubblico e sono tenuti al rispetto di uno stringente Codice Deontologico, oltre al raggiungimento, entro la fine di ogni anno, di Crediti formativi obbligatori da accumulare partecipando a corsi, convegni e seminari di Meteorologia.

Da domani tutti i meteorologi professionisti sono invitati ad aderire ad AMPRO, solo così il loro lavoro potrà essere veramente riconosciuto e avrà un valore aggiunto: quello della condivisione all’interno di una rete di professionisti.

AMPRO promuove forme di garanzia a tutela dell’utenza e a tal fine ha attivato, come previsto dalla legge per le associazioni professionali, uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore, presso il quale i committenti delle prestazioni professionali possono rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti.

Avete consultato previsioni del tempo che si sono rivelate sbagliate, allarmistiche e magari avete subito un danno alla vostra attività?” – afferma il Presidente AMPRO dott. Massimo Enrico Ferrario – “Chiedetevi se provengono da un Meteorologo-AMPRO, ovvero da un professionista certificato, competente, aggiornato e internazionalmente riconosciuto oppure semplicemente da una persona “auto-proclamatasi meteorologo”, che non è tenuta a rispettare alcuna regola professionale e deontologica e alcun obbligo formativo.”

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