Tunnel servizi sociali: a rischio anche i 4 milioni dei Pac per anziani e infanzia

Tunnel servizi sociali: a rischio anche i 4 milioni dei Pac per anziani e infanzia

Francesca Stornante

Tunnel servizi sociali: a rischio anche i 4 milioni dei Pac per anziani e infanzia

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venerdì 15 Maggio 2015 - 23:08

Il Comune non anticipa 200 mila euro e stanno per andare in fumo 4 milioni per i servizi sociali. Il Dirignte Bruno lo aveva previsto già un anno fa. Duro attaccp della Cisl che taccia l’amministrazione di pressapochismo e lancia un nuovo allarme.

Il Dirigente del Dipartimento Servizi Sociali Giovanni Bruno lo aveva messo in chiaro quasi un anno fa: il Comune di Messina non è in grado di utilizzare i fondi Pac. E adesso quasi 4 milioni di euro per infanzia e anziani rischiano di svanire nel nulla. 4 milioni ottenuti grazie alla validità dei progetti presentati al Ministero e che prevedono interventi di manutenzione e ristrutturazione presso gli asili nido di Camaro e San Licandro e potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata ad anziani non autosufficienti. Come aveva previsto il Dirigente Bruno, Palazzo Zanca non ha la liquidità economica necessaria per anticipare il 5% dell’importo totale per avviare i servizi, non è in condizione di sostenere i pagamenti intermedi, sempre del 5%, a rimborso delle spese effettivamente sostenute, e deve fare i conti con le difficoltà insormontabili del Dipartimento servizi sociali nel disporre di quella struttura organizzativa che lo stesso Ministero richiede al fine di produrre con regolarità tutta la documentazione necessaria per ottenere puntualmente i soldi disponibili. Nonostante ciò l’amministrazione è andata avanti, a settembre ha addirittura firmato il disciplinare con cui si accettavano le condizioni imposte dal Ministero dell’Interno per l’utilizzo delle risorse. Otto mesi dopo però le difficoltà sono rimaste le stesse. E si fa sempre più concreta l’ipotesi che questi fondi non potranno essere utilizzati. L’ennesima mazzata per l’assessorato di Nino Mantineo che nel giro di poche settimane ha collezionato una serie di “disastri” nei già precari servizi sociali. Dagli 80 mila euro persi per gli asili nido comunali, al milione e 700 mila euro per una parte dei servizi della vecchia progettazione della 328 che la Regione si è ripresa, passando per le rette degli asili che dal prossimo settembre aumentano per tutti, i servizi sociali soffrono e adesso si rischia una nuova batosta da 4 milioni di euro. Tutto questo mentre l’assessore Mantineo e i suoi esperti si preparano agli Stati generali dei servizi sociali fissati per i prossimi 28 e 29 maggio.

Il guaio dei fondi Pac è emerso nel corso della riunione di ieri del Gruppo Piano che avrebbe dovuto discutere del secondo riparto del programma dei servizi di cura in attuazione della legge 190/2014 e del decreto 257/Pac del 22 aprile 2015 che ne ha previsto il differimento del termine di presentazione a lunedì prossimo. Si doveva parlare dei nuovi progetti e invece ecco la brutta notizia, appresa con grande preoccupazione dalla Cisl.

“Abbiamo constatato – spiegano i rappresentati della Cisl – come l’Amministrazione non abbia ancora provveduto all’accreditamento dell’importo del 5% delle somme assegnate per il primo riparto del Pac Anziani e Infanzia. Le motivazioni pare siano, oltre a quelle di natura economica, l’incapacità degli uffici che soffrono la carenza di personale professionalmente preparato per le azioni relative alla rendicontazione”.

Amarezza, incredulità e sconcerto da parte del sindacato che non condivide la soluzione proposta dall’Amministrazione di esternalizzare il servizio di rendicontazione per salvare i finanziamenti. “Ribadiamo – sostiene il sindacato cislino – la necessità di lavorare a una programmazione mirata che riqualifichi tutto il sistema dei servizi sociali, che garantisca e soddisfi utenza e lavoratori e preveda l’adeguamento degli apparati amministrativi. Chiediamo la costituzione di una task force che possa consentire, attraverso un confronto serio, la risoluzione dei problemi in maniera condivisa”.

Per il sindacato di Tonino Genovese ancora una volta l’Amministrazione del Comune di Messina si dimostra indisponibile a qualunque serio e costruttivo confronto e non mancano le accuse: “Riteniamo che un’Amministrazione che dia prova di tanto pressapochismo ma, soprattutto di tanta insensibilità nei confronti delle necessità urgenti della Comunità, abbia tradito il mandato affidatole dai cittadini”.

I timori della Cisl non si esauriscono qui: a due giorni dalla scadenza per la presentazione dei piani di intervento per l’accesso ai fondi del secondo riparto che potrebbero consentire di recuperare le somme in extremis, non vi è alcuna certezza sia nella programmazione che nella fattibilità. “Ci aspettavamo di essere chiamati per un momento di confronto, sia pure tardivo, anziché solo per ratificare quanto già deciso. Vogliamo ricordare che il legislatore affida alle Organizzazioni sindacali il compito di formulare gli obiettivi di benessere sociale, di concorrere alla programmazione degli interventi e di verificarne il raggiungimento per la realizzazione di una costruzione sociale dei problemi”.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. ANDATE IN TIBET CI SONO PERSONE CHE SANNO RISOLVERE QUALSIASI PROBLEMA.

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  2. ANDATE IN TIBET CI SONO PERSONE CHE SANNO RISOLVERE QUALSIASI PROBLEMA.

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