Delirio verde...errare è umano, perseverare è diabolico

Delirio verde…errare è umano, perseverare è diabolico

Saverio Tignino

Delirio verde…errare è umano, perseverare è diabolico

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sabato 19 Novembre 2011 - 14:11

In questi tre anni abbiamo visto e sentito di tutto: piazze riqualificate (???), i 250 cassintegrati precettati per mantenere il verde, la Circonvallazione messa in sicurezza (???), potature non eseguite per tre anni, potature iniziate ma bloccate la prima volta a maggio (inottemperanza alla L. 157/92) e la seconda a novembre perché irrazionali.
Infine, l’apoteosi assoluta: la lotta al Punteruolo rosso.
Si parte con il solito Proclama: “Fatto il team per salvare le palme ed impegnati € 60.000,00 € del fondo disponibile del Sindaco”.
Il team si mette subito in azione e riesce a fare esattamente l’opposto rispetto quanto previsto dal Piano di Azione Regionale e da quello Nazionale (potature di parti verdi, tagli fuori periodo, trattamenti con prodotti inefficaci ecc.).
Dopo due interrogazioni in consiglio comunale (senza alcuna risposta) viene emanata l’Ordinanza Sindacale n. 93 in recepimento dei Piani di Lotta Obbligatoria con la quale si indicano le modalità di intervento e quantificano le sanzioni.
A questo punto riescono a superare se stessi (impresa non da poco).
Nel Tribunale eseguono i lavori di manutenzione delle Palme come già fatto a Piazza Municipio.
Questa volta non solo disattendono i Piani di Azione Nazionali e Regionali ma anche l’Ordinanza Sindacale n. 93 ancora fresca di stampa.
A distanza di qualche mese i primi risultati di questa azione epocale sono riportati nei documenti allegati; nelle foto vengono evidenziati i sintomi dell’attacco individuabili nelle pinnule seghettate e foglie verdi cadenti, inoltre, viene riportato lo stralcio del Piano di Azione Nazionale che illustra l’evoluzione dell’attacco.
Si tratta di palme storiche che fanno parte integrante di un preciso contesto architettonico e, soprattutto, vicine agli altri esemplari di grande sviluppo collocati all’interno dell’Università e nelle antistanti aiuole di Via T. Cannizzaro.
Se, malauguratamente, l’attacco dovesse essere provato tutte queste piante sparirebbero in pochissimo tempo.
E questo grazie alla costanza, all’impegno ed ai soldi pubblici (stavolta miracolosamente disponibili) impiegati per operare in assoluta difformità alle precise e chiarissime direttive del Ministero, della Regione e dello stesso Comune di Messina arrecando un danno irreversibile alla città.
Ora cosa faranno? Convocheranno il solito Tavolo Tecnico? istituiranno un ulteriore Comitato Tecnico Scientifico? predisporranno un Piano Epocal Euro Mediterraneo? inaugureranno il primo attacco del Punteruolo rosso in piena città con tanto di taglio del nastro pasticcini e spumante?
Visti i precedenti possiamo aspettarci di tutto tranne, forse, la cosa giusta.
In questi giorni si parla tanto delle dimissioni del Sindaco per il doppio incarico, ma siamo sicuri che sia l’unico motivo per il quale si dovrebbe dimettere?
Bastano proclami, inaugurazioni, promesse ed un esercito di esperti a titolo gratuito per governare una città come Messina?

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