Occupata la Galleria Inps. Il Teatro in Fiera Pinelli diventa “itinerante”

Occupata la Galleria Inps. Il Teatro in Fiera Pinelli diventa “itinerante”

Eleonora Corace

Occupata la Galleria Inps. Il Teatro in Fiera Pinelli diventa “itinerante”

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domenica 17 Febbraio 2013 - 10:44

Gli attivisti del Teatro in Fiera Pinelli, sgomberato giovedì, hanno temporaneamente occupato la Galleria Monumentale Inps,dove ieri c'è stato uno spettacolo teatrale. L’intento dell’iniziativa è denunciare il degrado in cui versa la galleria, chiusa da anni. Tutto questo nell’ottica del Teatro “itinerante”. Previste altre iniziative in altri luoghi-simbolo della città.

Sgomberato giovedì, il Teatro in Fiera Pinelli diventa “itinerante”. L’Erostrato di Jean Poul Sartre, calendarizzato già da tempo nella programmazione del teatro, è andato in scena ugualmente, ieri sera, nella galleria monumentale ex-Inps. “Ecco il primo esperimento di bene comune in ZTL (Zona Temporaneamente liberata)” dichiarano gli attivisti ironizzando sulla sigla. Ad ascoltare Alessio Bonaffini nei panni del moderno Erostroto, paranoico e autolesionista, dipinto nella breve opera del padre dell’esistenzialismo francese, almeno un centinaio di persone. La galleria, esempio di architettura liberty di notevole valore artistico realizzata dall’architetto Peressutti, è chiusa ed abbandonata al degrado da molti anni, nonostante le ripetute denunce che nel tempo si sono levate da parte della società civile, ma anche di vari esponenti politici. Per questo i membri del teatro disoccupato l’hanno simbolicamente occupata, eleggendola a palcoscenico temporaneo per lo spettacolo di una notte. “Questa bellissima galleria è un altro luogo pubblico – quindi di tutti – abbandonato e sottratto alla libera fruizione della collettività. Per questo abbiamo deciso di restituirlo a Messina” – ha dichiarato Massimo Cammarata, occupante del Teatro sgomberato -“Non è vero che Messina è morta, lo abbiamo visto stasera: i luoghi non aspettano altro che essere vissuti”. Il giorno prima, venerdì, gli attivisti avevano adottato la stessa modalità “itinerante” per il reading di poesie previsto nel programma. In quell’occasione l’iniziativa si è svolta di fronte al Palacultura Antonello, mentre all’interno continuava il convegno del PDL con ospite l’ex ministro della giustizia Alfano. L’intento dei membri del Pinelli non era di contestare quest’ultimo ma denunciare una volta di più, l’uso improprio che la nostra città fa del palazzo della cultura “dove trovano posto i comizi elettorali, mentre l’arte e la letteratura restano per strada”. Prossimamente gli attivisti annunciano altre iniziative, in altri luoghi. “Messina è grande” commentano e poi sintetizzano la loro condizione di sgomberati ed itineranti con un verso di Pablo Neruda: “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”. Stay tuned… (Eleonora Corace)

7 commenti

  1. Voglio vedere quanti saranno in disaccordo con gli occupanti. Come fate messinesi inetti a non sostenerli? Uscite mai a piedi e lasciate le vostre auto a casa? vi guardate mai intorno? o vi interessa solo il locale per l’aperitivo?

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  2. Cosa pensi di quei poveri rumeni senza fissa dimora che avevano abusivamente occupato un appartamento e per questo sono stati arrestati?
    Avevo suggerito di occupare la galleria di Piazza Antonello perchè non lo hanno fatto intitolandola al Feltrinelli?
    Anche la cronista si unisce al coro accoppiando alla locuzione Teatro in Fiera il nome eroico di Pinelli, fa fico anche questo.

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  3. ma sempre opere fasciste occupate??

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  4. la possono chiamare galleria togliatti, suona bene

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  5. È incredibile!!!!!!!Questi ragazzi puntano il dito verso il colpevole e noi, guardiamo loro il dito e li rimproveriamo perché è sporco……..vergogna,mille volte vergogna.

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  6. a me ‘sti tizi sembrano “armi di distrazione di massa” in mano a gente che usa le loro battaglie da ragazzotti da liceo occupato per nascondere i veri problemi.

    nessuno mi toglie dalla testa che le iniziative anche giuste in mano a certa gente finiscono di svuotarsi del loro vero significato.

    restituire spazi alla città? giustissimo. cominciamo non intitolando gli spazi a chi non è patrimonio “comune”.

    e non chiamiamo manifestazione d’arte iniziative da liceo… ho letto di confronti con il teatro valle occupato a roma. quello è un altro pianeta… inviterei a mettere i piedi per terra…

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  7. ma perchè non hanno contestato fuori anche quando c’erano gli esponenti del PD che sono arrivati in città?Mistero. Per tutto il resto basta chiedere in concessione il bene, intanto si cerca di fare le cose nel rispetto delle regole, poi si vede

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