Messina-Catania finisce a reti bianche. La festa è sugli spalti con 18mila 426 spettatori

Messina-Catania finisce a reti bianche. La festa è sugli spalti con 18mila 426 spettatori

Marco Ipsale

Messina-Catania finisce a reti bianche. La festa è sugli spalti con 18mila 426 spettatori

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domenica 15 Novembre 2015 - 15:48

Stadio San Filippo affollato come non accadeva dall'ultima stagione di serie A, otto anni e mezzo fa. In campo lo spettacolo non è lo stesso che sugli spalti, con le due squadre che ci provano senza troppa convinzione. Primo tempo con occasioni da un lato e dall'altro, secondo tempo spento e alla fine peloritani ed etnei sembrano accontentarsi del pari

La vittoria sarebbe stata la ciliegina sulla torta in una giornata di festa. Lo 0-0 è, invece, il risultato più giusto in una gara in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto, cercando di vincere, senza creare occasioni clamorose, e accontentandosi del pari alla fine. Il vero spettacolo è sugli spalti con 18mila 426 spettatori in festa, che hanno incitato a spron battuto i biancoscudati, provando a spingerli fino alla rete, che però non è arrivata. Partita più godibile nel primo tempo, poi nella ripresa subentra la stanchezza e sono pochissime le occasioni da rete. Il Messina si dimostra comunque ancora una volta all'altezza della situazione, pur senza brillare, ed ora è atteso dalla difficile prova di Catanzaro. Dopo un inizio di stagione pessimo, i calabresi sono reduci da due vittorie consecutive.

IL PRE PARTITA

18mila 426 spettatori. #20mila insieme non è riuscito ad essere un risultato raggiunto in modo letterale ma anche averlo sfiorato è un esito eccezionale, considerato che si parla di terza serie e che, ad esempio, nell’ultimo anno di serie A, il picco massimo fu toccato nella gara contro il Milan, a 17mila 521 paganti. Proprio a quella stagione risale l’ultimo Messina – Catania, 11 febbraio 2007, 1-1 il risultato finale con le reti di Zanchi e Mascara. Otto anni e nove mesi dopo, le squadre si ritrovano due categorie più sotto e in situazioni opposte. Partite entrambe in forte ritardo a causa delle vicende estive legate alla compravendita di partite, il Catania, proveniente dalla serie B, ha allestito uno squadrone ma deve fare i conti con ben 11 punti di penalizzazione, mentre il Messina ha da sempre puntato dichiaratamente alla salvezza, prima di ritrovarsi inaspettatamente al secondo posto in classifica. Ed anche non considerando la penalità, i biancoscudati contano un punto in più rispetto ai rossoazzurri, segno di un avvio sprint.

Capitolo formazione. Difesa riproposta in blocco, a centrocampo recupera Baccolo, che sarà affiancato da Fornito e Giorgione. In avanti, Padulano rientra da titolare dopo oltre un mese e prende il posto di Salvemini. Trio d'attacco completato dai confermati Cocuzza e Barraco.

Alcune manifestazioni previste sono state annullate in segno di rispetto verso le vittime degli attentati di Parigi, ricordate prima dell'inizio dell'incontro con un minuto di raccoglimento, durante il quale è stata onorata anche la memoria di Tonino Currò, il giovane tifoso biancoscudato scomparso in seguito ai tragici incidenti del 17 giugno 2001, quando le due squadre disputarono la finale play off, poi vinta dal Messina, per la promozione in serie B. Prima della partita viene consegnata una targa alla famiglia e i tifosi della curva sud inneggiano a lui. Presenti anche due vecchi ex giallorossi, Musa e Polizzo, che ricevono una maglia e fanno un giro di campo insieme a Stracuzzi. Il presidente, nel suo consueto messaggio pre partita, ha rivolto un pensiero ai familiari delle vittime di Parigi, prima di concludere col suo "che Dio ci benedica e forza Messina". Sulle note della marsigliese, splendida la coreografia della curva sud con la scritta ZANCLE 757 A.C. I capitani Parisi e Calil espongono uno striscione con l'hashtag #prayforparis.

IL PRIMO TEMPO

Lo spettacolo è sugli spalti, un po’ meno in campo, con le due squadre che tentano timidamente alcune sortite offensive. Il Messina parte bene e al 2’ è bravo Cocuzza a servire in area Giorgione con un pallonetto, ma il centrocampista non riesce a battere a rete. Due minuti più tardi ci provano gli ospiti con Russotto, il tiro è debole e la parata di Berardi facile. Buona occasione per i biancoscudati al 5’: Parisi scavalca la difesa con un lungo lancio per Cocuzza in area, defilato sulla sinistra, il tiro è respinto da Bastianoni, poi Bergamelli allontana. All’8’ c’è già il primo cambio: Russotto si fa male in un contrasto innocuo e deve lasciare il posto a Plasmati. La chance per il Catania arriva al 14’: gran tiro da fuori di Calderini, respinto da Berardi, si avventa sulla palla Plasmati che spara fuori. Il Messina va vicino al vantaggio alla mezz’ora: cross di Giorgione per Cocuzza che si trova solo davanti al portiere ma riesce ad arrivare sulla palla tardi e in modo scoordinato: il tiro è alto. Al 35’ Calderini, in ottima posizione all’interno dell’area, si trova sui piedi una buona palla ma sballa totalmente la conclusione. Al 39’ gran botta da fuori area di Parisi, para Bastianoni. I minuti di recupero sono 4 e c’è il tempo per un tiro dal limite di Fornito, che il portiere devia in angolo. La prima frazione si chiude a reti inviolate.

IL SECONDO TEMPO

La ripresa è più noiosa della prima parte, le occasioni sono pochissime e, nel finale, alle due squadre sembra andar bene il pari. Il Messina ci prova subito con un tiro da fuori area di Cocuzza, che si perde alto. Poi attacca in modo confusionario senza mai creare alcuna situazione di vero pericolo. Le due occasioni migliori sono per il Catania: al 69’, con Calil, che gira di tacco un cross verso la porta; e al 76’ con Calderini, che si fa spazio in area e tira a fil di palo. In entrambi i casi, però, la palla finisce fuori. A questo punto la partita si spegne: il Messina prova a creare, senza esito, il Catania agisce di rimessa e sembra accontentarsi. Finisce a reti inviolate e, probabilmente, è il risultato più giusto. Si chiude coi 20mila del San Filippo in festa, che applaudono i propri beniamini.

IL TABELLINO

MESSINA – CATANIA 0-0

MESSINA: Berardi, Palumbo, De Vito, Baccolo (60' Zanini), Martinelli, Parisi, Fornito, Giorgione, Cocuzza, Barraco (90' Genny Russo), Padulano (70' Salvemini). All. Di Napoli

CATANIA: Bastianoni, Parisi, Nunzella, Musacci (53' Giuseppe Russo), Pelagatti, Bergamelli, Calderini, Agazzi, Calil, Scarsella, Russotto (8' Plasmati, 82' Rossetti). All. Pancaro

ARBITRO: Carlo Amoroso di Paola. ASSISTENTI: Paolo Bernabei di Tivoli e Alfonso Annunziata di Torre Annunziata

ANGOLI: 4-3

AMMONITI: 54' Calil, 75' Parisi, 78' Pelagatti, 92' Genny Russo, 94' Agazzi

RECUPERI: 4' e 5'

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. PAREGGIO IN CASA MEZZA SCONFITTA. L’ARTICOLO BEN FATTO BEN ESPOSTO DETTAGLIATO, MA I GIOCATORI NON SONO STATI ALL’ALTEZZA, ALMENO PER IL SOTTOSCRITTO IN QUANTO UNA PARTITA COL CATANIA DOVEVANO DARE IL FEGATO IL CUORE LE GAMBE IL CORAGGIO DI OSARE OSARE DI PIU’ NON SI PUO’ VINCERE SOLO CON LA VOLONTA’. PAREGGIO MEZZA SCONFITTA. CREDO

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  2. PAREGGIO IN CASA MEZZA SCONFITTA. L’ARTICOLO BEN FATTO BEN ESPOSTO DETTAGLIATO, MA I GIOCATORI NON SONO STATI ALL’ALTEZZA, ALMENO PER IL SOTTOSCRITTO IN QUANTO UNA PARTITA COL CATANIA DOVEVANO DARE IL FEGATO IL CUORE LE GAMBE IL CORAGGIO DI OSARE OSARE DI PIU’ NON SI PUO’ VINCERE SOLO CON LA VOLONTA’. PAREGGIO MEZZA SCONFITTA. CREDO

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  3. VA BENIISSIMO COSI BRAVI RAGAZZI IL CAMPIONATO E’ ANCORA LUNGO
    MESSINESI OLE’

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  4. VA BENIISSIMO COSI BRAVI RAGAZZI IL CAMPIONATO E’ ANCORA LUNGO
    MESSINESI OLE’

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