Calabrò saluta la "sua" Messinambiente: "Una missione impossibile ma compiuta"

Calabrò saluta la “sua” Messinambiente: “Una missione impossibile ma compiuta”

Francesca Stornante

Calabrò saluta la “sua” Messinambiente: “Una missione impossibile ma compiuta”

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sabato 28 Aprile 2018 - 06:00

Il liquidatore che in questi ultimi tre anni ha tenuto le redini di Messinambiente portandola fino a questo passaggio di testimone con MessinaServizi traccia un bilancio del lavoro fatto ma soprattutto dell'esperienza che si sta per chiudere.

«Qualche volta mi è capitato di chiedermi se l’incarico che mi era stato affidato dal sindaco Renato Accorinti era per stima o fiducia nei miei confronti o per punirmi di qualcosa». Scherza il liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò che in questi giorni ha visto lentamente arrivare la fine di un cammino che lo ha visto negli ultimi tre anni alla guida di Messinambiente. Ma tre le sue parole c’è anche un velo di malinconia, rotta dalla commozione e che si mischia alla stanchezza accumulata in questi anni turbolenti, complicati, ma che per Calabrò sono stati anche esaltanti, intensi, pieni di soddisfazioni.

«Lascio un grande gruppo e una struttura operativa che può iniziare ad operare in modo sereno. In tre anni è stato fatto un gran lavoro, nonostante la liquidazione, i debiti, i sequestri che ci hanno bloccato i conti societari e che mi hanno toccato anche in prima persona».

Pentimenti per qualcosa che si poteva fare? «Mi spiace non aver potuto valorizzare elementi che avrebbero meritato qualche riconoscimento in più perché altamente qualificati. E mi spiace non aver potuto realizzare una maxi isola ecologica in città, alle spalle dell’impianto di via Salandra, nonostante l’interlocuzione con Rfi titolare di quell’area».

Sassolini da togliere dalle scarpe prima di lasciare? «Non ho sassolini perché nel tempo tutto quello che avevo da dire l’ho detto a viso aperto, anche a costo di scontri aperti. In qualche frangente avrei però auspicato una maggiore attenzione nei confronti di Messinambiente perché io stesso mi sono ritrovato a dover chiedere quasi come cortesia le normali cose che spettavano ad una società così grande e che gestiva un servizio così importante».

Ma per Calabrò passo dopo passo finalmente l’obiettivo è arrivato. «Quello che nei mesi scorsi sembrava un piccolo irripetibile miracolo, fortissimamente voluto, costruito, portato avanti pervicacemente e quindi realizzato per quello sparuto gruppo di miei lavoratori nel Cantiere di Taormina , adesso nella emblematica giornata del dopo “liberazione” si è ripetuto a Messina col mio folto gruppo di “ragazzi e ragazze” che finalmente firmando i nuovi contratti di lavoro con la nuova società in house providing si sono riusciti finalmente ad affrancare da un triste destino di lavoratori col marchio di una società in liquidazione.
 E’ stato come il primo giorno di scuola ed ho voluto esserci, accompagnandoli come in altre occasioni a Palazzo Zanca, in questa casa Comunale dove negli ultimi anni si sono visti con le loro tute verde arancio diverse volte rumoreggiare per i corridoi e nelle sale consiliari reclamando compostamente niente altro che quello che era giusto e doveroso chiedere, ed io con loro, la certezza e la dignità del lavoro.
 Ho ricevuto tante strette di mano, tanti abbracci, tante pacche sulle spalle che mi hanno veramente gratificato per il lavoro fatto in questi quasi tre anni di duro lavoro ed oggettivamente mi hanno fatto venire i lucciconi.
 Anche col mio amico Sindaco, in una breve pausa e fuori onda ci siamo abbracciati emozionati come scolaretti ma assolutamente convinti di aver fatto la cosa giusta e di aver rimediato ad una stortura fatta da altri.
 Una liberazione per tutti.
 Si, perché dal primo maggio 2018 si potrà sicuramente celebrare a Messina la festa del lavoro per tutti i miei circa 485 lavoratori della Messinambiente perché finalmente da questa data potranno far parte di una società non più in liquidazione e sicuramente potranno guardare più serenamente guardare al loro futuro di lavoratori “normali”. 
Un risultato che, all’alba del 17 Luglio 2015, giorno del mio insediamento nella società, un venerdì 17, nessuno anche il più ottimista si sarebbe mai sognato di raggiungere.
 Molti oggi se lo intesteranno, io l’ho semplicemente fatto portando a termine uno dei presupposti dell’incarico affidatomi dal Sindaco Renato Accorinti.
 Missione per certi versi impossibile, ma certamente compiuta.
 Molte sono state le difficoltà affrontate in questa delicatissima fase, molti sono stati quelli che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo ma altrettanto tanti sono stati quelli che si sono frapposti o ancor di più messi di traverso per interessi diversi ostacolando il complesso, delicato e certosino lavoro della società».

Mancherà tutto questo? «Certamente. Così è la vita perchè quando le cose si fanno oltre che con la testa anche col cuore, sono quelle più sofferte. Soddisfazione, tanta, tantissima e questa nessuno me la potrà mai togliere».

Francesca Storante

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