Circa 200 messinesi (forse anche un po' di più) hanno quindi affollato gli scalini del Rettorato (alcuni, non trovando posti a sedere, hanno seguito la partita addirittura o dalla piazzetta o seduti per terra, a ridosso del maxischermo), creando una bolgia di tifosi decisamente gradita

A quattro di anni di distanza dalle emozioni del Sudafrica che hanno coinvolto l'intero globo terrestre, il calcio torna protagonista dell'estate. Dopo la prima coppa internazionale vinta, nel 2010, dalla Spagna di Del Bosque, adesso con i mondiali in Brasile un altro nome potrà essere inciso sul trofeo più ambito dalle nazionali. In Italia la voglia di rivivere le gioie, i colori e la festa di quella magica notte di Berlino del 2006, soprattutto dopo la delusione agli Europei del 2012, è tantissima.

I cittadini dello stivale sperano che l'aria sudamericana risvegli quella squadra che, in Germania, era diventata imbattibile. Lo spirito calcistico è quindi alle stelle e Messina, partendo dagli studenti, da quei giovanissimi che, attraverso queste competizioni recenti, stanno pian piano creando una memoria sportiva come quella dei loro genitori (quante volte un padre ha sicuramente ripetuto al figlio, nato dopo gli anni '90, "Ma tu che ne puoi sapere dell'urlo di Tardelli"), di certo si è attivata per diffondere la bellezza delle partite mondiali.

Le Associazioni Universitarie "Atled" e "I figli di Ippocrate", sostenuti dall'Ateneo e da vari esercizi commerciali della città dello Stretto, hanno infatti organizzato, a partire dalle ore 23.55, nel cortile del Rettorato "Scalinata Mundial", un'occasione che ha permesso ai messinesi di seguire il primo match degli Azzurri, quello con l'Inghilterra, davanti ad un comodo maxischermo e gratuitamente. Va sottolineato, inoltre, che tale iniziativa si ripeterà per ogni agone che la squadra affronterà durante il girone D.

Circa 200 messinesi (forse anche un po' di più) hanno quindi affollato gli scalini del Rettorato (alcuni, non trovando posti a sedere, hanno seguito la partita addirittura o dalla piazzetta o seduti per terra, a ridosso del maxischermo), creando una bolgia di tifosi decisamente gradita: cori, applausi e, addirittura, l'inno di Mameli cantato da una folla che, mentre scandiva le parole, si teneva abbracciata in vista dell'acuto finale. Sembrava quasi di trovarsi a Manaus (sede dell'Arena Amazonia). Apprezzata anche l'organizzazione, la quale, durante lo svolgimento della gara, ha fornito gratuitamente bicchieri di birra e di acqua; i giovani impegnati nella serata si sono preoccupati, inoltre, di ripulire la scalinata e di sistemare i banchetti.

L'aria dell'Ateneo Peloritano sembra aver portato bene agli Azzurri, i quali con i gol di Marchisio e Balotelli si sono imposti con forza sugli Inglesi. Anche i prossimi match potranno essere seguiti dalla Scalinata Mundial, nella speranza che la fortuna continui a sorridere alla formazione di Prandelli.

Claudio Panebianco