Redazionale
Bogotá – Medellín – Messina. Dopo il trionfale summit di Bogotá con Bioil Nuovo Mondo, che ha visto riuniti i principali proprietari di miniere colombiane insieme ad amministratori locali, un nuovo progetto commerciale è pronto a scuotere il mondo del caffè: si chiama BIcafè Nuovo Mondo ed è la visione ambiziosa – e a tratti rivoluzionaria – dell’imprenditore internazionale Alberto Smedile.
La Colombia è già riconosciuta a livello mondiale come patria del caffè di qualità superiore. Ma ora il progetto punta più in alto: un caffè libero da plastica, dallo sfruttamento minorile e da logiche di mercato imposte da multinazionali, che da decenni soffocano la libertà dei piccoli produttori locali.
“Stop allo sfruttamento. Inizia l’era del caffè etico”
Alberto Smedile ha parlato chiaro: “Non possiamo più accettare che i contadini colombiani non abbiano voce sulla qualità del loro lavoro né sul prezzo del loro caffè. L’unica via è un nuovo modello commerciale basato su rispetto, trasparenza e profitto condiviso. Un’unica grande famiglia che lavora insieme, guadagna insieme e, soprattutto, sta bene insieme”.
Ma dietro il sogno si cela anche una dura realtà: le multinazionali del settore controllano da tempo la filiera, imponendo contratti vincolanti e condizioni inique. Una morsa che alberto Smedile è pronto a spezzare, grazie alla creazione di una nuova società italo-colombiana, dove il produttore sarà il vero protagonista, vendendo direttamente all’Italia senza intermediari.
Accordo shock con il Governo colombiano: “Carta bianca per l’esportazione”
Il passo decisivo arriva dalle autorità colombiane: secondo quanto riferito da fonti interne al progetto, il governo e gli amministratori locali hanno concesso piena libertà di movimento a BIOIL-ITALIA di Alberto Smedile, garantendo l’azzeramento di dazi, tasse e costi doganali per l’esportazione del caffè verso l’Italia. Un precedente che potrebbe riscrivere completamente le regole del commercio internazionale nel settore.
Prossimo step: 20 agosto, summit a Medellín
La prossima tappa sarà decisiva: il 20 agosto alle ore 18 a Medellín, si terrà una nuova riunione operativa che vedrà coinvolti rappresentanti chiave delle regioni di Risaralda e Eje Cafetero. Territori simbolo della cultura del caffè, oggi pronti a riappropriarsi del proprio valore e della propria autonomia.
L’Italia tosterà e valorizzerà il prodotto
Una volta giunto in Italia, il caffè sarà tostato e macinato esclusivamente in territorio italiano, sfruttando l’eccellenza artigianale che ha reso celebre nel mondo il nostro Paese. Perché la qualità, spiega Smedile, “non è solo nella pianta, ma in ogni passaggio: dalla raccolta alla tazzina”.
Conclusione: Siamo davanti a una possibile rivoluzione
la nuova società BIcafè non è solo un’operazione commerciale, ma una dichiarazione di guerra a un sistema marcio, che per troppo tempo ha calpestato diritti, ambiente e dignità. Alberto Smedile guida la carica con visione e determinazione, ma ora la palla passa a chi vorrà sostenere un cambiamento concreto.
Il nuovo mondo del caffè è appena iniziato. E promette di far tremare i vecchi colossi.

Complimenti , vi auguro tutto il bene possibile .