L’Acr guarda avanti, ma la piazza resta scettica. Presentato Campolo, il Ds sarà Ferdinando Ruffini

L’Acr guarda avanti, ma la piazza resta scettica. Presentato Campolo, il Ds sarà Ferdinando Ruffini

L’Acr guarda avanti, ma la piazza resta scettica. Presentato Campolo, il Ds sarà Ferdinando Ruffini

venerdì 10 Luglio 2009 - 11:06

Di Lullo annuncia l’iscrizione al campionato e promette di non fare più proclami: “Sono stato l’unico a mettere i soldi, ma ho subito un brutto trattamento in questi mesi. Il desiderio è di andare via, ma non lascio così, sono una persona responsabile”; la Samb? “Sono fatti miei”, Bonina: “Mai sentito”. Il neo allenatore: “A Messina per vincere”; torna Leo Criaco, occhio a Mandarano

Quella che doveva essere la conferenza stampa di presentanzione del prossimo allenatore e del direttore sportivo dell’Acr Messina, si è trasformata ancora una volta in uno scontro aperto sui temi societari, finiti al centro del dibattito aperto tra la proprietà, il vice presidente vicario del consiglio conunale Pippo Trischitta (promotore dell’incontro), i giornalisti e i tifosi.

A lanciare la “bomba” è la consulente della società Marcella Chierichella, che inizia il suo breve intervento leggendo una lettera dell’amico Arturo Di Mascio. L’ex presidente della Casertana sottolinea come gli unici che fino ad oggi hanno investito soldi, con i fatti, sono loro, mentre gli imprenditori messinesi non hanno voluto mettere neanche un euro. “Siamo arrivati lo scorso marzo con grande entusiasmo – ha scritto -, purtroppo però oggi quello stato d’animo è svanito.Mettiamo un punto sui programmi altisonanti, al momento ci limiteremo a piani minimi in attesa del prossimo salvatore della patria”. Dichiarazioni che in una condizione normale non lascerebbero spazio ad interpretazioni, ed invece finiscono col fare discutere sull’intenzione o meno di ridurre l’investimento per l’allestimento di una squadra competitiva per il prossimo campionato di serie D.

Prova a mettere ordine Alfredo Di Lullo, spiegando che Di Mascio parla a titolo personale, non avendo un incarico ufficiale all’interno della società, ma che questo stato d’animo è anche il suo. “Andrò avanti, perché sono una persona responsabile – dichiara l’imprenditore romano. Ma dopo tutto quello che è stato detto e scritto sulla mia persona il mio desiderio è di andare via. Non si può pretendere che dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo avere salvato il Messina dalla scomparsa, stia pure qua a sorridere”. Di Lullo annuncia poi la formalizzazione ufficiale della domanda presentata per l’iscrizione in serie D, insieme alla relativa fideiussione da 600 mila euro necessaria per la richiesta di ripescaggio in serie C2. Ma come si può pensare di programmare una stagione vincente, con nella testa l’intenzione di andare via?

Prova a fare da garante Sergio Campolo, che prende la parola a seguire. Come sempre è stato in riva allo Stretto parla chiaro e spiega la sua posizione: “Sono stato contattato da Arturo Di Mascio per conto di Andrea Iaconi ed è lui il mio riferimento tecnico – afferma. Mi ha dato garanzie circa la possibilità di poter lavorare e io di lui mi fido. Ma la mia gestione sarà chiara, saprete sempre cosa accadrà. Anche se non ci saranno più le condizioni per proseguire insieme. Il mio impegno è totale, ma io non voglio perdere la mia credibilità, anche se come allenatore non ho ancora fatto nessun film. Però a Messina si viene per vincere, soprattutto in serie D”. Poi una battuta sulla condizioni ambientali trovate: “Sono arrivato qui da calciatore proveniente da Catania e nato a Reggio Calabria, ma sapete bene che ho sempre mantenuto la mia parola da capitano. Spero si possa lavorare con serenità, anche se in questo momento la situazione mi sembra molto confusa. Io l’ho detto dall’inizio, si deve tornare ad essere compatti perché a Messina questa è la formula giusta”. Conclude parlando finalmente degli aspetti sportivi e annunciando l’arrivo di Leo Criaco, che sarà il capitano della squadra: “Leo sta bene, l’anno scorso poteva avere un contratto in Lega Pro ma ha dovuto rinunciare per motivi personali. Di lui mi fido, può essere un grande uomo di esperienza”. Altri calciatori: “Zampaglione ha firmato ieri con l’Ascoli, se andrà in prestito verrà sicuramente qui. Ho parlato con Mandarano del Praia, un calciatore che il Messina ha già seguito lo scorso anno e che adesso sta attenzionando anche il Siracusa. Di altri non posso dire fin quando non avranno firmato. Tra i giocatori dello scorso anno ho la disponibilità di Femiano, vorrei trattenere anche Bevo, Portosi e Quinto. Mi sono confrontato anche con Ancione, ha un’offerta dalla seconda divisione ma mi ha detto che se sarò io l’allenatore resterà. Sono stati grandi professionisti nel campionato concluso, lo saranno anche il prossimo”. Per quanto riguarda i giovani invece i nomi sono quelli di Tavilla, De Bellis, Cardia e Dall’Oglio.

Si partirà per il ritiro il 20 luglio, le sedi dovrebbero essere Tortorici o Fondachelli, con la prima favorita. Oggi intanto doveva essere, come detto, anche il giorno del Direttore Sportivo. Il nuovo dirigente non è venuto a Messina di persona, ma il suo nome è stato ufficializzato: si tratta di Ferdinando Ruffini, ex calciatore e collaboratore di Iaconi a Giulianova qualche anno fa. Campolo lo ha definito “un uomo di calcio”.

Infine il capitolo cessione. A parlarne la Chierichella: “Abbiamo aspettato una settimana, concretamente non c’è un atto che attesti l’interessamento di qualcuno per la squadra”. Bonina? Di Lullo risponde: “Non l’ho mai sentito”. E l’avvocato Maurilio D’Angelo, che non è più il legale del club, a nome di chi ha parlato con l’ex presidente dell’Igea? In chiusura una battuta sulla possibile trattativa in piedi per rilevare la Sambenedettese. L’imprenditore romano risponde: “Sono affari miei, comunque sono notizie che ho letto sui giornali. Potrebbe essere, ma come potrebbe essere anche l’Igea, che so essere in vendita e mi è stato pure offerta”.(nelle foto di Dino Sturiale gli scatti della conferenza di questa mattina. Cliccando su photogallery l’ampio servizio fotografico)

Emanuele Rigano

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