Intanto anche gli Ultras 1990 prendono le distanze dalla proprietà: «O voi, o noi. Fatevi da parte»
Si avanti con Di Lullo e soci. Porte chiuse ad ogni nuova offerta, la società non è in vendita e lo ufficializza con un comunicato stampa: «La proprietà dell’A.C.R. Messina comunica che la società in questione non è in vendita. Pertanto, ove ancora esistessero soggetti interessati ad un eventuale operazione di acquisto, li invitiamo cortesemente ad astenersi dal presentare ulteriori offerte che, comunque, non verrebbero prese in considerazione».
Si mettano il cuore in pace i vari Barberis, De Domenico, Bonina, ma anche quei club della tifoseria organizzata, i Nocs e gli Ultras 1990, che in questi giorni hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti del trio Di Lullo-Di Mascio–Chierichella. Oggi il club degli Ultras 1990, appunto, ha presentato un duro aut-aut alla società: «O voi, o noi». Punto. «Noi supportiamo chi ci dà maggiori garanzie e quindi sig.ri Di Lullo, Di Mascio e Pecorelli fatevi da parte una volta per tutte. Siamo noi a dirvi -Grazie ma non ci interessa- e a rifiutare tutte le vostre richieste».
Intanto il vicepresidente del consiglio comunale Pippo Trischitta ci ha informato che l’Acr ha presentato domanda di ripescaggio in Lega Pro, allegando la dovuta fidejussione da 600mila euro. La partita, con i suoi colpi di scena e paradossi, continua.
(foto Sturiale)