Annuncio shock dopo le conferme di diversi giocatori in vista della prossima stagione. A vuoto gli appelli degli ultimi mesi, il tessuto imprenditoriale locale è assolutamente disinteressato a sostenere la squadra. Lo sbilancio di cassa è stato coperto esclusivamente dall’attuale proprietario
Come se non bastasse la difficile situazione del calcio cittadino, nel limbo da mesi e non ancora uscito dal tunnel nonostante le tante parole pronunciate dall’attuale proprietà dell’Acr Messina, anche in provincia tira una brutta aria. Si attende ancora una schiarita definitiva a Barcellona, dove, dopo il passaggio da Bonina a Criniti, e quello successivo dall’imprenditore calabrese al giovane messinese Pietro Caminiti, i tifosi igeani cercano di capire se l’attuale proprietà abbia le risorse economiche per poter garantire il supporto necessario per un campionato impegnativo come la seconda divisione.
Ma la notizia shock oggi arriva da Milazzo: il presidente Pietro Cannistrà ha annunciato ufficialmente che rimette il suo mandato nelle mani del primo cittadino Lorenzo Italiano, al quale chiede di adoperarsi per la cessione del club. Un colpo a sorpresa anche alla luce delle conferme di diversi calciatori in vista della prossima stagione, ultimo in ordine di tempo quello odierno del centrocampista Davide Santamaria. Ma la decisione di Cannistrà non è poi così improvvisa, in quanto, come lo stesso presidente ha scritto, fa seguito alle reiterate richieste di incontri finalizzati alla programmazione economica relativa alla stagione sportiva futura, ben più onerosa delle precedenti, che non hanno avuto alcun riscontro concreto, con la conseguente presa d’atto del disinteresse assoluto del tessuto imprenditoriale milazzese a sostenere la squadra che rappresenta la città.
“Mi rendo conto che il calcio a Milazzo interessa solo a me e ai tifosi”, ha dichiarato Cannistrà. A pesare le previsione di entrata per la chiusura economica della scorsa annata: “A meno di una settimana dal termine ultimo per l’iscrizione del sodalizio mamertino al campionato di serie D 2009/2010 – continua il presidente – sono costretto a comunicare che, a tutt’oggi, le previsioni tracciate insieme alla componente istituzionale, risultano circa il 10% di quanto preventivato e, di conseguenza, lo sbilancio di cassa è stato coperto esclusivamente dal sottoscritto con interventi personali”.
Una situazione che a quanto pare Cannistrà non riesce più a sostenere da solo e così ha preso la decisione di lasciare, per “non offuscare con un’annata opaca i due anni di splendidi successi”.