Fc Messina: un'attesa chiamata asta…

Fc Messina: un’attesa chiamata asta…

Fc Messina: un’attesa chiamata asta…

martedì 06 Gennaio 2009 - 02:17

Ma sono tanti i punti interrogativi sul futuro prossimo dell'attuale prima squadra di calcio cittadina

Quale futuro per l’Fc Messina? La domanda è sempre la stessa, passano i mesi, ma la domanda non cambia. Cordate, bilanci, trattative, fallimento, aste, ma nulla, la domanda resta sempre la stessa. E’ da poco terminato il 2008, un anno nerissimo per i colori giallorossi. Ma i primi giorni del 2009 non danno ancora certezze circa il futuro immediato del club di via Oreto. Dopo l’interessamento del gruppo lombardo guidato dall’imprenditore di origini messinesi Pasquale De Domenico, ritiratosi a seguito di un comunicato diretto del curatore fallimentare Domenico Cataldo, nessuno si è fatto avanti. Dunque la palla rimane all’avvocato al momento alla guida della società, che nel più breve tempo possibile dovrà bandire una regolare asta per la cessione del ramo sportivo d’azienda e del titolo. Ma ci saranno offerte?

Ancora e ancora interrogativi. In città circola la voce di un altro potenziale acquirente, vicino all’ex calciatore del Catania Totò Criniti (il fratello?), impegnato nel settore costruzioni e operante a Roma. Sarà l’altro gruppo a cui faceva riferimento Cataldo? Ancora domande senza risposte. Intanto una risposta la attendono anche i Franza, che lo scorso 24 dicembre hanno presentato ricorso contro la sentenza di fallimento. Se dovessero avere ragione tornerebbero al timone dell’Fc. Forse si attende l’esito prima del prossimo passo?

“Poi- c’è la squadra, che ha perso i suoi pezzi più importanti e potrebbe perderne altri. Non è rientrato dalle vacanze natalizie il giovane Herrera. E’ andato via Niscemi, il miglior marcatore nel girone d’andata, ma anche Pagano. Non sono stati tesserati Panatteri e Criaco, pur se è arrivato Micheli, che ha già realizzato un gol contro l’Acicatena. Il rischio concreto che la squadra possa retrocedere c’è, perché la rosa si è indebolita e soprattutto perché Di Maria e i suoi ragazzi continuano a lavorare in una situazione ambientale assolutamente non facile. E i tifosi? Siamo certi che vorrebbero tornare al campo a sostenere i propri colori, ma aspettano che qualcosa cambi, che salti fuori quella scintilla che riporti entusiasmo e trasmetta carica alla piazza. Sicuramente qualche punto in più verrebbe conquistato con il pubblico sugli spalti. Ma bisognerà ancora attendere, nella speranza che nel più breve tempo possibile tutti questi punti interrogativi possano trasformarsi in un solo esclamativo: tutti allo stadio!

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