Domani l’apertura delle buste. Cosa succederà se l’asta dovesse andare ancora deserta?
Siamo nuovamente al bivio. Trascorsi i sette giorni che separavano la prima asta dalla seconda, si attende adesso l’apertura delle buste, fissata per domani alle ore 16:00. Oggi invece, alle 12:00, scade il termine per la presentazione delle offerte. Dopo la rinuncia del gruppo lombardo rappresentato dall’imprenditore di origini messinesi Pasquale De Domenico, in pochi credono ancora nel miracolo.
Dunque a meno di clamorosi ma in questo momento improbabili colpi di scena, anche questa seconda asta dovrebbe andare deserta. Difficile definire gli scenari che possono aprirsi adesso. Nel nuovo verbale di vendita si parla di “invito al curatore, qualora vada deserta anche la nuova vendita, a valutare l’opportunità di richiedere agli organi fallimentari la cessazione dell’esercizio provvisorio e la vendita dei singoli beni”. Ma non è matematico che ciò avvenga. Anche perché ‘di mezzo’ ci sarebbe il ritiro della squadra dal campionato in corso. Squadra che nelle ultime sette giornate ha inanellato altrettanti risultati positivi, portandosi ad un tiro di schioppo dalla zona salvezza diretta.
Certo ci sono da considerare le istanze dei creditori. Anche perché l’obiettivo primario della curatela, lo ricordiamo, è proprio quello di tutelare gli interessi dei creditori stessi e il patrimonio della società. Interessi che potrebbero scontrarsi con la prosecuzione della stagione, che costa circa sessantatremila euro al mese. Dunque terza asta, per un nuovo e forse ultimo tentativo estremo, solo un rinvio della decisione in attesa della sentenza sul ricorso dei Franza o la fine, definitiva, della storia del Football club Messina?
