Il Messina va sotto, poi pareggia e sfiora la vittoria. Finisce 1-1. FOTO

Il Messina va sotto, poi pareggia e sfiora la vittoria. Finisce 1-1. FOTO

Marco Ipsale

Il Messina va sotto, poi pareggia e sfiora la vittoria. Finisce 1-1. FOTO

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domenica 13 Novembre 2016 - 17:22

La squadra soffre l'inizio arrembante dell'Andria che crea una serie di occasioni pericolose e va in vantaggio con Cruz. I peloritani si svegliano solo alla mezz'ora e vanno per due volte vicinissimi al pari ma Poluzzi dice di no. Nella ripresa, al 62', il pari di Pozzebon su rigore, poi il palo di Madonia e continui capovolgimenti di fronte. Il Messina ci prova ma finisce 1-1

Una partita bellissima, con tantissime occasioni pericolose da un lato e dall'altro, un gol per parte e la vittoria sfiorata da entrambe le squadre. Più dal Messina, per la verità, col palo di Madonia e il tiro fuori di Pozzebon, e per questo resta il rammarico, ma anche l'Andria, a dire il vero, è andato vicino all'1-2 col diagonale di Tito. Nell'ultimo quarto d'ora l'Andria è crollato fisicamente e i peloritani ci hanno provato in tutti i modi ma senza trovare la via della rete. Alla fine il pareggio è il risultato più giusto perché i pugliesi hanno dominato la prima mezz'ora, con una lunga serie di occasioni pericolose. Poi è venuto fuori il Messina, che ha fatto la partita, ma i biancazzurri non hanno mai disdegnato le sortite offensive. Ancora una volta, nel pre partita, Lucarelli aveva ragione: altro che gara facile, l'Andria è esattamente come l'ha descritta il tecnico livornese, che dimostra ancora una volta di studiare al meglio gli avversari e preparare bene il match. La classifica dice che il Messina è ancora nei bassifondi, occupa l'ultimo posto della zona play out insieme ad Akragas e Vibonese, ma giocando così se ne verrà fuori presto. Il ruolino della gestione Lucarelli, in campionato, non è eccezionale, 6 punti in 4 partite, però alla squadra non si può rimproverare nulla perché è totalmente trasformata rispetto a quella che nelle prime 9 partite ha ottenuto solo 7 punti.

IL PRE PARTITA:

L'Andria è reduce dall’impegno infrasettimanale di Coppa, contro il Foggia, che ha regalato solo dolori: la qualificazione persa ai calci di rigore e il grande dispendio di energie per i 120 minuti. In realtà, tra coloro che fan parte dell’11 di base, sono rimasti in campo per tutto il tempo solo i tre difensori Tartaglia, Aya, Rada e il centrocampista Onescu. Il Messina, invece, viene da una settimana di lavoro tipo anche se Lucarelli deve fare a meno di Maccarrone e Mancini. Al loro posto Bruno e Akrapovic. Giallorossi in campo con Berardi in porta, Grifoni, Rea, Bruno e De Vito in difesa, Foresta, Musacci e Akrapovic a centrocampo, Madonia e Milinkovic esterni offensivi in appoggio alla punta centrale Pozzebon. L’obiettivo è la vittoria e il sorpasso in classifica; il pronostico pende dalla parte dei giallorossi per quanto detto finora. Ma è proprio questo che teme mister Lucarelli, tanto che aveva già messo in allerta la squadra prima ancora della partita con la vicecapolista Matera, dove invece il Messina era sfavorito, ma le motivazioni, come aveva preannunciato il tecnico livornese, sono arrivate da sole e, con esse, la buona prestazione. Una prestazione da ripetere contro l’Andria per portare a casa i tre punti. Terreno, come previsto, in pessime condizioni.

IL PRIMO TEMPO:

La prima azione è per l'Andria e arriva dopo 90 secondi: è un regalo di Rea, che sbaglia l'appoggio e serve Mancino, palla per Volpicelli e tiro respinto da Berardi. All'11' pugliesi ancora pericolosi, con un tiro da fuori area di Cruz, che sfiora il palo esterno. Il Messina rischia anche al 13' quando, su cross di Tito, Onescu sballa la conclusione da posizione favorevolissima. Al 15' il tiro di Mancino viene parato senza troppi problemi da Berardi ma è indice che, finora, la partita è in mano agli ospiti. E infatti al 17' l'Andria va ancora al tiro con Volpicelli, la palla tocca la parte superiore della traversa prima di finire alta. L'epilogo è inevitabile al 22': il tiro di Annoni si trasforma in un assist per Cruz, che stoppa e fa secco Berardi da pochi passi. La reazione del Messina non produce granché, l'Andria pressa alto come sua abitudine e imbriglia la manovra dei biancoscudati. Al 31' anche Piccinni va al tiro dalla distanza, non irresistibile, Berardi para in due tempi. Al 32' il Messina va vicino al pari alla sua prima vera azione offensiva: dopo il cross di Milinkovic, l'Andria si salva due volte, prima con Tartaglia su Madonia e poi col portiere Poluzzi su Pozzebon; la palla finisce sull'altra fascia a De Vito, il cui tiro cross colpisce la traversa, poi l'Andria si salva in angolo. I pugliesi rispondono al 36': Volpicelli si fa largo sulla destra e prova il tiro a giro, che finisce non lontano dal palo opposto. Finalmente il Messina fa vedere che c'è e al 37' va di nuovo vicinissimo al pari: ancora una parata di Poluzzi sul tiro ravvicinato di Pozzebon, in seguito al cross di Grifoni, poi il rimpallo è sfortunato per i giallorossi e la palla finisce in angolo sopra la traversa. Sul corner, la sfera arriva fuori area, gran botta di De Vito di poco sul fondo.

IL SECONDO TEMPO:

L'Andria va al tiro per ben quattro volte, tra il 47' e il 50', con i soliti Cruz e Volpicelli, due volte ciascuno, non ci sono grandi difficoltà per Berardi. Lucarelli passa al 3-4-3: fuori Akrapovic, dentro Palumbo, che va a fare il terzo centrale, mentre Grifoni e De Vito salgono sulla linea dei centrocampisti. Ci prova proprio Palumbo, da corner, ma il suo colpo di testa è debole e facile preda di Poluzzi. Messina pericoloso per la prima volta nella ripresa al 59': botta di Musacci da fuori area, Poluzzi alza in angolo con affanno. Dal corner, testa di De Vito e palla fuori. Il pari, meritato, arriva al 62': Bruno lancia De Vito che entra in area, supera Annoni e viene steso. E' rigore: Pozzebon spiazza Poluzzi e trasforma. Pericolo due minuti dopo, il Messina lascia andare al tiro da fuori Volpicelli per l'ennesima volta, Berardi respinge sui piedi di Piccinni, che però è in netta posizione di fuorigioco quando serve Cruz, la cui rete successiva viene annullata. Ancora una parata in due tempi di Berardi, al 67', stavolta su tiro di Cruz. Ma è il Messina ad andare vicino al vantaggio al 69', Madonia si fa spazio fuori area e lascia partire un gran destro che si stampa sul palo e poi termina fuori. Peloritani ancora avanti, Milinkovic spreca un contropiede sbagliando un cross, Foresta ci prova senza troppa fortuna. Ora Lucarelli vuole vincerla e mette in campo un esterno offensivo Ferri, al posto di un terzino, De Vito. Mossa opposta per Favarin, che si copre passando al 4-4-2 con l'ingresso di Curcio al posto di Mancino. Non vuol dire che l'Andria smetta di giocare, tutt'altro. Finiscono fuori il colpo di testa di Volpicelli e il tiro di Cruz ma i capovolgimenti di fronte sono continui. Molto più pericoloso il diagonale di Curcio, al 79', che sfiora il palo. Anche l'Andria preme e allora Lucarelli decide di ristabilire il 4-3-3, con l'ingresso di Marseglia al posto di Madonia. All'81' di nuovo Messina vicino al vantaggio: Pozzebon recupera palla al limite dell'area, il suo tiro a girare termina alto di pochissimo sopra la traversa. All'87' l'Andria resta in 10 per un duro fallo di Onescu su Musacci, forse più da giallo che da rosso. Messina tutto riversato in avanti negli ultimi 7 minuti ma è troppo tardi e le speranze di vittoria sfumano.

MESSINA – ANDRIA 1-1

MESSINA (4-3-3): Berardi, Grifoni, Rea, Bruno, De Vito (71' Ferri), Foresta, Musacci, Akrapovic (51' Palumbo), Milinkovic, Pozzebon, Madonia (80' Marseglia). All. Lucarelli

ANDRIA (3-5-2): Poluzzi, Tartaglia, Rada, Aya, Annoni, Onescu, Piccinni, Mancino (73' Curcio), Tito, Volpicelli, Cruz. All. Favarin

ARBITRO: Diego Provesi di Treviglio. ASSISTENTI: Robert Avalos di Legnano e Giovanni Manara di Mantova

RETI: 22' Cruz, 63' Pozzebon

AMMONITI: 42' Cruz, 43' Pozzebon, 44' Mancino, 62' Annoni, 82' Aya, 83' Tartaglia, 85' Rea

ESPULSO: 87' Onescu

RECUPERI: 1' e 4'

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. RAGAZZI CHE BOTTA! QUANDO IN TESTA DI RICEVANO SASSI DI MATERA. L’ARTICOLO CHIARO E PIENO DI PARTICOLARE ANALITICI CI DELUCIDA CHE QUESTA SQUADRA NON PUO’ ANDARE MOLTO LONTANO. BENE L’ARTICOLO, MALE LA SQUADRA. BISOGNA USARE PAROLE FORTI E IMPOSIZIONI DI COMPORTAMENTI VERSO I GIOCATORI, IN PAROLE E ALLENAMENTI BISOGNA DARE PIU’ CORAGGIO E FIDUCIA ALTRIMENTI LA SQUADRA NON E’ ALTRO CHE ALTRO SPECCHIO DELLA CITTA’. OVVERO, ULTIMA D’ITALIA.

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  2. RAGAZZI CHE BOTTA! QUANDO IN TESTA DI RICEVANO SASSI DI MATERA. L’ARTICOLO CHIARO E PIENO DI PARTICOLARE ANALITICI CI DELUCIDA CHE QUESTA SQUADRA NON PUO’ ANDARE MOLTO LONTANO. BENE L’ARTICOLO, MALE LA SQUADRA. BISOGNA USARE PAROLE FORTI E IMPOSIZIONI DI COMPORTAMENTI VERSO I GIOCATORI, IN PAROLE E ALLENAMENTI BISOGNA DARE PIU’ CORAGGIO E FIDUCIA ALTRIMENTI LA SQUADRA NON E’ ALTRO CHE ALTRO SPECCHIO DELLA CITTA’. OVVERO, ULTIMA D’ITALIA.

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