Messina calcio, per la D tre squadre per una poltrona

Messina calcio, per la D tre squadre per una poltrona

Redazione

Messina calcio, per la D tre squadre per una poltrona

sabato 02 Agosto 2008 - 13:53

In corsa per ripartire dai dilettanti l'Fc dei Franza, l'Acr di Carabellò e lo Sporting di Rodi. Dovrà decidere la Federazione. Intanto Buzzanca si appella agli industriali

Il giorno dopo l’ufficialità della non partecipazione del Messina alla seconda divisione alla Lega Pro, figlia della mancata adesione al Lodo Petrucci per l’assenza nella domanda di iscrizione dell’attestazione del deposito della fidejussione necessaria, per i tifosi giallorossi è ancora tempo di speranze. C’è tanta amarezza, confusione, ma nei cuori di molti supporter peloritani è forte anche la voglia di avere almeno una squadra per cui tifare, che rappresenti la città, che possa essere seguita, anche se in una serie minore.

Paradosso, la fiammella l’ha accesa per primo il Gruppo Franza, con la sua richiesta di ammissione in serie D, ma ad alimentarla ci ha pensato Giuseppe Rodi che ha proceduto nello stesso senso, ma forse ancora di più Giovanni Carabellò, che come aveva anticipato ad inizio settimana, è pronto a rispolverare il mitico stemma dell’Acr per ripartire con entusiasmo e competenze. Tre compagini, una sola poltrona. Il Football Club farebbe leva sui -meriti sportivi-, avendo, come la famiglia degli armatori ha scritto ieri nel comunicato, -Tre anni in serie A e quattro in serie B- alle spalle. A suo svantaggio però, ci sono i debiti accumulati in questi anni e che avrebbero impedito di proseguire l’attività in serie B. Ma in tal senso lo staff di Via Acireale ha fatto sapere che -sta proseguendo l’attività di risanamento societario iniziata al momento della rinuncia al campionato cadetto- e che l’avvocato Mattia Grassani, legale incaricato, avrebbe proposto agli ex tesserati un saldo importo pari al 30% dei corrispettivi dovuti. -Contro- i Franza ci sarebbe anche il ritardo nella presentazione della domanda di affiliazione alla D e l’ostilità dei tifosi.

Ipotesi suggestiva, è quella che vorrebbe il ritorno dello staff che ha portato in quattro anni il Messina proprio dal Cnd alla B. Giovanni Carabellò, ha presentato la sua domanda per l’Acr Messina, rispolverando così il nome glorioso che rappresentò la città nel calcio dal 1947/48 al 1992/93. A supportarlo dovrebbero esserci Nicola Salerno (che potrebbe però lavorare altrove e tornare a Messina in caso di promozione nella ex C2), Ciccio La Rosa, la bandiera Sasà Sullo e a sorpresa potrebbe rientrare anche il presidente della rinascita, Emanuele Aliotta. A questo gruppo, la tifoseria, darebbe fiducia massima.

Al momento, a partire sfavorito sembrerebbe l’F.c. Sporting di Giuseppe Rodi, colui che aveva dato la speranza per il salvataggio almeno del professionismo. Il -flop- dell’adesione al Lodo, anche se ovviamente le responsabilità non sono attribuibili a lui, gioca a sfavore. Ma allo stesso tempo la domanda di affiliazione presentata lo scorso 22 luglio, potrebbe costituire titolo a suo vantaggio.

LA POLITICA

Stamattina il massimo rappresentante di -Alternativa in Movimento-, Saro Visicaro, ha lanciato una raccolta firme per chiedere la revoca della convenzione tre il Comune e il F.c. per la concessione degli stadi. L’iniziativa fa seguito all’ordine del giorno presentato ieri dal consigliere Nello Pergolizzi, che ha chiesto al Sindaco di porre in essere tutte le necessarie iniziative affinché venga rescissa unilateralmente il “generoso- accordo. Buzzanca che oggi, ha garantito la concessione di uno stadio a chi ripartirà dalle serie minori (augurandosi che ci sia una squadra che rappresenti la città), ma ha anche lanciato un appello al presidente di Confindustria Ivo Blandina, invitandolo a stimolare le realtà imprenditoriali in modo che si risveglino e supportino la squadra di calcio, così come avviene in tante altre parti d’Italia. Per il primo cittadino, i veri assenti in questa vicenda sono stati gli investitore locali, che non hanno avuto sensibilità per la vicenda.

LA FEDERAZIONE E I TEMPI

La soluzione per fare rientrare il Messina nel primo campionato dilettantistico sarebbe quella già immaginata per Lucchese e Spezia. Il presidente della Figc Giancarlo Abete avrebbe già dato il suo ok per il soprannumero, facendo così partecipare in tre gironi, 19 squadre piuttosto che 18. Quindi rimarrebbe da decidere quale delle tre realtà messinesi -premiare- e dare disposizione al presidente della Lnd Carlo Tavecchio. I tempi? Tutto dovrebbe essere rimandato al 12 agosto, dopo le udienze per i ricorsi di Massese, Nuorese e Torres previste per l’11. Poi si avrebbe l’ufficialità per la definizione dei raggruppamenti.

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