Non basta il calore degli ultimi fedelissimi giallorossi
275 paganti. Possiamo partire da questo dato per dare un’idea dell’aria che si respirava ieri al S. Filippo. Uno stadio per pochi intimi. Analizzando l’elemento sportivo, del resto, non vi è dubbio che tutte le buone ragioni del mondo spettino a coloro che questa domenica hanno scelto di passarla a casa.
E non ci riferiamo ai 30 mila della serie A, sia ben chiaro, e nemmeno ai 5 mila della serie B. Il pensiero è invece rivolto a quel migliaio di supporter che, nonostante tutto, avevano gremito gli spalti nelle prime tre apparizioni casalinghe di questo Messina. Una “base” che si sarebbe potuta anche all’allargare con una serie di prestazioni convincenti. Al contrario, sembra che quel catino sempre più vuoto rappresenti una “cartolina” che ci accompagnerà ancora a lungo.
Eppure la giornata era cominciata sotto altri auspici. Una squadra più tonica rispetto alle ultime comparsate portava a credere in un turno finalmente positivo per i colori giallorossi. Allo stesso tempo l’instancabile manipolo di fedelissimi aveva risposto come sempre all’appello, sostenendo a gran voce gli undici in grigio (sì in grigio, perché la gloriosa biancoscudata è stata lasciata ancora una volta nei magazzini). Poi il disastro finale e l’inevitabile, feroce, contestazione.
Che dire. Si cambia guida tecnica, nella speranza che un pò di luce filtri dalla nuvoletta di fantozziana memoria che da troppi mesi ci portiamo appresso. Tra i seggiolini dello stadio resta – se non altro – la consolazione di aver passato tra amici un paio d’ore spensierate, lontani da parenti e/o conoscenti troppo “strisciati” per non esserne allergici. Dopodomani si va ad Acicatena dove pare facciano un’ottima granita alla mandorla. Almeno quella.
In phogallery le immagini dagli spalti
