Si racimola finalmente un punto, dopo tre trasferte all'asciutto, ma preoccupa l'atteggiamento della squadra mai pericolosa contro un Grosseto non certo trascendentale
Si era andati per vincere ed invece si torna con un punto. Ma quello che preoccupa è il gioco che ha latitato e nonostante un nuovo schieramento mandato in campo dall’inizio, un 4-2-3-1 offensivo, non si è visto nemmeno un tiro in porta nei 90 minuti. Qualcosa che non va c’è di sicuro. A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, portiamo punti dalla trasferta toscana dopo tre partite all’asciutto peraltro senza subire gol, fatto che non accadeva da oltre due anni. A guardare il bicchiere mezzo vuoto, c’è da registrare una squadra che fuori dalle mura amiche, non riesce ad imporre il proprio gioco e soprattutto a segnare (solo due gol in cinque trasferte). Ma allo stato attuale delle cose, potrebbe andar bene anche così. I proclami della vigilia da parte del mister Di Costanzo, sono stati però disattesi e ancor di più quando tutti quanti abbiamo letto la formazione che è scesa in campo allo -Zecchini-. Un modulo sulla carta offensivo che non è stato all’altezza delle aspettative, probabilmente dello stesso Di Costanzo. C’è anche da registrare che il migliore in campo per i peloritani è stato Emanuele Manitta (nella foto), che ha evitato la capitolazione con due interventi prodigiosi, su altrettanti tiri da lontano dei grossetani. La cronaca del match è alquanto scarna; pochi gli spunti del primo tempo. Al 17′ in seguito a un calcio di punizione del Grosseto, Innocenti in scivolata da due passi manca l’impatto. Al 36′ poi è bravo Manitta nello smanacciare in angolo una conclusione al volo dalla trequarti molto pericolosa dello stesso Innocenti (ex della gara). Il Messina si fa vedere con una combinazione Parisi- Biancolino sul cui traversone il portiere Bressan anticipa in tuffo Lazzari.
Tutto quì. Nella ripresa ci si aspettava un pò più dal Messina ed invece è sempre il Grosseto a fare la partita, anche se di vere e proprie conclusioni, non se ne vedono. La sterile pressione dei toscani porta al tiro dal lontano prima Consonni e poi vicino all’area il centravanti Dall’Acqua, che non riescono però ad inquadrare la porta. Tra il 10′ ed il 12, Coppola e Parisi provano a rispondere per tentare di spaventare Bressan da fuori area, ma entrambi i tentativi giallorossi non centreranno lo specchio della porta. L’ultimo autentico brivido della gara arriverà, infine, al quarto d’ora quando Garofalo, su punizione dai trenta metri, colpisce in pieno la traversa. Dopo cinque minuti di recupero concessi da Squillace, per una miriade di tempo perso e per il gioco troppo spezzettato, si va tutti sotto la doccia con la divisione della posta che almeno da continuità ai risultati di entrambe le formazioni. Sabato si torna in casa contro l’Ascoli che ha perso a domicilio con il Chievo. Ci si aspetta un ritorno al gioco e possibilmente alla vittoria.
Il tabellino del match:
Grosseto (3-4-1-2): Bressan, Innocenti, Mignani, Abruzzese, Virga (34′ st Zecchin), Valeri, Consonni, Garofalo, Lazzari (12′ st Carboni), Dall’Acqua, Carparelli (12′ st Paulinho). (1 Pinzan, 24 Terra, 55 Freddi, 16 Moro). All.: Pioli.
Messina (4-4-2): Manitta, Galeotto, Zanchi, Giosa, Parisi, Lazzari (26′ st Moro), Coppola (37′ st D’Aversa), Cordova (20′ st Schetter), Degano, Pestrin, Biancolino. (12 Petrocco, 13 Rea, 6 Stendardo, 5 Surraco). All.: Di Costanzo.
Arbitro: Squillace di Catanzaro.
Note. Angoli: 3-1 per il Grosseto. Recupero: 2′ e 5′ Ammoniti: Virga, Coppola, Parisi e Paulinho per gioco falloso; Degano e Cordova per simulazione. Spettatori: 3500.
