Scarcerati i tifosi fermati per i disordini post derby Messina-Reggina

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Scarcerati i tifosi fermati per i disordini post derby Messina-Reggina

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lunedì 01 Giugno 2015 - 11:55

In attesa del processo, fissato al 12 giugno, hanno l'obbligo di firma 11 dei 12 tifosi fermati per gli scontri con la Polizia dopo il match di sabato che ha visto il Messina sconfitto. Ieri erano stati bloccati altri tre supporter individuati grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza dello stadio e dell'autogrill di Tremestieri (la gallery)

Scarcerazione e obbligo di firma per i tifosi arresti per gli scontri post derby Messina-Reggina di sabato scorso. In 12 oggi sono comparsi dal giudice monocratico che ha convalidato i fermi, disposto l'obbligo di firma per 11 di loro, accogliendo la richiesta degli avvocati Andrea Torre, Massimo Rizzo e Giovanni Mannuccia,nfine ha fissato il processo al 12 giugno prossimo. Resta ai domiciliari Gabriele Sottosanti, che ha le accuse più gravi. Anche per lui il processo per direttissima si celebrerá il 12.

Ieri gli agenti della Digos e della Squadra Mobile, dopo aver visionato ed analizzato i filmati delle videocamere di sorveglianza dello stadio, hanno identificato altre tre persone, accusate di aver preso parte ai disordini scoppiati tra gli agenti e i supporter e i danneggiamenti ai mezzi dell'Atm.

Si tratta di Vittorio Fobert, 28 anni, del quarantasettenne Maurizio Pantò e di Marcandrea Bellopede, di 31 anni. Sono andati ad aggiungersi ai 9 maggiorenni ed al minorenne bloccati la stessa sera di sabato.

Per tutti sembra in vista il Daspo, il provvedimento che inibisce la partecipazione alle competizioni sportive, ma il Questore non li ha ancora emessi.

2 commenti

  1. Quando si parla di violenti non bisogna dare colpa al calcio, se uno è violento è violento e basta. Questa gente deve stare in un centro di riabilitazione che possono valutare il grado di pericolosità dell’individuo. In attesa di processo bisogna metterli in apposite case di cura affinchè non possano ripetersi atti di violenza gratuita come hanno fatto questi.Un giudice deve valutare con i dottori quale sia il grado di pericolosità ed agire di conseguenza vietando di girare in mezzo alla gente alla quale potrabbero fare del male.

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  2. Quando si parla di violenti non bisogna dare colpa al calcio, se uno è violento è violento e basta. Questa gente deve stare in un centro di riabilitazione che possono valutare il grado di pericolosità dell’individuo. In attesa di processo bisogna metterli in apposite case di cura affinchè non possano ripetersi atti di violenza gratuita come hanno fatto questi.Un giudice deve valutare con i dottori quale sia il grado di pericolosità ed agire di conseguenza vietando di girare in mezzo alla gente alla quale potrabbero fare del male.

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