Enpa Messina, che ha segnalato il caso e contribuito a salvare i cani, racconta lo strazio e spiega come evitare nuovi casi
Messina – Il caso choc del canile lager di Taormina, scoperto e chiuso dalla Polizia rurale del Corpo Agroforestale e dalla Polizia Municipale di Taormina, sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno tristemente più diffuso di quel che possa sembrare. Alimentato dall’enorme business degli animali di razza e dalla complicità di chi copre gli speculatori.
Lo spiega bene Alessandra Parrinelli, raccontando lo strazio osservato nella struttura taorminese. La commissaria provinciale dell’Enpa ringrazia i volontari che hanno contribuito a mettere fine all’orrore vissuto da tanti cani ed invita tutti a denunciare.
Incubo dietro le sbarre
“Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che i nostri volontari, coordinati da Giuseppe Patriciello, insieme all’Asp, alla Polizia rurale del Corpo agroforestale e alla Polizia Municipale, hanno trovato a Taormina. Lo strazio che i nostri occhi hanno visto entrando in quel posto va oltre ogni immaginazione: non erano animali, erano ombre, fantasmi intrappolati in un incubo di sporcizia, sofferenza e morte”, racconta la commissaria Enpa.
Appello alla denuncia
“Le immagini parlano da sole. Questi cani non sono vittime casuali e noi lo sappiamo bene: sono il risultato diretto di un mercato spietato, alimentato da una domanda irresponsabile. Le loro ferite sono il prezzo che pagano per la richiesta di un cucciolo “di razza” a basso costo. Finché ci sarà chi compra in modo sconsiderato, ci sarà chi alleva in queste condizioni disumane”, dice Alessandra Parrinelli.
“Personalmente vorrei ringraziare innanzitutto i cittadini che ovunque, sul territorio, hanno il coraggio di agire: è solo grazie alle segnalazioni di persone che scelgono di denunciare che riusciamo a far intervenire gli organi preposti in modo tempestivo, e l’operazione di ieri ne è la dimostrazione”, chiosa la responsabile della sezione messinese dell’Ente di protezione animali.
Verso una nuova vita i cagnolini strappati all’orrore
L’appello è ora alla possibilità che possano avere una nuova famiglia: “Non appena i piccoli si saranno completamente ristabiliti, sia fisicamente e psicologicamente, servirà lo sforzo di tutti per cercare loro un’adozione consapevole. Vi prego non lasciamoli soli”
