Scongiurata una nuova emergenza, ma il clima resta teso

Scongiurata una nuova emergenza, ma il clima resta teso

Francesca Stornante

Scongiurata una nuova emergenza, ma il clima resta teso

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giovedì 15 Novembre 2012 - 13:53

Messinambiente aveva annunciato che da domani si sarebbe fermata causando di conseguenza il blocco della raccolta in città. Al momento l'ipotesi è stata scongiurata, domani il commissario Di Maria tornerà da Croce

La mia lettera di dimissioni è pronta, per il momento la tengo in tasca, ma se non si troverà una soluzione immediata e se i soldi che ci spettano non arriveranno al più presto non mi resterà che consegnarla nelle mani del commissario Croce”. Sono le parole di Armando Di Maria, commissario di Messinambiente, che davvero non sa più come andare avanti. Questa mattina si è riunito con il collegio dei revisori per provare a fare il punto della situazione sull’emergenza senza fine della società che gestisce la raccolta rifiuti in città. Per il momento nessuno si dimetterà, né il commissario né i membri del collegio che ieri avevano minacciato di abbandonare la barca che affonda. Le difficoltà per andare avanti sono enormi ha detto Di Maria al termine dell’incontro, da un giorno all'altro potremmo piombare di nuovo in una nuova emergenza rifiuti.

La società che si occupa del trasporto in discarica aveva annunciato senza mezzi termini che questa notte avrebbe effettuato l’ultimo viaggio, di conseguenza Messinambiente non avrebbe più potuto raccogliere la spazzatura in città. Questa ipotesi che era certezza fino a poche ore fa forse si è riusciti a scongiurarla almeno fino a lunedì. Il commissario Di Maria il Palazzo Zanca hanno dato ampie rassicurazioni alla ditta che dunque dovrebbe continuare a conferire i rifiuti a Mazzarrà. Sarebbe stata emergenza vera perchè al momento ci sono a terra ancora 800 tonnellate di immondizia che risalgono al blocco dello scorso 26 ottobre, se davvero non fosse riuscito ad evitare lo stop della società che vanta un credito di 500.000 euro, domani i mezzi di Messinambiente non avrebbero potuto effettuare la raccolta dei rifiuti.

Basterebbe anche un piccolo acconto per evitare che la società ci ponga questi ultimatum, in questo momento stiamo pagando noi il gasolio per portare i rifiuti in discarica, ma se non arriva neanche un centesimo delle somme che Croce aveva previsto per Messinambiente saremo di fronte all’ennesima emergenza. Nel giro di uno, due giorni la città di troverà a contare oltre mille tonnellate di rifiuti” continua Di Maria.

Il commissario si appella ancora una volta all’Ato3 e naturalmente al commissario Michele Trimboli affinché trasferisca le somme che il commissario Croce ha versato nelle casse dell’Ato3. Trimboli però ha già spiegato che quei soldi serviranno per saldare il debito contributivo con l’Inps che ha dato un ultimatum che scade il 21 novembre. Dopo quella data per lui scatterebbe il reato penale. Non è d’accordo Di Maria che continua a ribadire che Trimboli ha avuto ampie rassicurazioni dal commissario Croce e dal prefetto Trotta durante l’incontro di due giorni fa. Insomma Messinambiente continua a brancolare nel buio, il braccio di ferro continua.

Intanto oggi pomeriggio Di Maria è tornato a Palazzo Zanca per chiedere aiuto al commissario Croce, ma l'ex procuratore non c'era e dunque l'incontro è stato rinviato a domani. Si continuerà a parlare del futuro a brevissimo termine perchè, come aveva ribadito lo stesso Croce, la città non può permettersi di affrontare anche una eventuale emergenza rifiuti. (Francesca Stornante)

7 commenti

  1. un pugno di quaqquaraqua.

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  2. ART.21 COSTITUZIONE. Se BURRASCANO non mi chiede i diritti d’autore, prendo in prestito il suo UN PUGNO DI QUAQUARAQUA’

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  3. attenzione sig Trimboli perchè lei è difronte ad una scelta ben precisa o essere imputato per omesso versamento dei contributi inps (ed è una cosa tutta da verificare) oppure essere co-imputato per catastrofe sanitaria ( i topi già circolano abbondantemente a Messina).
    Rifletta per carità ci rifletta bene che cosa scegliere.

    I messinesi sono stanchi di sopportare questi giochetti da politica di quart’ordine. Si desidera solo una città vivibile e un pò di dignità e non doversi vergognare di camminare in mezzo ai rifiuti e ad auto dimenticate posteggiate da anni covo nel migliore delle ipotesi di qualche disperato.

    Ribadisco siamo nella migliore delle ipotesi stanchi, se non proprio avviliti, esausti ma soprattutto qualcuno, senza stipendio già da alcuni mesi e senza prospettiva di ottenerli, può, al culmine della disperazione, fare qualche gesto sconsiderato.

    Caro sig Trimboli li versi a Messinambiente anche una minima parte dei soldi passati a lei dal Comune. In qualche modo per i contributi si farà ..

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  4. intanto aumentano la tassa

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  5. intanto aumentano la tassa

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  6. Dico io i soldi della tassa rifiuti dove vanno dirottati alle isole Caiman o a Lussemburgo….con quei soldi avremmo una citta’ gioello, invece uno schifo!!!

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  7. faccia pure,tanto quelli hanno la faccia con i calli e tutto quanto arriva rimbalza .con il risultato che forse i quaqqaraqua siamo noi che li votiamo..

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