S. Stefano di Camastra: acciuffati ladri catanesi in trasferta

S. Stefano di Camastra: acciuffati ladri catanesi in trasferta

Salvatore Famularo

S. Stefano di Camastra: acciuffati ladri catanesi in trasferta

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lunedì 22 Febbraio 2016 - 14:05

Quattro catanesi in trasferta sono stati fermati dai carabinieri su un'auto zeppa di arnesi da scasso. Due della banda sono stati arrestati per evasione, per tutti e quattro è scattata la denuncia.

Un'articolata operazione dei Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra ha portato all'arresto, in flagranza di reato, e alla denuncia dei componenti di una presunta banda di ladri.

Si tratta di Carmelo Cadiri, di 25 anni e Giacomo Parisi, 37 anni, entrambi di Catania e arrestati; e di S. S., 37 anni e L. C. 46 anni, anch'essi di Catania, entrambi denunciati, e tutti già noti alle Forze dell'Ordine.

L'arresto è scattato a seguito di specifici servizi, disposti dalla Compagnia stefanese in tutto l'hinterland, volti al contrasto dei furti. La rete di perlustrazioni e posti di controllo, caratterizzata dall'impiego sinergico di militari in abiti simulati e "gazzelle", tesa dai carabinieri ha permesso, nella serata di sabato scorso, di sgominare una banda che, giunta da Catania, si sospetta avesse in animo di sviluppare una serie di furti nella zona.

Nel corso di numerosi controlli agli autoveicoli in transito, nelle prime ore della notte di sabato 20 febbraio scorso, alle 22.00 circa, una Toyota Yaris veniva avvistata dai militari di servizio in abiti simulati che segnalavano la posizione e la direzione di marcia agli equipaggi della radiomobile. A quel punto i carabinieri restringevano il cerchio e chiudevano al mezzo, in modo assoluto, la possibilità d’uscita da Acquedolci.

L'’auto della banda così cadeva nella trappola. A bordo gli occupanti apparivano infastiditi dall'Alt! intimato dai militari delle "gazzelle" che li obbligava al controllo.

I quattro, a parte il conducente, non avevano i documenti e declinavano le loro generalità. Ma l’atteggiamento insofferente, la presenza di un grosso cacciavite ed un paio di guanti da lavoro, occultati nell’abitacolo, hanno insospettito i Carabinieri confermando la fondatezza dei loro sospetti.

Condotti nella Caserma di Santo Stefano di Camastra, i militari dell’Arma approfondendo le indagini hanno potuto accertare che due dei componenti della banda, Cadiri e Parisi, al momento del controllo erano in atto sottoposti al regime degli arresti domiciliari nel loro domicilio catanese per aver commesso, in passato, diversi reati contro il patrimonio.

Al termine degli accertamenti CADIRI Camelo e PARISI Giacomo sono stati tratti in arresto per evasione e rinchiusi nel Carcere di Messina Gazzi. Inoltre per tutti è scattata la denuncia penale per il possesso di arnesi atti allo scasso e per aver declinato false generalità ai Carabinieri al momento del controllo.

Alla data odierna l’Autorità Giudiziaria competente presso il Tribunale di Patti (ME), dopo aver convalidato l’arresto, ha trasmesso gli atti al Tribunale di Catania dove verrà celebrato il processo per competenza territoriale. (Salvatore Famularo)

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