Carcere, disordini a Messina. L'appello dei sindacati degli agenti penitenziari

Carcere, disordini a Messina. L’appello dei sindacati degli agenti penitenziari

Alessandra Serio

Carcere, disordini a Messina. L’appello dei sindacati degli agenti penitenziari

venerdì 08 Luglio 2022 - 08:30

Guardia colpita al viso da un detenuto, Osapp e Sinappe chiedono rinforzi a Gazzi

MESSINA – Momenti di tensione nella casa circondariale di Gazzi dove lo scontro tra un detenuto e una guardia giurata ha provocato disordini che avrebbero potuto degenerare. Alla fine tutto si è concluso col ricovero in infermeria e le cure dei medici per la malcapitata guardia giurata, colpita con un piede di tavolino da un detenuto al volto, che però stava tracimando nella rissa con un gruppo di carcerati palermitani che hanno inscenato una protesta piuttosto movimentata.

“Siamo poliziotti, non carne da macello per galeotti – dice Carmelo Cutropia, delegato regionale dell’Osapp, che ha scritto all’amministrazione penitenziaria tornando a chiedere rinforzi al personale in servizio – dall’inizio del 2022 ad oggi sono state oltre 500 le aggressioni di detenuti agli agenti di polizia penitenziaria. Altre forze di polizia sono state dotate di taser, a noi non sono stati concessi neppure scudo ed elmetto. Quanto ancora dovrà durare lo stillicidio prima che l’amministrazione penitenziaria traferisca i detenuti violenti?”.

“Pur in una situazione di grave carenza di personale presso la Casa Circondariale di Messina i colleghi intervenuti hanno permesso di scongiurare il peggio – racconta Antonio Solano – L’organico ridotto, soprattutto nel periodo estivo, costringe il Personale ad operare in situazioni di grande difficoltà, con il controllo contemporaneo di diverse tipologie di detenuti.”

“Per fortuna si tratta di un numero minore di detenuti a mostrare difficoltà nell’accettazione delle regole penitenziarie, insofferenza che si traduce in atti di denigrazione del personale in servizio. sono innumerevoli le richieste effettuate al Ministro della Giustizia affinché si possa potenziare l’organico di cui effettivamente necessita il Carcere di Messina, scongiurando così il rischio di minare quasi quotidianamente l’ordine e la sicurezza degli operatori in servizio.”, spiega il rappresentante del Sinappe.

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Un commento

  1. adesso bisognerebbe trasferirli al nord, tipo trento o bolzano per educarli

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