Carenza di aree di servizio sulla A20 Messina – Palermo, interrogazione all'Ars di De Leo

Carenza di aree di servizio sulla A20 Messina – Palermo, interrogazione all’Ars di De Leo

Carmelo Caspanello

Carenza di aree di servizio sulla A20 Messina – Palermo, interrogazione all’Ars di De Leo

mercoledì 19 Giugno 2024 - 18:00

Il parlamentare messinese chiede una soluzione urgente alla presidenza della Regione e all'assessorato alle Infrastrutture per garantire servizi adeguati ai viaggiatori lungo la trafficata arteria

MESSINA – Il parlamentare regionale Alessandro De Leo, ha presentato un’interrogazione alla presidenza della Regione Sicilia e all’assessorato alle Infrastrutture, sollecitando una soluzione urgente alla carenza di aree di servizio e punti di ristoro sull’Autostrada A20, che collega Messina a Palermo. Questa arteria fondamentale per la viabilità siciliana è attualmente dotata di sole due aree di servizio operative, una situazione che genera significativi disagi per gli automobilisti.

“Messina e Palermo – spiega il depuato – sono collegate mediante l’autostrada A20 gestita dal Consorzio per le Autostrade Siciliane. La A20 si estende per 183 km, dalla barriera di Messina Sud Tremestieri fino alla barriera di Buonfornello, punto nel quale confluisce nell’A19 Catania – Palermo e in questo tratto, nella direzione Me – Pa, si trovano soltanto tre aree destinate al rifornimento e al ristoro dei viaggiatori. Oggi a seguito di un incendio che ha reso non operativa una delle tre aree presenti (Tindari Nord), sono presenti soltanto due aree di servizio che distano tra loro 170 km, e precisamente la stazione di servizio denominata Divieto Nord ricadente nel territorio del Comune di Villafranca Tirrena e Caracoli Nord (A19), ricadente nel territorio del comune di Termini Imerese (Pa). Nonostante nel nostro paese non sia in vigore alcuna regola che determini quale debba essere la distanza massima tra le aree di servizio, assistiamo ad una media nazionale di 29 km di distanza tra le aree presenti sulle autostrade italiane”.

“Occorre intervento urgente e risolutivo”

De Leo sottolinea come l’attuale situazione rappresenti un’eccezione negativa a livello nazionale, con una distanza tra le aree di servizio che compromette la qualità del viaggio. “La distanza tra le aree di servizio nella tratta Messina – Palermo rappresenta di fatto un unicum a livello nazionale”, ha dichiarato, evidenziando come questa situazione non sia all’altezza degli standard nazionali ed europei. L’aumento dei flussi veicolari previsto per la stagione estiva rende ancora più urgente un intervento risolutivo. Migliaia di viaggiatori si troveranno a percorrere una delle principali arterie siciliane, contando su servizi insufficienti. De Leo ha quindi sollecitato il governo regionale e il Consorzio per le Autostrade Siciliane (Cas) ad affrontare tempestivamente la questione.

“L’autostrada Messina-Palermo gestita dal Consorzio per le Autostrade Siciliane è una strada a pedaggio e la scarsità di aree di servizio nel tratto in oggetto non è imputabile alla chiusura della sola Tindari Nord, in quanto se anche quest’ultima fosse in attività, la distanza sarebbe comunque ragguardevole (130 km)”, ha spiegato De Leo. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che i bandi per le aree di servizio attualmente abbandonate sono andati deserti. Il Cas ha considerato la possibilità di creare una società partecipata per gestire direttamente le aree di servizio, una soluzione che De Leo chiede venga valutata con attenzione per verificarne la sostenibilità economica e i tempi di realizzazione.

“Situazione non in linea con gli standard nazionali”

“La situazione attuale non è in linea con gli standard presenti nelle autostrade nazionali ed europee, ma soprattutto è causa di disservizi agli abitanti e ai turisti, contribuendo a causare un danno di immagine alla Regione Sicilia”, ha concluso De Leo, invitando la Regione e il Cas a fare chiarezza. “A tutela degli utenti della A20 vogliamo sapere se la soluzione paventata dal Consorzio circa la creazione di una società partecipata o la gestione diretta delle aree di servizio sia la soluzione ottimale e se sia economicamente sostenibile, e quali siano i tempi per la risoluzione definitiva”. La richiesta di De Leo punta a garantire un servizio adeguato a tutti i viaggiatori che percorrono l’Autostrada A20, restituendo funzionalità a una delle principali arterie di comunicazione della Sicilia.

5 commenti

  1. messinese stanco 19 Giugno 2024 19:56

    Onorevole le volevo segnalare che la Tangenziale di Messina dal casello di Tremestieri a quello di Villafranca è al buio pesto e così tutti gli svincoliin entrata ed in uscita di Tremestieri, San Filippo, Gazzi, Messina Centro, Boccetta, Giostra, Villafranca svincoli della TERZA CITTÀ METROPOLITANA DELLA SICILIA ,AL BUIO DA TEMPO IMMEMORABILE.Voglia fare altra interrogazione per chiedere il perché di tale abbandono.Ma il Cas non ha la sede a Messina o sulla luna?

    5
    0
  2. messinese stanco 19 Giugno 2024 21:34

    Onorevole grazie per la sua interrogazione. Ne aggiungerei un’ altra.La Tangenziale di Messina, terza città Metropolitana della Sicilia è al buio perenne da tempo immemorabile. Infatti gli svincoli in entrata ed in uscita da Tremestieri a Villafranca hanno gli impianti di illuminazione che non funzionano ed gli svincoli sono al buio.Il CAS che ha proprio la sede a Messina non fa nulla pet dare almeno un minimo di sicurezza alla tratta autostradale. La prego, nel disinteresse generale di fare interrogazione urgente per sapere quanto tempo ancora dobbiamo stare al buio….e se hanno voglia di intervenire con illuminazione a led.Grazie

    1
    0
  3. Qualche anno fa scrissi all’assessore alla viabilità della Regione Siciliana senza naturalmente ricevere risposta, entrai in autostrada a Milazzo direzione Palermo con poca benzina e manca poco rimango a piedi perché non so quanti km ho percorso senza trovare un area di servizio, e’ possibile mai una cosa del genere? E’ vero che siamo al Sud ma comunque non stiamo in un paese africano! Il Cas cosa fa oltre a sperperare soldi e tenere le autostrade in una condizione vergognosa? Poi sarebbe interessante capire perché i bandi per costruire le aree di servizio vanno deserti…

    0
    0
  4. L’ onorevole se ne è accorto solo ora dato che è da molti anni che la situazione è questa??? Io me ne accorsi molti anni fa,la prima volta che dopo tanto stavo tornando a Palermo! Molti politici , non solo nostrani,dovrebbero svegliarsi un po’ prima perché sono tantissimi i problemi, non dico solo della nostra città o come in questo caso della tratta autostradale Messina-Palermo, ma di tutta Italia.

    3
    0
  5. francesco garreffa 20 Giugno 2024 15:01

    FORSE CI SONO INTERESSI ESTERNI AFFINCHE’ I FRUITORI DELL’AUTOSTRADA ESCANO NEI VARI PAESI PER FARE IL PIENO? COME SULLA PALERMO MAZARA DEL VALLO

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007