Caso Bruzzano: si allarga l'inchiesta, nove indagati

Caso Bruzzano: si allarga l’inchiesta, nove indagati

Redazione

Caso Bruzzano: si allarga l’inchiesta, nove indagati

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martedì 18 Dicembre 2012 - 08:03

La Procura ha chiuso le indagini dell'inchiesta che ad ottobre aveva portato all'arresto dell'ex commissario capo della Polizia Municipale, Aldo Bruzzano. Adesso sono nove gli indagati compresi tre vigili urbani. Nel mirino l'attività della società di compro oro Carpe Diem srl

Si allarga l’inchiesta che ad ottobre ha portato al clamoroso arresto dell’ex commissario capo della Polizia Municipale, Aldo Bruzzano. A conclusione delle indagini sono nove gli indagati dell’inchiesta condotta dai sostituti procuratori Adriana Sciglio e Diego Capece Minutolo. Fra queste c’è anche una persona giuridica. L’avviso ha raggiunto, oltre a Bruzzano, il figlio Giuseppe e Rosa Forte nella qualità di amministratori e rappresentanti della “Carpe Diem srl” una società di compro oro, Daniela Irrera, dipendente del negozio “Carpe Diem srl” di via Centonze; i vigili urbani Sebastiana Reina, Rosalba Ragazzi e Giacomo Visalli, agenti in servizio alla sezione Tutela del territorio la stessa diretta da Bruzzano, il proprietario di un appartamento, Vito Cavallo e la stessa società “Carpe Diem srl”. Lunga la lista dei reati che vengono contestati a vario titolo agli indagati. Si va dalla ricettazione a peculato, falso, omessa denuncia del pubblico ufficiale, abuso d’ufficio, soppressione o occultamento di atti, rifiuto di atti d’ufficio. A queste determinazioni la Procura è giunta dopo lunghe indagini e dopo aver esaminato un’ampia documentazione acquisita nei mesi scorsi. Nel fascicolo della Procura riveste un ruolo di rilievo non solo l’attività nella Polizia Municipale dell’ex commissario capo Aldo Bruzzano ma anche quella della società Carpe Diem s.r.l.
Non a caso ai Bruzzano, Irrera e Forte vengono contestati due casi di ricettazione di oggetti d’oro mentre Bruzzano e i tre vigili della sezione Tutela del territorio devono rispondere di peculato; Bruzzano e Cavallo, proprietario di un appartamento in via Consolare Valeria rispondono in concorso di falso, omessa denuncia del pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e soppressione, distruzione o occultamento di atti; infine sempre l’ex sottufficiale della Polizia Municipale risponde di un caso di omessa denuncia e due ipotesi di rifiuto di atti d’ufficio.

10 commenti

  1. Non sono vigile urbano ne parente di nessuno di loro, ma mi viene di pensare che i vigili, essendo sottoposti non abbiano potuto non obbedire a degli ordini. Sappiamo come vanno queste cose, un pò come i dipendenti di quella grossa società messinese i cui dipendenti sono stati.. diciamo invitati.. a firmare una lettera….. è solo il mio pensiero ovviamente!

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  2. Basta un attimo per fare una figura di xxxxx!

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  3. bene bene!!

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  4. puzza di bruciato 18 Dicembre 2012 11:23

    Pensavo che la Magistratura andasse fino in fondo… ed un controllino sull’attività di controllo del territorio.. niente? Scavate scavate ce ne tanta di roba da tirare fuori…

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  5. alfred, gli ordini sbagliati o contrari alla condotta morale e professionale– non si eseguon–, ed in casi estremi esistono i comandanti e superiori in genere per riferire, fare rapporto o denunciare certi misfatti; questione di palle.

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  6. La legge pone sullo stesso piano chi commette il misfatto e chi pur sapendo non denuncia, in quanto a conoscenza dei fatti, pertanto colpevole tanto quanto chi commette illegalità.

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  7. …vero hai ragione…. ma hai mai provato a disobbedire nel privato? non si può… perchè se vai da un superiore, e questo per caso è amico di chi tu hai osato contraddire, costui tu fa fuori… va dal capo… e ti fa trasferire… spostare… ti isolano.. finchè tu disperato … molli!!!

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  8. serra salvatore 18 Dicembre 2012 17:01

    Leggendo la notizia sembrerebbe che ogni singolo soggetto è indagato x aver commesso un determinato reato e non per tutti quelli elencati, pertanto, ritenendo più completo ai fini di una possibile critica, secondo il parere del sottoscritto, sarebbe indispensabile conoscere per ogni singolo soggetto il reato che gli viene contestato. Questo mio breve commento e rivolto alla redazione di Tempostretto, alla quale è rivolta la mia ammirazione per il lavoro che svolge, con la preghiera, sè ritengono fondata la mia osservazione, di pubblicare un articolo che riporti il soggetto ed il reato o i reati che gli vengono contestati. Grazie.

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  9. e’ l’occasione che fa’ l’uomo ladro ,e anche le donne era chiaro che qualcosa non andava, quando si presentavano a casa ti notificavano l’abuso e poi ti indirizzavano a qualche loro amico per cercare di risolvere il problema , e le donne piu’ accanite degli uomini

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  10. Poverini si dovevano arrangiare per procurarsi quei quattrini che il Comune aveva sin qui assicurato. Non conoscete la crisi che sta attraversando il Comune?

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