Cassa integrazione al 35% per i lavoratori, la Prefettura vigila dall'alto

Cassa integrazione al 35% per i lavoratori, la Prefettura vigila dall’alto

Francesca Stornante

Cassa integrazione al 35% per i lavoratori, la Prefettura vigila dall’alto

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venerdì 04 Gennaio 2013 - 13:56

E’ questa la soluzione temporanea individuata da sindacati e cooperativa per fronteggiare il taglio del budget deciso da Palazzo Zanca per il mese di gennaio. Dal 1 febbraio tornerà l’incubo licenziamento

Al momento nessuno sarà licenziato, ma quella individuata oggi durante il secondo e decisivo incontro per decidere il futuro dei 104 dipendenti di Casa Serena è solo una soluzione temporanea. Non c’è pace per la struttura di Montepiselli che dopo aver scongiurato il rischio chiusura si trova a fare i conti con altri mille problemi. Quello affrontato ieri e oggi dai sindacati e dal presidente della cooperativa Azione Sociale è il nodo occupazionale. Dopo la notizia che Palazzo Zanca ha deciso di ridurre di centomila euro il budget destinato alla cooperativa per il mese di gennaio, si è complicata la situazione per i dipendenti. Casa Serena costa 350 mila euro al mese, con la riduzione delle risorse la cooperativa deve garantire lo stesso servizio avendo a disposizione 250 mila euro. Inevitabile la ricaduta di questo taglio sui dipendenti. Oggi i rappresentanti di Orsa Servizi e delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil riuniti di nuovo con il presidente Giovanni Ammendolia sono giunti ad un accordo tampone che per il momento scongiura il licenziamento. Per questo mese sarà attivata la cassa integrazione in deroga al 35% per tutti i 104 dipendenti, si parla di 6071 ore di cassa integrazione. Il problema però si ripresenterà il 1 febbraio, quando dovrebbe iniziare il trasferimento di una parte degli anziani per ultimare i lavori di messa a norma della struttura. Per effettuare tutti i lavori, rispettando le prescrizioni imposte in materia di sicurezza, era stato deciso di ridurre a 50 gli ospiti della struttura, un trasferimento solo temporaneo, ma che creerà non poche difficoltà per la rimodulazione del personale. Riducendo il numero degli ospiti sarà ridotto naturalmente anche quello dei dipendenti, il rischio di arrivare ai licenziamenti si farà ancora più concreto. Questo mese servirà dunque anche a capire quali sono le volontà politiche per la gestione di Casa Serena. Intanto i dipendenti si preparano ad essere cassintegrati al 35%.

Per il sindacato Orsa bisogna subito porre in essere tutte le azioni necessarie a scongiurare l'ennesimo dramma occupazionale che rischia di scattare alla data del primo febbraio. La segretaria dell’Orsa Servizi Francesca Fusco spiega che questo punto diventa determinante il ruolo di tutte quelle istituzioni che il 31 dicembre si sono impegnate affinché la vertenza Casa Serena si risolvesse nel migliore dei modi. Duro il commento della segretaria nei confronti del commissario Croce. “Non è poi ammissibile che il commissario continui a parlare due lingue - da un lato rassicuri i lavoratori al tavolo prefettizio e dall'altro propini in extremis alla Cooperativa, che attualmente gestisce il servizio, un atto di sottomissione capestro che si traduce in massacro occupazionale. Useremo questo mese per porre in essere ogni iniziativa per tutelare servizio e occupazione” 
Continua a vigilare dall’alto la Prefettura che, a seguito delle novità che riguardano i dipendenti di Casa Serena, ha chiesto ai rappresentanti sindacali di esporre l’attuale stato delle cose. Oggi pomeriggio c’è stato un incontro informale tra il Prefetto Vicario Maria Antonietta Cerniglia e i segretari sindacali di Orsa Servizi e delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil perché la Prefettura vuole monitorare l’evolversi della vicenda da vicino. Il Prefetto Vicario ha garantito che l’attenzione sarà massima affinché tutti i soggetti che si erano impegnati ufficialmente durante l’ultimo incontro prefettizio mantengano quanto dichiarato. Il riferimento è anche al commissario di Palazzo Zanca Croce visto che già per il mese di gennaio, che doveva servire solo per decidere come muoversi a partire dal prossimo mese, ha attuato il taglio di cento mila euro per la gestione di Casa Serena, provvedimento che non era stato concordato in Prefettura. Il discorso resta dunque aperto. In attesa di capire cosa accadrà in questi trenta giorni. 

(Francesca Stornante)

2 commenti

  1. mi dispiace dirlo ma da contribuente onesto la cassa integrazione è una continua ed inutile elemosina immeritata, che vadano a protestare da chi li ha fatti assumere e anche la magistratura se potesse, dovrebbe chiedere il rimborso degli inutili stipendi versati ai politici clientelari….che schifo……ricordate che ci sono piccoli imprenditori che per pagare le tasse non hanno preso stipendio negli ultimi mesi, tasse che finiscono inutilmente sprecate………..

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  2. siamo a 104 dipendenti e 50 pensionati.Perchè Orsa,CGIL,cisl ed uil non pagano loro i dipendenti? perchè deve pagare il contribuente “buddace”,che ha già,IMU,Tarsu,addizionale comunaleb etc,ed in cambio non riceve nessun servizio? Lo stipendificio è finito,dispiace per i 104,ma non possiamo pagare tasse per garantirvi lo stipendio.

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