La polemica non si placa, Fp Cgil al contrattacco: "I basiti siamo noi"

La polemica non si placa, Fp Cgil al contrattacco: “I basiti siamo noi”

La polemica non si placa, Fp Cgil al contrattacco: “I basiti siamo noi”

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sabato 13 Settembre 2014 - 22:46

Casa Serena, la segretaria della Funzione pubblica, Clara Crocé risponde al segretario della Cisl Fp: “Dichiarazioni inaccettabili di fronte all’immagini che evidenziano lo scempio sociale all’interno della struttura” . Nel mirino della sindacalista il trattamento riservato agli anziani, la condizioni di abbandono in cui gli stessi vengono lasciati dalla cooperativa e voci di bilancio di gestione, su cui la Fp Cgil chiede l’avvio di un’immediata ispezione

Un’altra puntata della fiction che ormai tutti conoscono e che racconta la storia di due sindacalisti che continuano a litigare per Casa Serena e i servizi sociali. Non si abbassano i toni della discussione tra Clara Crocè, segretaria della Fp Cgil, e Calogero Emanuele, segretario Fp Cisl. Questa volta a scatenare le polemiche erano state alcune dichiarazioni di Clara Crocè sul prosieguo delle attività a Casa Serena. La sindacalista ha perfino dichiarato che nelle condizioni in cui versa la strutturanon ha resistito e ha voluto replicare, manifestando perplessità e incredulità di fronte ad una di posizione così forte. Immediata è arrivata la risposta di Calogero Emanuele, fortemente critico di fronte alle valutazioni della Cgil. Contestazioni che non sono andate giù alla Crocè che affida a un nuovo comunicato stampa tutte le riflessioni fatte in questi giorni.

“Ho difficoltà a riconoscere un collega, né tantomeno compagno. Per essere colleghi bisogna aver condiviso un percorso e una responsabilità comune, per essere compagni bisogna essere reciprocamente solidali. Requisiti che non abbiamo riscontrato nel segretario della Cisl Fp, alle luce delle dichiarazioni rese” spiega la sindacalista, che ricorda quando in passato ci fu l’intenzione di unire le forze per il bene dei lavoratori e della città un’unità sindacale nell’ambito delle Federazioni del pubblico impiego. “Ci eravamo illusi di aver stretto un patto serio che, purtroppo, è stato smentito dopo neanche una settimana. I lavoratori dei servizi sociali sono tutti consapevoli che molti di essi ancora lavorano grazie alla solidarietà degli iscritti alla Fp Cgil, che hanno donato le ore ai colleghi che altrimenti avrebbero perso il posto.. Non hanno fatto altrettanto i cislini, i quali hanno legittimamente incassato 38 ore settimanali, ma senza tenere conto le persone che potevano perdere il posto di lavoro. Il fatto grave, però, è che la solidarietà non è stata mostrate neanche da alcuni che ricoprono incarichi all’interno della Cisl, quegli stessi che poi si vanno a gridare dietro “Vergogna” dietro la porta del sindaco, Renato Accorinti. Lezioni e bacchettate da questa persone non possiamo accettarle”.

Anche su Casa Serena, La Fp Cgil vuole ricordare di essere stata promotrice del contratto di solidarietà per evitare il licenziamento di dodici operatori. “I cari dirigenti Cisl avevano accettato , 40 operatori a tempo pieno e passavano nelle stanze della struttura di via Sciva, comunicando ai dipendenti chi sarebbe rimasto e chi no. Siamo noi basiti, e non il segretario Emanuele, di fronte alle dichiarazioni fornite, proprio sulla situazione di Casa Serena, dove la Cisl ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo. Si parla tanto degli anziani, viene da chiedersi dove sia oggi il sindacato dei pensionati della Cisl, che è invece sempre stato presente ai tavoli per sostenere il disagio degli anziani nella ipotesi di chiusura dell’immobile. E’ impossibile non rimanere inorriditi di fronte al trattamento riservato agli anziani, cui vengono serviti bastoncini di pesce, tonno in scatola e carne chiusa, in piatti di plastica. Un vero squallore”.

Alla fine l’appello: “ Di fronte a un tale “scempio sociale” anche la Cisl dovrebbe unirsi a noi nel chiedere, con chiaro intento provocatorio, l’immediata chiusura della struttura. Condividiamo la posizione di Emanuele quando scrive che “la mission delle forze sindacali deve essere quella di tutelare i lavoratori nel rispetto delle regole, delle leggi e dei contratti”, ma non si può non considerare che il sindacato confederale debba contemporaneamente difendere i diritti dei cittadini destinatari dei servizi resi dai lavoratori, senza dimenticare che i servizi vengono pagati con soldi pubblici”.

Il sindacato ribadisce la necessità di un’ispezione nella struttura di Montepiselli. Non solo però tra le stanze e i corridoi dei Casa Serena, ma anche sui costi di gestione, passati e attuali. Nel frattempo non resta che attendere per capire se ci sarà il quarto round di questo scontro a distanza tra sindacati.

4 commenti

  1. Preg.ma Sig.ra Croce,
    forse (non troppo) Lei dovrebbe guardare l’accoppiata CISL/UIL al Papardo, che scempio, che scempio dello strapotere sindacale in particolare al 118. Quanti impiegati 60/70,quanti e quali stipendi, Le sembra giusto che un ausiliario percepisca circa 3.000 (tremila) euro al mese, tra stipendio straordinario, incentivo, ovviamente tutto assieme. Legittimo ma va ……

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  2. Preg.ma Sig.ra Croce,
    forse (non troppo) Lei dovrebbe guardare l’accoppiata CISL/UIL al Papardo, che scempio, che scempio dello strapotere sindacale in particolare al 118. Quanti impiegati 60/70,quanti e quali stipendi, Le sembra giusto che un ausiliario percepisca circa 3.000 (tremila) euro al mese, tra stipendio straordinario, incentivo, ovviamente tutto assieme. Legittimo ma va ……

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  3. Ridicolo teatrino di sindacalisti che, vista l’emorragia di posti di lavoro a Messina, probabilmente nn hanno fatto benissimo in questi anni

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