Sel si schiera dalla parte degli anziani: "No alla chiusura, ne va della loro salute e dignità"

Sel si schiera dalla parte degli anziani: “No alla chiusura, ne va della loro salute e dignità”

Sel si schiera dalla parte degli anziani: “No alla chiusura, ne va della loro salute e dignità”

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sabato 29 Marzo 2014 - 11:39

L'organismo provinciale di Sel invita il Comune a scongiurare la chiusura, mettendo finalmente in sicurezza la struttura senza sballottare ancora gli anziani. Daria Lucchesi e Giovanni Tomasello pongono una serie di quesiti all'amministrazione comunale.

Prima di tutto accanto agli anziani. Per la loro salute e la loro dignità. Sel Messina scende in campo nella vicenda Casa Serena e si schiera apertamente dalla parte di chi vuole che la struttura rimanga aperta. La linea dell’amministrazione comunale ormai sembra sempre più chiara, si va verso la chiusura per consentire gli interventi di messa a norma, ma la coordinatrice provinciale di Sel Daria Lucchesi e il componente della Segreteria e responsabile delle Politiche sociali Giovanni Tomasello non ci stanno. Intanto non credono alla temporaneità e non possono rimanere indifferentidi fronte a quello che definiscono l’ennesimo torto che viene perpetrato a danno degli anziani.

Sel ricorda che già nel dicembre 2012 Casa Serena aveva rischiato di chiudere e già allora gli anziani, con il Presidente del Comitato Consultivo Nino Cammarata, avevano fatto presente che “gli anziani si sono affidati al Comune di Messina, con fiducia e convinzione, per trascorrere la parte più fragile e delicata della loro vita in serenità e dignità, con l’aiuto di assistenza e organizzazione. Se la casa non era a norma, il Comune non ci doveva ammettere. Se ci ha ammessi, il Comune in tutti questi anni doveva mettere a norma la casa”.

“Questo succedeva – aggiunge Giovanni Tomasello – nel dicembre del 2012; adesso si ripete la stessa situazione. Perché la struttura non è a norma? Perché i lavori di ristrutturazione, che dovevano iniziare mesi fa, non sono stati completati? Dove è l’inghippo? Forse il problema risiede in quei 136,80 euro che il Comune deve sborsare per ogni anziano al giorno, contro i 45,50 euro sostenuti per le altre strutture simili della provincia? Ma quel costo non corrisponde alla realtà, in quanto le attività che il Comune dovrebbe svolgere risentono del prelievo del 60% della pensione degli utenti alloggiati a Casa Serena, al mese. Quindi in un mese, il costo rapportato a ogni giorno delle quattro settimane è nettamente inferiore, calcolando la media di una pensione di circa 500,00 euro al mese. Quindi, crediamo che il problema non sia neanche questo”.

Per gli esponenti di Sel la verità è che, purtroppo, si è lasciata marcire la struttura in tutti questi anni per togliere un peso al Comune che adesso, visto che la patata bollente è completamente nelle sue mani, se ne vuole disfare, lasciando per strada lavoratori e soprattutto i poveri anziani, costretti ad essere sballottati in altre strutture della provincia.

“Noi di Sel Messina ci schieriamo apertamente dalla parte degli anziani di Casa Serena – rileva il responsabile di Sel per le politiche sociali – invitando il Comune a scongiurare la chiusura prevista per il prossimo 31 marzo e a mettere finalmente in sicurezza la struttura, senza sballottare ancora gli anziani, mandandoli in altre zone della Sicilia. Ne va della loro salute e della loro dignità. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, e in primis l’amministrazione comunale, per realizzare una città più umana e più giusta a sostegno dei più deboli”.

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