I carabinieri hanno sorpreso i tre giovani della zona, in possesso di altrettanti fucili con matricola abrasa, e circa 60 munizioni.
A Casalnuovo d’Africo, i Carabinieri hanno arrestato Morello Leone, 33enne di Palizzi, Sgrò Giuseppe, 30enne di Montebello Jonico e Spanò Francesco, 30enne di Palizzi, per detenzione abusiva di armi e munizioni, ricettazione e ingresso illegale all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
A farne le spese, purtroppo, sempre l’Aspromonte, che viene preso di mira da tutti coloro che non rispettano le regole. Se da un lato, infatti, molti sportivi appartengono a gruppi di caccia organizzati e seguono le procedure, ne esistono molti altri che, in barba alle regole, non rispettano alcune delle norme più elementari, cacciando nei periodi non consentiti, in luoghi vietati, con armi clandestine e colpendo anche specie protette.
È il motivo per cui i Carabinieri della Compagnia di Bianco e i militari dello Squadrone eliportato dei Cacciatori di Calabria hanno avviato un attento monitoraggio delle aree aspromontane più isolate; quelle dove, secondo i militari dell’Arma, è più facile che alcuni gruppi di cacciatori “abusivi” e non registrati si ritrovino per cacciare di frodo.
Ecco, quindi, che non sorprendono i risultati del controllo di sabato scorso: i Cacciatori, esperti conoscitori d’area, si sono mimetizzati tra la vegetazione nella zona di Casalnuovo d’Africo, in pieno Parco Nazionale dell’Aspromonte e, al termine di un appostamento, hanno sorpreso i tre giovani della zona, in possesso di altrettanti fucili con matricola abrasa, e circa 60 munizioni.
Niente da fare quindi per i tre cacciatori improvvisati, che di fronte all’evidenza non hanno potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità e consegnare le armi. I tre, sono finiti al carcere Arghillà di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria