Ancora irrisolti i problemi del complesso San Filippo a Santa Lucia sopra Contesse

Ancora irrisolti i problemi del complesso San Filippo a Santa Lucia sopra Contesse

Giovanni Passalacqua

Ancora irrisolti i problemi del complesso San Filippo a Santa Lucia sopra Contesse

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lunedì 20 Luglio 2015 - 15:28

Nonostante la nomina del nuovo amministratore, avvenuta il 15 luglio, le case popolari sono ancora in preda al degrado. E rischiano di restare senza energia elettrica. Tutto a causa dei ritardi in alcuni passaggi burocratici

Continua la querelle sulla situazione delle case popolari San Filippo, in via Beppe Alfano a Santa Lucia sopra Contesse. Si tratta dell’ennesima manifestazione degli assegnatari, che si sono recati oggi a palazzo Zanca per parlare col sindaco Renato Accorinti. Il complesso, dopo nove mesi senza amministratore, ha finalmente visto la determina sindacale firmata il 15 luglio; ma i disservizi continuano, esasperando gli abitanti.

La manifestazione di oggi
Una folta rappresentanza si è recata in Comune stamattina, per denunciare, tra l’altro, la mancanza dell’erogazione idrica, conseguenza del mancato funzionamento dell’autoclave, piuttosto che il mancato funzionamento di tutti gli ascensori e l’illuminazione di scale e aree esterne, a causa del distacco dell’erogazione del servizio elettrico. Situazioni in gran parte già note agli uffici competenti, che l’assessore Pino sostiene aver sollecitato personalmente in occasione delle precedenti segnalazioni. Nonostante la nomina del nuovo amministratore, avvenuta il 15 luglio, restano dunque diversi problemi da risolvere.

Perchè i problemi persistono
Secondo il consigliere Nicola Cucinotta, che si è occupato della vicenda, bisogna velocizzare le procedure; in particolare, c’è da scongiurare il distacco dell’energia elettrica, conseguenza di un insoluto con ENEL. I fondi sono già disponibili, ma mancano alcuni passaggi burocratici – la “pratica di cambio traenza” – per ufficializzare la nomina del nuovo amministratore, e dunque solo l’amministrazione può anticipare la somma necessaria. Ed è solo il primo di molti passaggi necessari e urgenti. Preoccupa soprattutto il degrado dell’area, senza illuminazione pubblica e invasa dai rifiuti. Ci sarebbero poi da bonificare i terreni dell’ex fabbrica De Pasquale, ora appartenenti all’Università, e da ripristinare gli ascensori, fondamentali soprattutto per gli interventi di pronto soccorso.

Una situazione evitabile?
Il problema principale, per gli assegnatari, è stata la lunga convivenza con la situazione di degrado del complesso, durata nove mesi. L’assessore Pino ha ribadito di essersi attivato a tempo debito, e che la determina di nomina avrebbe dovuto essere firmata da tempo, cosa che avrebbe risparmiato parecchi disagi. “Saremmo felici di poter considerare semplice incapacità organizzativa, riconoscendo sempre la buona fede, le palesi lacune di un amministrazione che annaspa” – ha concluso Cucinotta, – “Saremmo felici, ma invece ci coglie un dubbio atroce: e se il rispetto dei più deboli, tanto sbandierato in campagna elettorale, fosse solo uno specchietto per le allodole?”

Giovanni Passalacqua

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