Cosa emerge dall'indagine sul giovane morto in ospedale a Corleone dopo il viaggio in 118 da Messina
Messina – Non scioglie i dubbi l’autopsia, effettuata ieri all’istituto di Medicina Legale dell’ospedale Giannacone di Palermo, sul corpo di Giuseppe Augliera. Il 36enne è morto la scorsa settimana appena arrivato all’ospedale di Corleone, dove era arrivato da Messina in 118 per un Trattamento sanitario obbligatorio.
L’autopsia
La dottoressa Ginevra Malta e la specialista Vania Latino hanno effettuato l’esame medico legale, che ha confermato l’arresto cardiaco, coadiuvata dal tossicologo Vincenzo Nicolì. Saranno proprio gli esami tossicologici a dare maggiori indicazioni sul trattamento farmacologico praticato a Giuseppe tra il primo ricovero al Papardo e il trasferimento in 118 a Corleone.
Esami scientifici chiave
L’intento della Procura di Termini Imerese è fare luce sull’intero caso e valutare l’operato di tutti gli operatori sanitari che si sono occupati di Giuseppe, per capire come è stato “trattato” e perché un giovane che, stando al racconto dei familiari, era in perfetta salute fisica, è morto improvvisamente, arrivato in ospedale dove invece doveva essere curato per i disturbi psichiatrici. Ecco perché il magistrato titolare del caso, il PM Umberto Puiatti, ha chiesto anche la consulenza di un anatomopatologo, il dottore Antonino Giulio Giannone, e l’anestesista Maurizio Santi Raineri, professore di anestesia e rianimazione.
Sette indagati
Il dossier del pool di consulenti sarà completo soltanto tra diverse settimane e solo allora sul tavolo del pubblico ministero ci saranno le risposte a tutte le domande della Procura, e a quelle della famiglia di Giuseppe che attende con ansia la verità. Gli Augliera son assistiti dall’avvocato Tancredi Traclò.
La Procura indaga per omicidio colposo e ha avvisato tutti i sanitari che si sono occupati di Giuseppe fino all’arrivo alla struttura sanitaria corleonese. Sono difesi dagli avvocati Salvatore Papa, Giovanni Caroè, Tony Cappadona, Antonino Triolo.
