Tso mortale, entra nel vivo il caso Augliera

Tso mortale, entra nel vivo il caso Augliera

Alessandra Serio

Tso mortale, entra nel vivo il caso Augliera

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sabato 01 Novembre 2025 - 07:00

Sette indagati per il caso del messinese portato a Corleone per problemi psichiatrici e morto appena arrivato in ospedale

Muove i primi passi l’inchiesta su Giuseppe Augliera,il 36enne messinese trasportato da Messina a Corleone per un Tso e deceduto per un arresto cardiaco appena arrivato all’ospedale del centro palermitano.

La Procura di Termini Imerese, che ha sequestrato la salma e ha ordinato l’acquisizione della documentazione medica, ha ordinato l’autopsia sul corpo di Giuseppe, che sarà effettuata martedì

ì mattina 4 novembre all’Istituto di Medicina legale del Policlinico universitario di Palermo. L’esame servirà a spiegare intanto cosa ha stroncato Giuseppe Augliera. Sette gli indagati, medici e paramedici ospedalieri e del 118 che si sono occupati di lui. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo e lesioni.

Una morte inspiegabile

I dubbi dei familiari sono tanti. Per questo il padre e la sorella, assistiti dall’avvocato Tancredi Traclò, hanno presentato una dettagliata denuncia che ricostruisce i giorni precedenti a quel tragico 25 ottobre notte. Dubbi che partono da un dato principale: Giuseppe era schizofrenico, anche se negli ultimi 15 anni la sua patologia era stata sotto controllo e non gli aveva causato grosse problematiche. Ma stava benissimo fisicamente, non aveva sofferto di alcuna patologia tanto meno negli ultimi periodi aveva dato segni di insorgere di alcun problema.

I dubbi della famiglia

Perché, quindi, si chiedono i familiari straziati, nel corso dei suoi due giorni di ingressi e fughe dall’ospedale Papardo è andato sempre peggiorando, sotto il profilo comportamentale ma soprattutto perché, dopo essere salito in ottimo stato fisico e con le sue gambe sull’ambulanza che lo doveva portare a Corleone (al Papardo non c’era posto per il Tso), è invece morto improvvisamente all’arrivo? Gli sono stati somministrati farmaci in dosi eccessive, magari calmanti? E’ la domanda che serpeggia nella famiglia Augliera, che ora aspetta il ritorno a casa della salma del ragazzo, per dagli l’ultimo saluto. Ma soprattutto si aspetta di conoscere cosa gli è successo.

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2 commenti

  1. Spero che la morte di questo ragazzo non sia stata invana….R.I.P.

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  2. IL TSO VIENE FATTO IN PRESENZA DEI VIGILI O FORZE DELL’ ORDINE CHE REDIGONO UN VERBALE DI CIÒ CHE AVVIENE ….TRA L’ ALTRO L’ AMBULANZA VIENE SCORTATA FINO ALL’ ARRIVO PREDESTINATO E TUTTO PERCHÉ CHI VIENE SOTTOPOSTO AL TSO È IN UNA SITUAZIONE INGESTIBILE PER POTERLO AIUTARE NORMALMENTE SENZA QUESTO TIPO DI SUPPORTO….È DA VEDERE APPUNTO SE TUTTA LA PROCEDURA È AVVENUTA RISPETTANDO OGNI COSA O SE C È STATO UN ECCESSO A DANNO DI QUESTO GIOVANE…..CONTINUO A BATTERE IL PUNTO SU CORLEONE….TROPPO DISTANTE PER CHI HA QUESTE PATOLOGIE….UN VIAGGIO LUNGO CHE AMPLIFICA GLI ATTACCHI DI PANICO O ALLUCINAZIONI CHE POSSONO INSORGERE A CHI È AFFETTO DA QUESTA PATOLOGIA….E DI CONSEGUENZA SI AGGRAVA LO STATO PSICO FISICO E UN AGITAZIONE FORTE E VIOLENTA, PUÒ PURTROPPO PORTARE A UN COLLASSO CARDIACO .

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